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Weeds



giovedì, settembre 08, 2005

The late greats



Sul blog bisogna essere veloci.
Bisogna fare a cazzotti con l'attualità.
Bisogna governarla.

Non ha senso scrivere di un concerto dopo quasi due giorni.
Quelli che volevano le informazioni (o le impressioni) hanno trovato pane per i loro denti vagando sulla rete già da ieri.
Gli altri... agli altri non frega un beneamato.
E come dice Umberto Tozzi: "Gli altri siamo noi."

Per cui mi sono preso un giorno di tempo.
Un po' perché avevo qualcosa da fare, un po' perché doveva andare così.
Dovevo "smaltire la sbornia". Perché se levi l'alcool e ci metti l'emozione, cambia l'additivo ma è sempre di sbornia che si tratta.
Dovevo ragiornaci su ed evitare di cadere nel tranello.
Evitare di scrivere cose come: "La più grande cazzo di rock n' roll band di questo cazzo di pianeta". Evitare di raccontare un pomeriggio che doveva essere di venti minuti ma è finito per durare alcune ore.
Evitare di descrivere l'emozione di un palazzetto dello sport vuoto. Del luogo comune della "band che sembra suoni solo per te" che diventa realtà.
Evitare di parlare di una canzone che sono tre anni che non viene suonata, ma che il caso vuole sia una delle tue preferite.
Evitare di scadere sul: "Non ti prometto niente, non decido solo io - siamo in cinque - ma ti consiglio di non andartene prima della fine dei bis".
Evitare-Evitare-Evitare.
Un po' come tanto-tanto-tanto e resistere-resistere-resistere.

Era la prima volta che prendevo il Treno OK.
Parte da Tiburtina ed arriva a Lambrate.
Questa è l'unica cosa che ricordo.
Per il resto, ho solo dormito e sognato.
Sognato un concerto benefico, tipo Live8 ma diverso.
Una cosa per la televisione. Presentavano Maradona, Povia ed una Carlucci che ora non ricordo quale.
C'era un sacco di vento e c'era un sacco di polvere. Tanta polvere che nenche in un libro di Tommaso Pincio.
Poi mi sono svegliato, ero quasi arrivato. Ho girato la rotella, ho messo "Crooked Rain, Crooked Rain", la versione doppia, e mi sono svegliato davvero.
Sceso a Milano, ho camminato tanto, fatto cose, visto persone, timbrato biglietti. Ed ho deciso che queste cose le avrei tutte scritte in un post. Che se uno legge e poi non ci trova queste cose non può dire: "Blogger, autoreferenziale, diaristico" e ci rimane male.
Ed io non voglio che qualcuno possa rimanerci male.
Voglio che ci resti. E basta.

Gabriele fa il discografico, uno di quelli che si rovina le giornate scrivendo mail e sopportando le rotture di balle dei giornalisti.
Gabriele vive e lavora a Firenze. Fino alle 17 era ancora in ufficio.
Alle 21 e 40 era sotto il palco.
Alle 4 e mezza (A.M.) era ancora in macchina.
Alle 9 e mezza (A.M.) scriveva le mail e sopportava le rotture di balle dei musicisti.
Ha fatto tutto questo per gli Wilco.
Ed era contento. Per la passione.

Di Andrea so poco, ma quello che conosco basta e avanza.
Lo chiamano il Sindaco e suona la chitarra in una rock and roll band.
Il suo cantante si fa chiamare Erik, è di Potenza, vive a Roma, ma parla solo inglese.
Erik da giovane assomigliava al primo Iggy, poi si è messo con una metallara.
Ora sculetta come Axl Rose.
La band di Andrea ha una particolarità che solo per questo bisognerebbe vederli live ed intitolargli una piazza o un monumento. Davanti ad un ipermercato.
"Al terzo pezzo ci buttiamo sempre per terra. Sempre al terzo, siamo professionisti".
Anche Andrea ha una particolarità: dove c'è un concerto lui c'è.
Si fa viaggi enormi, passa la notte in giro o in stazione e poi ritorna a Roma.
Ma non rinuncia.
Andrea era a vedere gli Wilco, aveva un treno di ritorno alle sei del mattino.
Alle tre e qualcosa, l'abbiamo visto andare via.
Il resto delle ore le passava in centro, così, giusto per vedere l'effetto che fa il Duomo di notte.
Era contento. Per la passione.

