Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



martedì, agosto 09, 2005

Se scrivi un post a punti è perché sei stato a Urbino e avevi deciso di non scrivere niente ma poi hai cambiato idea ed hai scritto un post a punti

_Atmosfera: Unica ed inconfondibile. Nonostante la pioggia, i problemi tecnici, concerti non proprio esaltanti e disservizi organizzativi di varia natura, Frequenze Disturbate si conferma il miglior festival d’Italia.
Non so ancora se considerare questa edizione come l’inizio di un qualcosa, o la fine di un altro qualcosa che due anni fa era andato via di corsa. Senza salutare.
So solo che Frequenze Disturbate merita di essere tutelato. E molto.

_ Borghetti: L’amaro degli Amari. Il primo giorno, tra un Raveonettes e un Julian Cope, il Caffè Borghetti l’ha fatta da padrone, salvando i poveri standisti dal loro destino di apatia e congelamento.

_ Concerti: Se ne sono lette e scritte di tutti i colori. Line up all’altezza di un festival “europeo”, oppure misera raccolta di nomi triti e bolliti?
La verità sta nel mezzo. Come per tutte le cose.
Tra “le nuove leve”, si sono fatti ben volere i Sons and Daughters e pochi altri (forse perché oltre loro non ce ne erano, di nuove leve). I Raveonettes hanno cambiato formazione (ora sono in cinque, la bassista non è più bassista… forse perché hanno preso un bassista) ed il suono si è fatto meno ruvido e più confusionario. Bene i pezzi nuovi, anche se vengono inesorabilmente schiacciati dalle hit di “Songs in b minor”. Ottima la cover delle Supremes e il finalone noise-psichedelico.
I Sophia hanno fatto il solito concerto dei Sophia, resistendo anche al boicottaggio della corrente elettrica e intonando una canzone (non amplificata) solo per le prime tre file.
Four Tet, lo ammetto, ero prevenuto. Dopo il tremendo set visto a Milano qualche mese fa, temevo il peggio. Fortunatamente non è stato così. Certo, il disco continua a non piacermi e trovo veramente irritanti i laptop set, ma nonostante tutto si lasciava ascoltare.
Lippock- Morgenstern: Non pervenuti. Il diluvio impazzava, i cancelli erano chiusi ed io stavo litigando per piazzare il tavolo dello stand di LOSINGTODAY.
Però come sottofondo non erano male.
Come non erano male i Blonde Redhead. Anche se questo lo si dava un po’ per scontato.
Finita l’era dei live memorabili (me ne ricordo uno proprio ad Urbino nel 2001) continuano a vivacchiare di alti e bassi. Colpa del cagnolino da passeggio di Kazu?

_Delusione: quella per Julian Cope e per la sua band che “sembrano gli Scorpions senza neanche la caduta di un muro da festeggiare” (cheers to Musica per drogarsi). Alla fine le canzoni storiche arrivano (World Shut Your Mouth su tutte), il problema è che prima abbiamo dovuto sopportare un intero concerto hard rock/metal veramente di terz’ordine. Con tanto di tagli sul petto ed invasioni del pubblico sul palco.

_Echo and The Bunnyman: non avevo nessuna aspettativa nei loro confronti. Mi limitavo ad ignorarli. Dal vivo, invece, si sono fatti apprezzare. Bei suoni, bella scaletta e ottima (e per nulla patetica) presenza sul palco. Certo, l’inizio con i canti gregoriani e il momento cover (Doors, Lou Reed e forse anche qualcun altro) lasciavano un po’ a desiderare.

_ Forfait: quello di Daniel Johnston, che pare sia molto malato – molto più del solito - e quello dei concerti a sorpresa. Per colpa di alcuni passaggi burocratici, non si sono potuti vedere i Devics (in acustico), gli Ardecore e Manuel Agnelli in versione passero solitario. Peccato.

_ Gelato: quello che si mangia in piazza ad Urbino (alla gelateria Romana) è il più buono del mondo. Ebbasta.

_Hotel: ovvero, quelli che vanno fortemente evitati. Ad Urbino si va in appartamento. E’ la regola.

_ Incroci: sabato pomeriggio, in piazza, sul palco Mimì Clementi leggeva L’Ultimo Dio, in un angolo Melissa P (Melissa P!) vendeva i libri di Julian Cope e Cofferati passeggiava con la sua nuova fidanzata. Noi eravamo sui gradini del Duomo ad assistere alla consegna del premio Uomo dell’Anno.

_Libri: ad Urbino i libri si vendono più del pane. Basta fare un giro per le strade della città e contare il numero di librerie presenti, per accorgersene.
Per questo motivo Effedi è senz'altro il festival più "letterato" dell'Italia rock and roll: ho visto accrocchi di pagine e parole spuntare ovunque, tra le mani delle persone sedute ad aspettare i concerti (con forte prevalenza del nuovo Harry Potter) e tra quelle dei passanti che guardavano quelli che guardavano.Ho visto libri anche tra le mie, di mani.
L'ultimo di Nick Hornby (deludente) e il primo di Mancassola (che ancora devo capire se mi piace o meno).

