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Weeds



venerdì, novembre 25, 2005

Un pennello grande e un grande pennello


I pittori sono gente strana, possono passare una vita intera pensando di essere gli unici creatori di arte degna di nota e finire l’esistenza con il fegato devastato dall’invidia, oppure possono amare l’arte così com’è, appassionandosi sinceramente anche alle opere degli altri, senza per forza fare paragoni con il loro talento.

Mark Kozelek (Sun Kil Moon) è uno di questi, pittore per definizione (cantante chitarrista dei – parola orribile - seminali Red House Painters), non ha mai fatto finta di essere l’unico vero “possessore della fede” e molto spesso si è cimentato con la produzione di altre band o di artisti da lui stimati.
In "Tiny Cities" è il turno dei Modest Mouse, e chiunque abbia o abbia avuto familiarità con i lavori della band di Seattle sa quanto le loro canzoni siano personali e difficili da immaginare in mano altrui.
Un po' come scalare una montagna con un difetto motorio che ti costringe ad andare solo in discesa, oppure come vedere un vestito che hai sempre visto indosso ad una persona e che improvvisamente viene prestato ad un’altra.
Una scultura di ghiaccio che si trasforma in un acquarello.
Una sfida possibile: semplificare l'insemplificabile.
Rendere ancora più straniante una cosa già volutamente straniante.

I brani tratti da diversi capitoli della discografia dei Modest Mouse vengono rivisitati tutti con lo stesso trattamento fatto di voce, chitarre per lo più acustiche, archi dove capita ed arrangiamenti scarni e minimali. La scrittura incredibilmente varia di Isaac Brock esce fuori normalizzata dalla cura Kozelek, senza però perdere di spessore.
Allo stesso modo, lo stile asciutto del cantante/chitarrista riesce a rendere toccanti anche canzoni fatte per essere tutt’altro.
Perché i pittori sono gente strana, ma riescono a centrare il bersaglio del cuore anche solo con un divertissement.
O con un falso d'autore di un autore grande.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Il titolo di questo post è praticamente il mio tormentone della serata in Cantina con i CatClaws... Marco, che ha subìto, ne ha fatto già sfoggio nel suo blog ed ora lo ritrovo qui: telepatia?

2:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

pero' Isaac Brock e' sempre il piu' bel biondino...

Mr. Onward Toward

10:42 AM  
Anonymous Anonimo said...

sarak: no, macché telepatia, credo che colas ci abbia "omaggiati" di una citazione...
-nordovest

7:11 PM  
Blogger colas said...

ho omaggiato il pennello cinghiale.
della coincidenza ho saputo dopo...
ma come dice red ronnie:
"Non esistono le coincidenze"

9:15 PM  

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