Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



venerdì, novembre 28, 2008

204 pagine di puttanate sul cinema

Ma puttanate belle!



Non chiamatelo libro.
Chiamatelo come vi pare, ma non libro.

Al momento il modo migliore per definirlo mi sembra questo: "Parallelepipedo composto da fogli di carta con delle cose scritte sopra".

Fondamentalmente si tratta dell'ultima stronzatina fatta insieme ai mie amichetti.
Se passate qui spesso la storia dovreste conoscerla già, e comunque non ho intenzione di spiegarla.

In parole povere:
www.spoilerin.com
Un sito dove ci si diverte a rivelare i finali dei film.
Ci si diverte nel senso che i finali sono raccontati in chiave ironica, spesso anche totalmente surreale, oppure letterale, oppure quasi totalmente inventata (d'altronde certi finali ognuno li interpreta come può e come vuole).
Lo scopo di tutto è farsi due risate. Ma anche un pochino guastare la festa ai cinefili (mi hanno detto che è un "selling point". Io non so cosa sia. Il "selling point". Ma, oh, è così).

"La mamma di Psycho E' LUI con la parrucca".
Che sarebbe quel robo di carta di cui parlavo all'inizio.
Una raccolta delle cazzate scritte sul sito di poco sopra, più alcune inedite, altre rivisitate ed un'introduzione che secondo me è tanto bella che andrebbe letta comunque. Anche se non comprate il libr... il coso.
Che poi potreste comprarlo lo stesso, visto che costa solo diecipuntonovanta euro.
Un prezzo che giustifica un regalo di Natale. Soprattutto se non avete idea di cosa regalare per.

Comunque: è uscito mercoledì.
Dovreste trovarlo in ogni libreria del globo.
Oppure su IBS. Scontato.
La casa editrice è Rizzoli. La stessa di Cassano Antò e del libro di Guido Bagatta sui Jonas Brothers. Avevamo chiesto di essere inseriti nella collana "Grandi Autori", ma non hanno voluto. Peccato.

Se ne parla anche su Corriere.it (in homepage. Tiè) e Radio Capital ci ha fatto un'intervista che è diventata un podcast.
Insomma: 'sto coso di carta sembra quasi avere un senso.
Io ve l'ho detto.

(Se siete arrivati fino in fondo vi meritate lo streaming esclusivo del nuovo album di Neil Young. Nuovo nel 1968. E' qui).

(Se avete ascoltato il disco di Neil Young - è cosa buona e giusta - siete degni di venire a conoscenza di cosa c'è scritto all'inizio di pagina 75. "Si fa chiavare da Gesù").

giovedì, novembre 20, 2008

Quel giorno in cui ho comprato il libro di un calciatore e l'ho finito in due ore.



Raramente mi sono sentito così in imbarazzo.
R A R A M E N T E.

La prima avvisaglia di crisi è avvenuta tra me e quell'altro che si chiama me.

A prendere in mano questo libro mi sono sentito male.

Un idiota.

Peggio.

Un coglione.

Un pollo pronto per essere spennato. Per via del font in stile "ragazzino di cinque anni che ha cominciato a scrivere le lettere dell'alfabeto ieri sera", un trend molto in voga tra i libri "mainstream" di questo 2008, e per via del prezzo.

Per non parlare del libro in sé.
L'imbarazzo vero, però, è un'altra cosa: il sentimento che ho provato al momento di lasciare questo rettangolo composto da fogli da carta nelle mani della cassiera.
Lei era lì, che mi dava il resto, con lo sguardo di chi sta circuendo il povero mentecatto. Lo sguardo di Wanna Marchi, per capirci. Una cosa così.
Avrei voluto dirle di tutto. Raccontarle per filo e per segno di tutti i libri che ho letto nella mia vita, darmi un tono, chiedere se per caso avessero anche la riedizione di Elias Canetti, spiegarmi per quello che sono. Una persona "meglio", di quelli che di solito cascano in operazioni editoriali di questo tipo.
Insomma: non ho neanche un libro tratto da Zelig.
Non ho le barzellette di Totti. E neanche "Intime seduzioni" di Valeria Marini.
Io non compro libri di questo genere. Di solito.

Perché a pensarci bene un'autobiografia di un calciatore l'ho letta.

Ed era quella di George Best.
Uno che, in un certo senso, era un po' come Cassano. Con l'aggiunta di alcool e droghe - Whiskey & Soda e rock'n roll - ed il netto di malavita sfiorata e Gigi D'alessio sparato a tutto volume da una Golf nera metallizzata.

Non leggetelo questo libro, andate avanti, uscite di casa, date i soldi a chi se li merita per davvero. A Baricco, che ne so. A Faletti. A Moccia. A chi vi pare. Ma non dateli a Cassano.
Lui lasciatelo a quelli come me. Quelli con lo stomaco allenato a sopportare racconti che prendono il trash, lo sfiorano, lo annusano e poi ci si immergono dentro. Come in piscina. O alle terme.
Il suo mondo, un mondo popolato da allenatori a cui voler bene come padri per poi "odiarli come stronzi", modelle venezualane da far vestire con la propria divisa di gioco prima di. E pure durante.
Un mondo in cui il concetto da ripetere con più vemenza è quello che di madre ce n'è sempre una sola. Che i panzerotti alla carne come li fanno a Bari Vecchia non li fanno da nessuna parte.
Che "c'è gente a cui il sesso piace meno e a chi di più". Lui è quello di più.
Che la filosofia di vita più giusta è quella del braccio fuori dal finestrino.
Che non esiste canzone migliore di quelle di Tony Colombo.

E sì, vabbè, pure Imagine: "perché mi dicono che parla della pace".

Insomma, evitate questo libro come la peste, che altrimenti finisce che vi piace pure e che forse è il caso di cominciare a dubitare del proprio cervello.
Come è successo a me.

mercoledì, novembre 12, 2008

Chiedi chi erano i Grandaddy. L'ultima intervista.



"Sicuramente vedo tutto quello che c’è successo come parte di un percorso. Una cosa naturale di quelle che normalmente accadono nella vita delle persone. C’è una canzone nel disco che si chiama Our Dying Brains, e probabilmente quello che abbiamo fatto è solo assistere alla morte del cervello Grandaddy, un’erosione per cause naturali. Ogni decisione, ogni direzione, è stata presa senza mai farci domande, ma semplicemente perché la sentivamo, seguivamo il flow. Non ci siamo mai imposti nulla e non abbiamo mai neanche ragionato sulle cose da fare. Anche questa volta è andata così. Ci siamo solo resi conto che avevamo bisogno di una svolta concreta e l’unica possibile, l’ipotesi migliore, era proprio sciogliere la band"

Continua su Stereogram.

Jason Lytle, da oggi, è in Italia per una serie di concerti acustici.
Queste le date:

12 nov 2008 22.00
Banale Padova Italy
13 nov 2008 22.00
Spazio 211 Torino Italy
14 nov 2008 22.00
Officina 49 Cesena Italy
15 nov 2008 22.00
Covo club Bologna Italy

martedì, novembre 04, 2008

26/11 (un reminder)


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