Gli Wilco erano arrivati a Milano già lunedì. Non era la prima volta che ci suonavano, ma finalmente l'hanno vista. Roma no, Roma mai.
Magari ci verranno in vacanza con le mogli. Che suonare pare proprio che non si possa.
Gli Wilco sono in tour praticamente da un anno e mezzo. Fra un paio di mesi uscirà un disco live, ma loro non hanno intenzione di riposarsi. Che c'è un disco nuovo da fare.
Gli Wilco, se li prendi da soli, sono dei personaggi piuttosti timidi e bendisposti.
Se li metti su un palco sono un'ira di Dio.
Sono la band che bisogna vedere suonare almeno una volta nella vita.
Sono psichedelici, krauti, sonici, country, indie.
E rock n' roll. Cazzo se sono rock n' roll.
Ultimamente hanno riscoperto "Being There", dal vivo si divertono a suonarlo in lungo e in largo. "Summerteeth", "Yankee" e "A Ghost is Born", non hanno praticamente avuto bisogno di riscoprirli. Che la gente li vuole. Sempre.
E loro accontentano.
Ad un certo punto, sono arrivate anche le cover.
Due. Una consueta (One By One - Woody Guthrie), una inaspettata ma quasi scontata (I Shall Be Released - Bob Dylan and The Band).
Jeff Tweedy scherzava, si tastava la pancia e scherzava di nuovo.
Ovviamente cantava. Eccome se cantava.

Per tornare ho preso un altro treno. Non OK, ma comunque buono lo stesso.
Ho dormito ed ho sognato.
Tipo che c'ero io che scrivevo una cosa. Iniziava così:

"Sul blog bisogna essere veloci.
Bisogna fare a cazzotti con l'attualità.
Bisogna..."


Ero contento.

14 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Bello! :)

2:18 PM  
Anonymous Anonimo said...

aaaahh. invidia. :)
bello..
e bello esserci stato.

2:47 PM  
Blogger EmmeBi said...

Ecco, era questo che aspettavo.

3:29 PM  
Anonymous Anonimo said...

questo post è da vero mr sciugheser

3:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

"this is my goodam job"

enormi, sono andati in crescendo, amici che non li conoscevano promettevano di comprarne i dischi il giorno dopo, e io soddisfatto, col sorriso del tipo "ve lo dicevo..."

Rampino

5:36 PM  
Blogger SoloMacello1 said...

... e comunque mi chiamo Andrea.

7:25 PM  
Blogger colas said...

ehhehehe teone...questa esperienza ti ha segnato!

oh, grazie a tutti, ma non esagerate che poi divento timido:D

7:58 PM  
Blogger SoloMacello1 said...

SEGNATO??? SEGNATO?????? Mi ha quasi cambiato la vita. Io lo rivoglio a casa mia su base regolare - anzi dovrò scorprire quali siano i suoi gruppi preferiti per poterlo pescare ad altri concerti e farmi raccontare altro. Oddio, forse esagero.

10:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

Bellissimo post!
G

10:32 AM  
Anonymous Anonimo said...

Non male come riscontri per un sitarello privato. Non male nemmeno l'epica alla Ligabue appiccicata ai Wilco. E cmq il 27 ottobre, sempre a Mmalano, tre figliocci di papà dimostreranno che i Wilco sono la rock band numero 10 del mondo. La numero uno son loro, la seconda è belga e oggi pubblica il disco della sua rinascita...La terza ha il nome di una penna e la quarta quello di una dea egizia...la quinta è fuoriorario e la sesta canta all'alba...la settima ha un drummer che suona la chitarra e l'ottava è fatta di gente che si sveglia alle due di notte...la nona è di Torino, non inizia per S e nemmeno per L e molti si sono dimenticati che esista e forse non è nemmeno rock, ma tra poco farà più rumore delle prime otto messe assieme...basta con le profezie messianiche e le charts da lustrascarpe...torniamo all'epica correggiana del treno che solca la padania e lo stivale e il popolo rock e quelle balle lì

11:37 AM  
Anonymous Anonimo said...

bah... non sono affatto d'accordo con la tua top ten!
Ed anche di epica correggiana eviterei di parlare... credo si tratti di più di lirica scorreggiona...

4:39 PM  
Anonymous Anonimo said...

chi sono i primi (l'unico concerto che mi risulta a milano in quella data è quello zappa plays zappa ma lì mi sembra i fratelli sian due + vedova e poi che gruppo sarebbe?)???

4:39 PM  
Blogger colas said...

sono i black rebel motorcycle club e solo questo basterebbe a mandare a remare il buon andrea.

5:12 PM  
Anonymous Anonimo said...

ah...davvero andrea, rema rema che la strada è lunga!
:)
con tutto il rispetto x i brmc

5:39 PM  

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