_Mit-t-ici!: Gli Yo la Tengo. I più attesi, almeno da me (in questo senso i Dino Jr. erano come le diecimila lire che la nonna ti sganciava in un giorno che non era niente di speciale). Non hanno deluso affatto le aspettative: delicati, tenui, rumorosi, cazzoni, rigorosi. Hanno fatto la storia dell’indie rock e domenica sera l’anno riprodotta per noi. In una parola sola: impeccabili. In un po' di più: hanno preso il festival e se lo sono portato via.

_Nostrani: Come i prosciutti. La pattuglia italica si è fatta largo tra le forze straniere presenti in massa, ed alla fine è riuscita a lasciare un segno. Ottimi gli Sprinzi e Bob Corn. Sottotono gli One Dimensional Man e i Kech. Sfortunati i Midwest (all'ultimo minuto hanno dovuto sostituire Daniel Johnston sul palco grande finendo per suonare di fronte solo trenta persone, mentre il resto del pubblico li aspettava sul palco davanti Palazzo Ducale), psichedelici (ma questa non è una novità) i Jennifer Gentle. Gli Artemoltobuffa, dal vivo, restano sghembi e perfezionabili, ma hanno dalla loro due/tre canzoni talmente belle che fanno tremare le ginocchia.

_Orgoglio: blogspottaro. Parlo della partita, ovvio . E parlo di quanto sia stato bello giocare in una squadra senza maglie e pantaloncini da calcio. Una squadra di Jon Spencer, Magnet Magazine, Polo Lacoste, Sprinzi e Rocky Balboa. Una squadra di pance da birra e tagliatelle ma con un sorriso sulla faccia ed un cuore che il Torino degli anni d'oro ci fa un
baffo. L'ho detto. Che poi volendo potevo fare un tempo e un tempo, ma ho preso a cuore la causa...

_Partita: dicevo quella tra Splinder e Resto Delle Piattaforme. Si è giocata di domenica, davanti ad un cimitero. Hanno vinto i primi per dieci a sei. Sono sceso in campo vestito come gli altri prima che si cambiassero. Mi sono sentito un po' inadeguato, ma ho fatto il mio: un goal, un palo e un quasi goal bellissimo. Poi ho anche sparato in alto due palloni (a tre metri dalla porta) e fallito un rigore in un momento (quasi) decisivo. Sono tornato a casa comunque contento: il dolore post partita mi ha ricordato di essere anche io un possessore di addominali. Yuppie!!!
(Ps: ma come fanno i calciatori a trombare dopo una partita, io riuscivo a malapena ad alzare il dito e pronunciare la parola "Cincischiante", figuriamoci a fare il resto).

_Quando... ero sull'altalena. Alle quattro del mattino di una domenica che era già diventata lunedì. Ridevo, sparavo cazzate, ridevo di nuovo e poi mi sono lasciato cullare da una metafora triste. Ma bella. Che ci voleva un'abbraccio. Ecco, quello è stato un bel momento.

_Ritorno: Quello dei Dinosaur Jr. e dell'adolescenza che si sveglia dal torpore, apre il cassetto e ti si para davanti in tutto il suo splendore. Il ritorno delle orecchie che fanno stack quando parte il riff di Little Fury Things e del cuore che fa thum (come quello di Carboni faceva chock e batteva rock, negli anni novanta) quando arriva quel verso di Freak Scene. Potenti, abrasivi e con dei volumi da scellarati, hanno fatto tutto quello che dovevano fare. L'auto cover band di eccelso livello. Alla fine, nonostante tutto, una sorpresa piacevole. Proprio come quelle diecimila lire della nonna.

_ Stand: Non la canzone degli R.E.M, ma quello di LOSINGTODAY che ha visto un numero nuovo andato “sold out” in un giorno e mezzo, un pellegrinaggio continuo di gente (e amici), degli arretrati smerciati come eroina per i tossici e abbonamenti a pioggia, per non dire “a tsunami”. Per una volta lo posso gridare anche io: campioni del mondo! Grazie a tutti.

_Tendini: Sì, quelli delle gambe, proprio loro. I tendini che al quarto giorno di salite si abituano al movimento e rispondono scattosi come quelli di un ciclista francese, perciò fighetta, che vinceva sempre. Quando eravamo piccoli.

_Urbino: Bella e stronza. Come una bionda. Come sempre.

