Trentaduemilasei (il giorno dopo il giorno)
Non voglio che Clara
S/T

Gli innamoramenti non si possono spiegare.
Succedono. Semplicemente.
Analizzare il perché un disco del genere possa piacere talmente tanto da finire in classifica è uno sforzo che lascio agli altri.
Volendo proprio scrivere qualcosa, si potrebbe parlare della maturità che traspare dalla scrittura di queste canzoni. Dell'urgenza e l'inquietudine che comunicano i testi, degli arrangiamenti assolutamente non banali ed al tempo stesso rispettosi di una tradizione.
Si potrebbe, ma non lo faccio.
Semplicemente ogni tanto capita di innamorarsi e non saper spiegare il perchè.
Succede.
Oxford Collapse
Remember the Night Parties

La Sub Pop è sicuramente l'etichetta dell'anno, almeno per quanto riguarda" la musica con le chitarre". Con tutti, o quasi, i big fermi ai box in attesa di tornare nel 2007 con nuovi album (i Low e gli Shins su tutti), sono state le "nuove leve" a caratterizzare fortemente l'annata.
Tra cui emergono questi Oxford Collapse. Non proprio dei novellini, vista anche la copiosa gavetta alle spalle, ma capaci di attirare solo ora l'attenzione grazie ad un disco di indie rock come non se ne sentivano da un bel po'. Senza pose e senza seguire le mode.
Un gruppo di rock underground, inteso come si sarebbe inteso nel 1980, proiettato nel 2006.
Qui ci sarebbero potuti anche stare i Lemonheads. Ma tant'è.
Cansei De Ser Sexy
S/T

Il disco hype dell'anno. Quello di cui parlano tutti.
Quello su cui è obbligatorio spendere una parola.
i Cansei De Ser Sexy sono qui in rappresentanza di Junior Boys, Hot Chip e Pipettes.
Tutti dischi "buoni" e che hanno caratterizato, in modi diversi, l'ultimo anno.
Scelgo loro perché, tra tutti, sono quelli più "freschi" (aggettivo tremendo, lo so), divertenti, punky e che destano maggiore curiosità per cosa potranno mai combinare in futuro.
Ah, ancora Sub Pop.
Franklin Delano
Come Home

Quando si parla dei Franklin Delano si finisce sempre per tirare fuori le stesse cose:
l'america, Brian Deck e le miriadi di influenze vere o presunte (molto spesso insensate).
Quello che non si dice mai è che i Franklin Delano una loro personalità ce l'hanno eccome.
Un suono riconoscibile e loro, seppur non originale, che li rendi diversi da tutte le altre band italiane su piazza.
Con il disco precedente, "Like a Smoking Gun in Front Of Me", avevano fatto comprendere il loro enorme talente nel creare atmosfere, ora scrivono anche bellissime canzoni.
Tienamoceli stretti (e perdonatemi il finale stile pagella di Ziliani a Controcampo).
Grizzly Bear
Yellow House

La psichedelia non esiste.
O meglio esiste, ma non è più codificabile.
La trovi ovunque, tra le canzoni del cantautore stralunato, tra gli accordi della band indie rock, i beat e i glitch del musicista elettronico. Ovunque.
E sempre in un modo diverso.
Se esiste un disco, oggi, nel 2006, che incarna alla perfezione il significato di questa parola (il significato "antico"), è sicuramente il secondo dei Grizzly Bear.
Affascinante, evocativo, stralunato ed ombroso. Bello come un disco degli Animal Collective, ma con una marcia in più.
Le canzoni.
[continua]
6 Comments:
Dopo 15 dischi mi chiamo ancora fuori!
Aspettiamo le zone calde...
eh... ora arrivano:D
visto che fai il prezioso (ah ah), gioco come fa inkiostro per pitchfork, secondo me nei primi dieci, forse cinque, ci sono i My Latest Novel.
eheheheheh
non sto facendo il prezioso.
E' che sono giorni strani:D
io so i primi due ormai
ci gioco gli arcade fire all'atp di maggio
I MY LATEST NOVEL per forza perché l'ha detto da gennaio, se no è un buffone.
Vediamo che fine fanno BUILT TO SPILL, TV ON THE RADIO ed ARCTIC MONKEYS.
Arcade Fire?
...cosa? ...minchia!!!
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