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Weeds



martedì, settembre 18, 2007

'Cos I put your picture in a frame



E' iniziata come una leggenda metropolitana, più di una decina d'anni fa:
"Hai saputo di Eddie Vedder? E' uscito sul palco prima del gruppo spalla, da solo, ed ha suonato cinque, sei, pezzi in acustico. Cover degli Who e canzoni mai eseguite prima".
Da quel momento in poi, le sortite in solitaria di Vedder sono diventate quasi una costante, raggiungendo quasi livelli da psicosi collettiva.
Chiunque abbia familiarità con le "robe di Peggém", sarà sicuramente a conoscienza della vacanza romana fatta dal buon Eddie sul finire del 1996.
Una settimana in cui, ogni sera, girava voce di un concerto a sorpresa.
Una volta da solo, una volta con la (ex) moglie, una volta con un gruppo di musicisti romani, racimolati per caso, qualche ora prima.
C'è gente, qui, che sul tema "quella volta che ho suonato co'Eddivedder" ha costruito carriere ed anche una qualche idea di business.
"Vuoi fare le prove nella saletta usata da Eddie Vedder nel suo soggiorno romano? Bene, 30 euro all'ora. Grazie". E via così.
Ogni volta che qualcuno racconta questa storia, mi viene spontaneo pensare a quella volta in cui sono stato portato, la sera di un halloween di parecchi anni fa, in un pub di metallari in cui si diceva fosse stato avvistato Robert Plant. Ricordo ancora il colpo d'occhio sui corpi ammassati al centro del locale, dove un dj enorme mandava gli Slayer producendosi in una specie di "gesto della legna", ma più metal. Ricordo i sedili, lisi, rovinati e tutti imballatissimi di gente.
Tutti tranne uno. Tutti tranne il posto di Robert Plant.

Il disco solista di Eddie Vedder ha cominciato ad essere nell'aria proprio in quegli anni là, con l'aumentare delle partecipazioni del nostro in progetti diversi dal gruppo madre (le colonne sonore per Tim Robbins: dai duetti tra i Pearl Jam e Nusrat Fateh Ali Khan per Dead Man Walking, agli esperimenti per voce e ukulele di Cradle Will Rock) ed il progressivo abbassamento della qualità e dell'interesse generale verso i dischi "veri" della band.
Un po' come se il suono ricco, energetico e per forza di cose molto rock dei Pearl Jam, sia diventato negli anni quasi una gabbia per la scrittura sempre più classica, autoriale (springsteeniana) di Vedder.
Per tirare fuori un argomento molto in voga in questi giorni (anche per via di una ricorrenza): Vedder è uno dei pochi autori di canzoni rock ad avere le carte in regola per azzardare il suo personale, privato, "Nebraska". Se solo ne avesse voglia.
Ci si avvicina un pochettino con questo "Into the Wild", nato per essere colonna sonora dell'ultimo Sean Penn, ma credibile anche come album vero e proprio, lontano dalle immagini del film. Ci si avvicina, pur mancando ancora una volta l'affondo finale, finendo per allontanarsi il giusto dalle sonorità dei Pearl Jam, ma tornando, sul più bello, sempre e comunque "a casa".
Le canzoni, comunque, non mancano. Per certi versi, come già detto, sembra quasi che l'impianto minimale e appena sussurrato dei suoni e degli arrangiamenti sia molto congeniale alla penna di Vedder. Molto più della rabbia "controllata" presente nell'ultimo Pearl Jam.
Insomma: si ascolta, ma non fa gridare al miracolo. Per ora. In futuro chissà.

In questi giorni esce anche "Immagine in cornice" (proprio così, in italiano), eccezionale documento dell'ultima tourneè "pizza-spaghetti-mandolino-mafia" del gruppo di Seattle.
Un commovente affresco di vita on the road, che riprende la band su e giù dal palco. Dentro e fuori il tourbus. Da vedere, soprattutto se si è stati tra il pubblico di quelle sei serate, o se avete amici e conoscenti disposti a giocarsi lo stipendio ogni qual volta i Pearl Jam iniziano un tour.
Per dire: io mi sono divertito molto a fare "ce-lo, ce-lo, manca" con i volti della gente.
Ne ho riconosciuti parecchi, e molti "avevano suonato co'Eddievedder".



Eddie Vedder - Hard Sun (Into the Wild O.S.T.)

Eddie Vedder - Long Night (Into the Wild O.S.T.)
Eddie Vedder - Society (Into the Wild O.S.T.)

Pearl Jam - Immagine in cornice. A Picture in a Frame (DVD trailer).

9 Comments:

Blogger Francesco said...

Non so, non mi hanno mai fatto impazzire i Perl Jam....

9:30 AM  
Anonymous Anonimo said...

molto bella Society!

10:50 AM  
Anonymous Anonimo said...

OFF TOPIC: Colas, mi piacerebbe che partecipassi al dibattito appena aperto dal titolo "Electronic argument". Gabry Ponte vs. M.I.A.

11:51 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ho dimenticato il permalink.
http://www.smeerch.it/2007/09/19/electronic-argument/

11:52 AM  
Blogger colas said...

ahahaha
oddio Smeerch, grazie del link, ma credo che riuscirei ad aggiungere alla discussione solo un misero: "M.I.A. mi piace, Gabry Ponte lo vorrei morto"

11:56 AM  
Blogger Mr. Onward Toward said...

Se volete posso partecipare io con la relazione: "Mousse T. L'uomo più pericolose della Prana Regina"

3:58 PM  
Anonymous Anonimo said...

...E il nuovo header??

9:44 PM  
Blogger colas said...

mi ero stufato e volevo cambiare.
Ma boh, accetto suggeranza

1:16 AM  
Anonymous Anonimo said...

Io l'ho pure abbracciato Eddie Vedder...Che mi c'avranno messo anche a me nel dvd? Eheh,scherzi a parte...complimenti,bel blog!
Sembra quasi che...anche tu abbia suonato co' Eddie Vedder!!!
Love,
LJ

2:54 PM  

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