_Volantino: ne veniva distribuito uno all'ingresso, che in realtà era più una vera e propria lettera aperta. L'ha scritta Pietro Fuccio (D.N.A. Concerti, l'organizzatore) riguardo un contezioso tra la sua agenzia e il Mucchio Selvaggio. Oggetto del contendere: la passata "vita" del festival in questione. Tralasciando il contenuto della lettera, i toni che venivano usati e le problematiche sulle quali verteva, è curioso notare come, per la prima volta, il concetto di "panni sporchi lavati in famiglia" sia stato violato anche all'interno di un mondo chiuso come quello di chi lavora con la musica in Italia. Per la prima volta si è reso il pubblico partecipe di un fattaccio burocratico e prettamente tecnico. Ma non privato, e questo è (dal punto di vista della comunicazione) un fatto interessante. Poi, sull'opprtunità o meno di arrivare a compiere un gesto del genere ci sarebbe da discutere, ma non mi sembra questa la sede giusta.

_Zaino: Lo porto sulle spalle. Dentro ci sono tutti i ricordi e le sensazioni di tre giorni vissuti, finalmente, in santa pace. E' pesante, ma di una pesantezza che fa piacere. Quella del viaggio che non finisce.
Mai.

18 Comments:

Anonymous Anonimo said...

bella colas!
Peccato che la scazzottata finale è vissuta solo di preliminari...
Firmato: Polo Lacoste

8:35 PM  
Blogger colas said...

eheheh
cazzo, la rissa l'avevo rimossa.
Ma si è sedata subito.
peccato:D

8:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

rosico. come un topo senza emmenthal. nel 2003 ho visto un grande festival senza blogger. nel 2004 niente festival. nel 2005 ho disertato un festival cosi'-cosi' pieno di blogger.nel 2006 voglio il botto: vedere un grande festival, pieno di blogger.i do believe.

12:17 AM  
Anonymous Anonimo said...

veramente nel 2003 c'era lo stesso festival con gli stessi blogger.

1:21 AM  
Anonymous Anonimo said...

.. finalmente sfatato il mito "se scrivi un post a punti è perchè non hai niente da dire" :)
e peccato per la rissa, davvero. a urbino sono proprio dei dilettanti, tzè.

9:06 AM  
Anonymous Anonimo said...

Frequenze Disturbate va sicuramente preservato, ma sinceramente mi aspettavo di meglio. Esibizioni memorabili per me una e mezzo, pochine, ho nasato subito che il fascino dell'evento più che nella scaletta risiedeva al 90% nella spropositata quantità di amici vicini e lontani che si aveva occasione di riunire. A un sondaggio voterei ancora per "Musica nelle Valli": non so, ha più grinta, meno salite e meno balle del tipo "quelli non li vogliamo", e il campo col cimitero ve lo trovo pure lì. Ma che sia chiaro, non voglio mica dire che non mi sono divertito, anzi... ;)

11:37 AM  
Blogger colas said...

il festival a livello di concerti non è stato un granchè(l'ho scritto), ma è comunque un tentativo di festival indie con nomi di respiro internazionale.
e' un passo un po' più in la di musica nelle valli, è più ambizioso.
e secondo me c'è bisogno di festival ambiziosi che cercano di uscire fuori dal recintino piccolo piccolo dell'indie italico.
per il resto: d'accordo con te su tutto.
già saiiii

11:48 AM  
Anonymous Anonimo said...

bello. D'accordissimo sulle poche ma puntuali righe sugli Yo La Tengo.

Marina

1:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Felice di averti rivisto colas! yo la tengo: umili, impeccabili e geniali.

4:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

cazzo è vero: ho anche parato!
ma allora non ho fatto cagare!!!
;D

4:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

giuseppe, felice anche io. pensa che il giorno dopo ho incontrato gli yo la tengo per strada e mi hanno indicato solo perché avevo indosso la loro maglietta.
e secondo me questo ha a che fare con l'umiltà.

5:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

Anche qui, per svariati motivi, si è più legati al musica nelle valli, ma frequenze è un'altra cosa. A parte i gusti ed il valore delle esibizioni era un festival che ci stava, l'ultima serata, come cast, era più che dignitosa. Poi il fatto che nei miei 4 F.D. il concerto migliore sia stato quello dei mogwai nel 2002(che è anche il peggiore dei mogwai da me visto, tolta una versione di cody che mai più potrà essere fatta in quel modo) significa semplicemente che la musica ha ancora senso di esistere.

7:29 PM  
Blogger colas said...

i più bei concerti di urbino rimangono Black Heart Procession,
Einsturzende e Lanegan, per quel che mi riguarda

7:53 PM  
Blogger colas said...

e Notwist

7:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

No Emiliano, non hai capito.... Ho scritto Mogwai. Ok?

Poi sei parliamo di essere umani B.H.P,Notwist e Broadcast (non sono impazzito, dico davvero)

7:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ci sarei stato volentieri per Blonde Redhead, Yo la tengo e...la partita...ma vabbè: splinder ha vinto anche snza il mio apporto...

Emilia', che roba sono i laptop set? Che significa?
-nordovest

6:07 PM  
Blogger colas said...

gente che si mette dietro un
computer portatile e fa musica solo spingendo tasti su quello

12:21 AM  
Blogger SoloMacello1 said...

Obrigado e viva urbino!

11:15 AM  

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