Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



lunedì, luglio 17, 2006

Piazza Cavouurrrrrr

Prima che i Clash diventassero i Clash, c'erano i London SS.
Praticamente: Mick Jones, Paul Simonon e un altro chitarrista dato per disperso dalla notte dei tempi.
Sempre in cerca di un cantante e di un batterista, pensarano bene di organizzare, con il manager manipolatore Bernie Rhodes, una serie di audizioni aperte a chiunque avesse voglia di tentare.
La leggenda vuole che un tale di Manchester, Steven Morrissey, scrisse una lettera ai futuri Clash. Una lettera accompagnata da una foto che probabilmente finì per essere il vero motivo per cui la sua richiesta non venne presa in considerazione neanche per un secondo.
Il ciuffo tirabaci sarebbe anche potuto andar bene, era il resto a non quadrare.
I London SS cercavano un frontman, un leader che fosse la quintessenza del punk.
Un duro, insomma.
Tutto il contrario di quel ragazzo che nella lettera citava Oscar Wilde ed aveva l'aspetto dello sfigato della scuola.
Qualche hanno dopo Steven Morrissey perse il nome e divenne il cantante della più importante band inglese degli anni '80. I London SS, invece, era già da un pezzo che si facevano chiamare Clash e ,più o meno consapevolmente, stavano mettendo un piede nella storia della musica rock.
Cosa sarebbe successo se Morrissey fosse stato "assunto", in che modo questo avrebbe finito per influire sul punk e che tipo di gruppo i Clash sarebbero diventati, rimane uno dei più grandi misteri di questo secolo e di quello precedente.

Morrissey e la sua band salgono sul palco di Ostia Antica poco dopo le 22.
Il colpo d'occhio è pazzesco: un antico anfiteatro romano con tanto di colonne e quant'altro.
Niente scenografia, se non i cipressi che fanno da contorno al parco naturale che costeggia il teatro ed un gong a cui è stato appiccicato l'adesivo "Tormentors".
La cassa della batteria è rivestita con la bandiera dell'Italia. Tutti i musicisti indossano la maglietta dell'Italia, il chitarrista ha tutte le cinte tricolore e noncurante del trash, ad un certo punto, non si vergognerà di sfoggiare un'orrenda Fender doppiomanico. Ovviamente anche questa tricolore.
Morrissey entra in scena vestito con pantaloni e camicia marrone. Una camicia marrone annodata sulla pancia. Un vezzo che farebbe apparire panzuto anche il più smilzo dei modelli di Dolce & Gabbana. Figuriamoci un uomo di mezza età.
Urla: "Mamma Roma" ed attacca Panic.
Così, subito, senza neanche avvertire.

Quando ero un teenager odiavo Robert Smith e Morrissey. Il primo per via del trucco e per i fan, il secondo perché lo ritenevo francamente insopportabile.
Borioso, pieno di sé, incostante.
Solo quando mi è capitato di riascoltare attentamente gli Smiths ho capito che poteva permetterselo.
La voce è quella di vent'anni fa, la presenza scenica pure.
Un crogiuolo di smorfie, mossette e battute che incredibilmente lo fanno sembrare anche simpatico.
Attacca Dear God, Please Help Me, ma dopo un inizio incerto la trasforma in corsa in You Have Killed Me. La scaletta presenta in gran parte brani tratti dagli ultimi due album, più qualche salto nel passato. How Soon Is Now e Girlfriend in a Coma (la mia canzone preferita degli Smiths), ed un paio di evitabili b-side (Ganglord e la cover dei New York Dolls, Human Being).
Invita la gente ad andare a comprare il suo disco da Ricordi o: "Messageri Musicali" (Sorry, I'm French), e conclude il concerto con una straordinaria versione di Life Is a Pigsty.
L'unico bis è Irish Blood, English Heart.
Non proprio un pezzo richiesto a gran voce.

Inchino e tutti a casa dopo poco più di un'ora e venti di concerto.
Un po' poco, ma va bene così.

Chissà cosa sarebbe successo se al suo posto ci fosse stato Joe Strummer...

22 Comments:

Blogger sadpandas said...

Continuo a chiedermi chi cavolo ci fosse nelle autonere del Comune. Poi ho pensato: essecondoté chi è che je stirava e je passava le camice al Moz dietro le quinte?
Uolli.
Vabbè. Mistero risolto.

p.s.
Fortunatamente non ve ne siete accorti, ma dopo le prime tre note di chitarra di "Panic" stavo in lacrime.

12:58 PM  
Blogger colas said...

e come facevo: ero avanti!
:D
e saltavo troppo.

Secondo era Uolly con Bob Dylan.

1:02 PM  
Blogger colas said...

secondo me.

1:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

L'ho perdonato della breve durata solo perché è stato grande, e pure io mi sono commossa alla prime note di *Panic*...
Grace

2:13 PM  
Anonymous Anonimo said...

E non c'erano neanche i Negramaro di supporto: rosicamento massimo! :)

Ma fammi capire, ha suonato mezzora più a lungo che a Imola e NON ha fatto il cambio d'abito? Non ci credo.

(PS. per fortuna che quel provino è andato male. Avremmo dovuto rinunciare a Smiths o Clash come sono stati, per qualcosa di non necessariamente migliore.)

2:50 PM  
Blogger colas said...

no, c'era un insopportabile duo "potevamo essere i fiery furnaces abbiamo scelto di essere robaccia dark".
Cambi d'abito: 4

E su Irish blood... ha cantato: "Italian blood, english heart".

2:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

So' Uolli.
Niente cambi d'abito un par de' **.
C'ho ancora la puzza de Stira&Ammira addosso.

3:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

Meraviglioso. Ne ha anche cambiati 3 durante lo stesso pezzo come la Carrà? :)

(povero Uolli, cosa non s'ha da fare per la cultura)

3:20 PM  
Anonymous Anonimo said...

riguardo all'ultima domanda: che avremmo assistito a uno Zombie Gig...

5:06 PM  
Blogger Unknown said...

..io però sapevo che il provino lo aveva fatto per Slaughter and the Dogs. E che poi ha messo su una band - durata poco - con quello che poi sarebbe divenuto l'orrido chitarrista degli orridi Cult. Però tutto può essere.. ;)

5:16 PM  
Blogger colas said...

Antonio, la fonte è Pashion is Fashion, la biografia dei clash uscita da poco in Italia con il titolo Death or Glory (ed è un capolavoro di libro )

5:18 PM  
Blogger colas said...

Ps: infatti non ha fatto il provino. Ha mandato una lettera e non è stato preso per il provino.

5:19 PM  
Blogger Unknown said...

Tocca ordunque aggiornare le biografie morrisseiane! :)

5:27 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non mi sono mai piciuti gli Smiths... i Clash sì, i Cure poco...

7:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

grazie grazie grazie
perchè ero su un treno verso nord e non potevo essere là
perchè bello i retroscena del passato che avrebbero cambiato il futuro
perchè panic in apertura, panic!!!

anfiteatro di ostia antica... ricordo i sonici all'opera :o)

SlackerV

9:02 PM  
Blogger colas said...

ricordo anche io i sonici ad ostia antica.
tutt'ora rimane il più bel concerto dei sonic youth che ho visto.
grazie a te!

9:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

ho deciso, sabato mi porto i cambi pur'io, e del ghiaccio secco da mettere sotto le ascelle, fa caldo in Spagna, sapete.
;-P

11:49 PM  
Anonymous Anonimo said...

Un sogno che si è realizzzato.......sono rimasta x quasi tutto il concerto a fissarlo a bocca aperta......non potevo credere di avere davanti a me l'ex leader degli Smiths. E il teatro di Ostia Antica è meraviglioso!

12:04 AM  
Anonymous Anonimo said...

Credo che nessuno, almeno per chi l'ha visto per la prima volta, riuscisse a realizzare di avere il Genio a 3 metri da sè. Nella mia mente il concerto mi è rimasto in forma di sogno, e mi ricordo che è tutto vero solo quando guardo il pezzetto di camicia che sono riuscito a conquistare.

12:11 AM  
Anonymous Anonimo said...

Sì il Teatro di Ostia Antica è meraviglioso... e poi chi sta lì a sentire un concerto non si accorge di nulla.
Provate invece ad andarci per vedere uno spettacolo teatrale: tutto sublime, eccetto per l'aereo che ti passa in testa ogni 5 o 10 minuti... e si sente! Cazzo se si sente!

12:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

Tutto bellissimo. Tranne l'accapigliamento generale per prendersi la camicia lanciata in mezzo al pubblico. Ancora peggio è che a Milano ha fatto Still Ill e a Roma no. E io ancora rosico!!

1:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sono tra quelli che ha recuperato un pezzo di camicia "sudatissima", strappata con i denti, facendomi spazio tra una calca di persone impressionante. MoZ è stato ad Ostia grandissimo. Non ci credo ancora! E' bastata una giornata per sentirmi caricato, per cui non penso di andare in ferie quest'anno! Grazie Moz!

11:26 AM  

Posta un commento

<< Home

Powered by Blogger



My Feed by Atom
My Feed by RSS


Mp3 and video links posted on this site are for evaluation purposes only. If you like them, buy the CDs and support the artists. Questo blog non rappresenta alcuna testata giornalistica. Anzi, non rappresenta proprio un cazzo.

webmastra: vale