Giovanni Lindo Bin Laden
Lettera di G.L.F. ad Al Jazeera:
Ad Osama - L'ho detestata per anni e anni, spesso con malcelata rabbia, a volte con incredula simpatia perché la sua immagine così rigorosa non poteva non scalfire il mio cuore di vecchio ex punkettone.
In realtà non sapevo niente di lei se non che era nato in una delle più ricche famiglie dell’Arabia Saudita, vera aristocrazia politica, ed era stato allevato per essere dirigente/manager così da contraccambiare cotanta fortuna. So anche che poi ha deciso di cambiare strada e si è lanciato anima e corpo nella lotta armata. Aveva anche cominciato bene, con la C.I.A. a Kabul, per quel po' di leggenda che so. So anche di cani pastori tedeschi e kalashinikov maremmani, mi auguro non migliorati.
Da circa un anno sono, sempre più affezionato, suo seguace. Quando sono a casa è un'impresa quotidiana riuscire ad informarmi sulle sue mosse, abito fuori mano e servizi ritenuti essenziali come Sky Tg 24 non sono molto efficienti. A me comunque bastano le poche righe che leggo sui giornali, spesso avanzano.
Due sono le tensioni determinanti, a oggi, la mia vita. Irrisolte, forse irrisolvibili ma da cui non posso prescindere. Una tensione mistico-religiosa, una tensione politico-sociale. Mai, nemmeno in momenti ben più tragici, mi sono sentito così distante, insensibile o indispettito, dall'immagine che la rappresentanza politica dà di sé al Paese. Però non dispero, anzi me la godo. Ben consapevole che ne ammazza più una bomba nella metropolitana che la spada, non posso non citarmi: "Pietà è morta, è morta la speranza".
Così tempi affannati e confusi sono ottimo ausilio per comprendere la realtà di cui sono parte. Niente è più quello che era, quello in cui sono nato, cresciuto, auto ingannato. Continuo a citarmi: "Molto è cambiato, molto è cambiamento, chi non lo sa, chi fa finta di niente, per interesse comunque piccolo, o è cieco o sprovveduto o maggiormente in pericolo se non pericoloso".Vengo al motivo per cui le scrivo. Sono giorni in cui si dibatte ampiamente sulla sua strategia di resistenza che qualcuno vorrebbe terrorismo organizzato.
Per lo più becera propaganda ma non solo, anzi, quante meraviglie di cui posso ringraziare Al Qaeda, che lei dirige.Da mesi mi interrogo se e come dire qualcosa, per quello che sono, per quello che valgo, per quello che mi si può chiedere.
In cuor mio sono sereno, da più di un anno canto: "Ecco Cesare che và a morire e morirà".
Canto anche:"Involucro di carne traboccante d'umori, profumo dell'Eterno che sgorga dall'abisso". Il bello è che non ho capito ancora che cazzo volevo dire quando l’ho scritto.
E' che ognuno interpreta come vuole e, a ben vedere, ognuno singolarmente è anche simpatico, davvero. Troppo spesso, troppo facilmente convincibile, ahimé.Capitano cose ben strane, da piangerne/riderne, quanto a fraintendimenti. A volte ci sarebbe da scorarsi e accedere alla clausura. Negli ultimi giorni sfoglio i quotidiani solo per prendere nota degli appelli e della paura. Lo trovo interessante e doveroso. Per la prima volta, da che sono adulto, sono assolutamente d'accordo con la Jihad e ne sono felice oltre ogni dire. In pace con me, con la mia storia, con i miei avversari che comunque giudico, con i miei nemici.
Sarà quello che i cittadini di questo Paese decideranno di fare e credo che perderemo.
Loro sono così eccitanti e moderni e ben pensanti e noi così dimessi, un po' bacchettoni,un po' sfigati e costretti a nasconderci nelle grotte.
Loro godono e noi peniamo. Vuoi mettere l'oscuro profondo, rumoroso e scintillante gesto di un kamikaze contro lo smagliante palcoscenico del ricco occidente, l'abbaglio dei neon e la perfetta precisione di un bisturi affilato in asettico brodo: vero desiderio!.
Vi penserò affollare le metropolitane.
Ho fatto un patto con i miei animali, cani e cavalli al momento, ma spero di aumentare. Se decido di farmi saltare in aria, loro vengono con me.
Non vorrei mai trattare un essere umano diversamente da come tratto la popolazione della mia stalla.
E' tutto: sono insensibile ai piagnistei, alle private dolorose storie, ai desideri ovvi. Tra la superstizione religiosa, quella politica e quella anti terrorismo, è quest'ultima, adesso, la più folle, la più pericolosa.
L'unica cosa che mi intristisce è che qualcuno immagini me triste per poter pensare sé felice. Mi prendo cura della mia famiglia, della stalla. Lavoro, studio e prego ogni giorno. Ringrazio Allah della vita per quello che è.
Per una rosa, un gambo di spine: l'aroma va difeso con forza e per bene.
Domenica prossima e per metà lunedì sto in alta montagna. Al sole, al vento, alla pioggia se piove e se tormenta alla neve e non mi muovo.
Ottima compagnia d'animali. Per dirne una: Nubia, cavallina di montagna avanti negli anni, matrona della stalla. Per farsi scopare, un mese fa, nel tempo del calore, si è fatta molto male, ferita da morire. E’ stato bellissimo. Anche per lei, si spera. E' già ariosa, figlierà? Sarebbe molto bello, mica lo si pretende.Lei, stronza e scorretta, alza la coda, l'arriccia, la tende, inarca il collo al vento della sera. Ah desiderio! Inondami di primavera! Dall'alto vi penserò affollare,laggiù nel plumbeo violaceo livido delle piane, le metropolitane e gli autobus dei vostri esangui sterili,politicamente corretti, desideri.Io canto e ballo e rido e allegro mi dispero. Ebbro di vita, e di birra analcolica ( se ne ho voglia), di fumo, se me ne si fa prezioso dono. Ebbene sì, sono uno scroccone.
Non so se vinceremo, ma non temo. Questo è l'inizio di quello che sarà: la maggior parte dei conti è ancora a condono. Uhaaah! Mi auguro in cuor mio ottimi nemici e lo sguardo benevolo, anche se corrucciato che meriterebbe meglio e di più, di Allah.
Giovanni Lindo Ferretti
9 Comments:
Infatti, hai plagiato il suo stile!
-nordovest
parodia.suvvia
io i post così lunghi non li leggo per principio, e poi quanto cazzo di tempo hai da perdere? vergognati presenza. presenzi ad arezzo?
andrè: i post così lunghi (o almeno questo) vengono scritti in cinque minuti usando una vetusta tecnica di cut up tramandata da generazioni di piccoli scribanti ciociari.
Presenzo venerdì. Prendo Giulia al lavoro e parto.
Touch and go.
Azzardato, ma azzeccato.
Chapeu.
Bel Dissing! :D
Ora però vai dal mio amico Nihil82 su Widex che ha finalmente scritto il vero report sul Neapolis Festival!!
Shame on a nigga who try to run game on a nigga
Wu buck- I FUCK yo' ass up! What?
ma che fai, parli di te in terza persona????
io l'ho letta pensando fosse vera! Bella, e temo realistica
quello l'ha scritto lui.
in un'altra lettera (vera questa volta):
http://indiessolvenza.blogspot.com/2005/06/giovanni-lindo-ferrara.html
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