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Weeds



lunedì, maggio 22, 2006

Blackology (guida sragionata al Frank Black post Pixies)

Come mi è già capitato più volte di scrivere, anche in contesti diversi, ho la forte sensazione che quanto fatto da Frank Black dal momento dell'annuncio del ritorno dei Pixies in poi faccia parte di una sorta di piano finalizzato a chiudere una certa fase della sua vita da solista, riportare tutto a casa e ripartire con una nuova avventura e rinnovata creatività.
E' ovviamente ancora presto per dire se questo avverrà con o senza i Pixies, anche se ci sono indizi forti e pressanti che portano dritti alla probabile uscita di un nuovo album del quartetto.
Prima il Lato A e il Lato B del doppio "FrankBlackFrancis".
La retrospettiva dei demo acustici, le versioni nude e crude di classici come Wave of Mutilation, Caribou... e lo stravolgimento delle stesse più altre in compagnia dei Two Pale Boys.
Poi la realizzazione di un desiderio di gioventù quale la registrazione di alcuni inediti in compagnia di strumentisti di punta della tradizione americana e del soul (il celebratissimo "Honeycomb", uscito lo scorso anno), ed ora il doppio "Fast Man Raider Man", in uscita a fine giugno e stretto parente del suo predecessore (qui è possibile ascoltare un paio di nuove canzoni).
Tutti dischi realizzati a pochissima distanza l'uno dall'altro (tra il duemilatre ed il duemilaquattro), alcuni addirittura figli delle stesse session ("Honeycomb" e "Fast Man Raider Man") e pubblicati a pioggia mentre l'uomo nato Thompson ma diventato Black si dava ( e si dà) da fare con Kim Deal e gli altri due. A testimonianza di quanto l'istintività sia una componente importante della sua carriera discografica.

Frank Black
4AD / Elektra 1993


Il primo disco da solista di Frank Black è anche uno dei debutti² più riusciti e sottovalutati di sempre (l'altro è "Workbook" di Bob Mould). L'irruenza dei Pixies viene messa un po' da parte, mentre a rimanere intatte sono la forza e l'alta qualità della scrittura. In quest'album sono raccolte alcune delle canzoni più belle mai scritte da Frank Black. Detta così può sembrare un'eresia.
Ma non lo è.

Ascolta:
I Heard Ramona Sing
Hang On To Your Ego

Teenager of the Year
4AD / Elektra 1994


"Teenager of the Year" è il titolo perfetto per indicare le sonorità che animano questo album. Un parziale abbandono delle rotondità pop di "Frank Black" ed un ritorno al power pop di "Bossanova". Un disco fresco e veloce. Estivo, quasi.
Una conferma.
Thalassocracy riesce a sfiorare vette altissime (un cantato pazzesco) in poco più di un minuto e mezzo.

Ascolta:
Thalassocracy
Ole Mulholland

The Cult Of Ray
Epic/Sony Music 1996


E' il capitolo finale di una trilogia, quello destinato ad essere indicato per quasi un decennio come l'ultimo disco intestato al solo Frank Black. Purtroppo vengono a galla i primi cenni di cedimento e l'album finisce per risultare non all'altezza dei precedenti.
Nonostante alcuni spunti veramente notevoli.

Ascolta:
Men In Black
You Ain't Me

[continua...]

7 Comments:

Blogger blinkfreud said...

ho comprato da qualche giorno il primo, avendo effettivamente consumato il cd di teenager of the year. a prima botta mi ha lasciato un po' deluso. ma siamo sicuri che non sia il secondo disco solista quello bello bello? :) vabeh, continuerò ad ascoltare.

9:46 AM  
Blogger Mr. Onward Toward said...

Hai tralasciato le collaborazioni e i fan. Leggevo ieri sera del noto infatuamento di David Bowie per i Pixies e Frank Black e scoprivo, di una debaser cantata da Bowie stesso durante i concerti di non so quale periodo. Fa un po' ridere immaginarselo mentre si misura con la parte vocale. Quando ci vediamo ti fo l'imitazione...

11:37 AM  
Blogger colas said...

blinkfreud:secondo me si equivalgono.

mr.onward toward: per ora faccio la discografia ufficiale, poi vedo. A quanto ne so io bowie suonava cactus che ha poi anche inciso. Ed io ho black che canta con lui live scary monsters e fashion.

1:12 PM  
Blogger colas said...

però ora passo la giornata su slsk a cercare debaser...
sono anche disposto a pagare!

1:18 PM  
Anonymous Anonimo said...

posso lanciarmi? il primo è molto bello (every time I go around here per quanto è storta, los angeles, don't ya rile em su tutte), teenage secondo me supera trompe le monde e bossanova (ole mulholland, superabound le preferite oltre a calistan, questa poi tutte le volte che l'ascolto mi fa saltare dalla scranna! 'my best friend is a king of karoakeeee'), anche per me cult of ray è fiacco anche se gli strumentali mi pigliano bene. quando arriva la parte 2 della discografia mi permetto di sparare altri pareri. tengo anch'io fashion con il bowie, debaser l'ho vista in uno special su viva2 (il canale sat tedesco) sull'indie ammeregano che aveva come narratori il grandioso mike watt e il buon frank. ovviamente non l'ho registrato ed è stato almeno 4 anni fa. saluti da paolo

2:50 PM  
Blogger colas said...

ciao paolo
la frase di calistan era in ballo per il titolo. poi la pretenziosità di blackology ha vinto:D

la seconda parte arriva quasi sicuramente entro la fine di questa settimana

6:01 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sei preziosissimo, terrò presente in futuro questa guidetta per mettermi in pari :)

10:23 PM  

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