White lines, stripes heat

White Stripes non è un gruppo rock, e neanche un duo.
White Stripes è un uno-con. Come nel canottaggio.
Jack White è "gli Abbagnale". Sono suoi i remi, è lui quello che fa muovere "la barca", che decide le coordinate... la rotta.
Meg è "Peppiniello Di Capua". Lei porta il tempo, dà la velocità, decide il numero di colpi per minuto e permette a Jack di guidare al suo meglio.
Lui è sotto i riflettori. Lei è nell'ombra.
Lui si fidanza e si sfidanza con le star del cinema. Lei muove i polsi e dondola i codini.
Solo quelli. Il resto del corpo rimane fermo. Incredibilmente.
Meg è tranquilla e silenziosa, lui irrequieto e caciarone.
Jack sa di essere uno che lascerà il segno, uno che è sceso qui per incidere e, probabilmente, restare. Meg è cosciente: prima o poi sparirà e finirà dimenticata come un Andrew Ridgeley qualsiasi. O un Ike Turner.
Sa di essere lì per un miracolo, un miracolo che l'ha voluta forse sorella, forse amante... forse tutte e due le cose.
Un miracolo con la data di scadenza.
Jack scrive le canzoni, Meg picchia i tamburi.
Jack canta, suona la chitarra, il piano, produce e mixa.
Meg picchia i tamburi.
Sì, ogni tanto canticchia, ma si percepisce il suo disagio:
lei è il divertismant, quella che è messa lì per strappare un sorriso. Lui è l'artista.
Lei lo sa e lo accetta.
Insieme hanno fatto un disco. Il quinto. Un disco strano. Diverso.
Solo tre canzoni su tredici sono elettriche.
Nessuna verrà cantata in coro o resa disponibile come suoneria da scaricare.
Nessuna... popopopopoo-po.
Il singolo Blue Orchid è il classico spaccarotule.
Il tipo di brano che se lo senti ti muovi, non importa quello che stai facendo. Ti muovi.
Non ha lo stesso appeal di 7Nation Army. E' un altra cosa.
Ma quel falsetto, quel falsetto non si scorda. Ti entra in testa e ci rimane dentro, ingombrante come un blocco di cemento in una casa costruita con i Lego.
Il resto è pianoforte. Pianoforte e chitarra acustica. Country e blues. Blues e fruscio.
Fruscio e tutto. Tutto e niente.
Questo è il nuovo minimalismo, il minimalismo che non inventa nulla e ricicla il riciclabile
Vero e proprio percorso verso e dentro le radici della musica americana.
Percorso al contrario, che svuota tutto quello che è pieno e lo porta al grado zero.
"Get Behind Me Satan" è un disco che andrebbe ascoltato su vinile. Ha tutta un'altra potenza ed un altro suono.
Il calore ed il rumore di una vecchia puntina sono gli strumenti più ad alta fedeltà possibile, per un album del genere.
Sono strumenti indispensabili, come le chitarra, il piano e la batteria.
Il basso no.
Il basso è come il CD.
Può esserci o non esserci. Non fa nessuna differenza.
Tu sei già lì in piedi che stai gridando come un ossesso (o come Galeazzi):
"E andiamo a vincereeeeee!"
E loro vincono. Tutti e due.
Insieme.
Meg- “jack are these songs about you?”
Jack- “no meg, they’re about you.”
Meg- “I wish”
Jack- “no you don’t. you know I don’t write about myself or my friends, let alone my sister.”
Meg- “I thought maybe you made an exception after coming out of the closet.”
Jack- (purrs)
Meg- “can you tell me a little bit about the album cover?”
Jack- “I don’t know meg, can you tell me a little bit about the universe?”
Meg- “you want to talk quantum physics or quantum mechanics?”
Jack- “shut up”
Meg- “what does ‘blue orchid’ mean to you?”
Jack- “the same thing pizza means to you.”
Meg- “jack, why can’t you be cool?”
Jack- “because you’re trying to trick me again!”
Meg- “jack the only trick I ever played on you was never tricking you at all.”
Jack- “you’re right.”
Meg- “your voice sounds really high on this record like the old days.”
Jack- “I noticed that too.”
Meg- “want a cigarette?”
Jack- “shut up”
Meg- “was this album pleasant for you to make?”
Jack- “it’s always pleasant to work with you meg”
Meg- “I know that, but did you enjoy yourself?”
Jack- “this album was cursed when we started, and then suddenly came around near the end. then Istarted to enjoy it, Remember?”
Meg- “yeah I remember.”
Jack- “anything else “you” would like to know?”
Meg- “only if you’re happy with the record.”
Jack- “yes I am. I think it’s our most dense sounding record yet. don’t you?”
Meg- “shut up.”
Jack- “want to make another one?”
Meg- “hmmmmmm…with you?”
Jack- (purrs)
(dialogo tratto dalla cartella stampa di "Get Behind Me Satan. Mi faceva ridere e l'ho postato.
Tutto qui)
2 Comments:
roger chi?
(il basso nei white stripes, dicevo)
Grande grande!
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