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Weeds



giovedì, agosto 17, 2006

Non ci resta che piangere

Uno non fa in tempo a godersi i pregi di una vacanza senza Internet, blog, eccetera, che subito una notizia arriva a riportarti sulla terra e far pagare lo scotto di una decina di giorni di assenza dal mondo.
No, non parlo di Ferretti e dei suoi due articoli per Il Foglio (non ne parlo anche perché non li ho letti) e neanche della scomparsa di Arthur Lee.
Parlo di una cosa ben più triste e importante.
In tre anni di bloggaggio selvaggio, tra i post logorroici e quelli veloci come il click su un link, l'unica cosa ad essere veramente "rimasta" è la complicatissima ed intricata rete di rapporti interpersonali nata on line ed evoluta, in alcuni casi, in qualcosa d'altro.
L'accettazione che non serve "incontrarsi" per "conoscersi" e che certe volte proprio non serve neanche "conoscersi", per sentirsi vicino a qualcuno.
Ché il bombardamento dei pensieri scritti che diventano lettura quotidiana, spesso, dice molto di più di qualche parola scambiata davanti ad un caffè.

Prima di essere un blogger, Frittole (lo chiamo così, perché lo conoscevo così) era stato una miniera.
L'aveva scovato Pier, su Soulseek, una mattina in cui tutti e due non avevamo poi molto da fare. Me lo aveva comunicato con una telefonata intrisa di tutte quelle parole orribili che non si possono omettere in un contesto internettaro/informatizzato.
"Cerca l'user Frittole, e mettilo nella lista degli amici. Ha più di 23.ooo file. Di tutto di più."
Non ricordo neanche cosa speravo di trovare quando cliccavo sul suo nome, ma ricordo di essere rimasto di sasso davanti ad una lista infinita di dischi e compilation che per anni avevo cercato e non ero mai riuscito a trovare.
Così lo rapinavo.
Giorno e notte. Ogni volta che ero connesso.
"C86"? L'ho presa da Frittole.
La raccolta Rough Trade sul post punk? Uguale.
"A Ghost is Born" mesi prima che uscisse nei negozi? Sempre grazie a Frittole, per placare la scimmia.
Sempre per puro caso, sempre inseguendo un link messo su da chissà chi, qualche mese dopo sono finito su un blog che portava la stessa intestazione dell'utente di Soulseek.
Un blog molto ben scritto e molto divertente.
Un blog che non si prendeva per niente sul serio e che per questo mi sembrava migliore di tanti altri. Non ho pensato neanche per un secondo ad associare quel Frittole a quello di SLSK.
Poi, una notte in cui non riuscivo a prendere sonno, tardissimo, avevo aperto una chat con lo sconosciuto fornitore di bellissima musica ed avevo finito per formulare l'agognata frase:
"Scusa, ma credo di aver letto il tuo blog."
Come prima cosa, Frittole cercò di negare l'evidenza, come seconda, dopo aver ammesso di essere lui, si applicò per convincermi che non valeva la pena sprecare del tempo per leggere le sue cose.
Qualche notte più tardi, quando scoprì il blog che si celava dietro al mio nick, mi scrisse per mandarmi a fare in culo.
"Ah, se lo sapevo che eri un vip ti trattavo meglio."
"Ma vaffanculo."
"L'ho già detto io. Non vale."
Questo era il tenore delle nostre conversazioni, non la finivamo mai di cazzeggiare e di prenderci in giro .
Come quella volta che in uno degli ultimi giorni de "L'arte di guardarsi le scarpe", avevo linkato un suo post sul mio blog, mettendolo in bilico tra il decidere se farmi causa o pagarmi una birra. Parole sue.
Meno di un mese fa, gli avevo chiesto di farmi da consulente per un po' di roba australiana (la sua passione) che avrei voluto passare in un dj set che avrei dovuto tenere da lì a qualche giorno.
Frittole stava già male, poco dopo sarebbe stato malissimo.
Non ho fatto in tempo a salutarlo.
Ho saputo quello che era successo, solo tre giorni fa, quando per puro caso ho deciso di interrompere il ramadan da blog.
Ero ad un festival, gli Stooges avevano smesso di suonare da appena cinque minuti.
Sono sicuro che Giorgio avrebbe apprezzato.

Buon viaggio. Con la speranza che quest'anno di merda finisca presto.
Prestissimo.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

anche io lo avevo conosciuto su slsk, poi lo avevo linkato tra i miei blog "amici", con la dicitura "il nulla in comune" così come si era detto scherzando in una chat notturna...
in una strana maniera, ma il suo io digitale continua ad esistere (perché è quella la parte di Frittole che ho conosciuto)...con quel link e con quel utente di slsk che è ancora lì, anche se nessuno di noi potrà più saccheggiarne l'hard disk lasciando un "grazie" a notte fonda...

1:47 AM  
Anonymous Anonimo said...

Noooooooooooooooooooooooooooo!!!
Ho svaligiato Frittole per due mesi interi, senza mai entrare in contatto con lui.
E' tristissimo ciò che apprendo.
Quante volte ho detto: "cazz... sta ad usci' un nuovo album, mo' vedo se Frittole già ce l'ha!"... e ce lo aveva sempre infatti!
Tristezza

1:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

se l'ironia e l'arte di non prendersi sul serio salveranno il mondo, ora questo posto è molto meno sicuro. Non ho mai avuto veri contatti con lui su slsk (ma la compilation presa da lui The best punk compilation in the world è un vero cimelio da collezione che custodisco gelosamente), ma il suo blog è stato una pietra miliare del panorama internettiano attuale, che mi ha particolarmente ispirato. Grande perdita, peccato non averlo mai conosciuto seriamente.

2:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

hai scritto una bella cosa.
ciao ila

4:41 PM  

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