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lunedì, ottobre 01, 2007

Somewhere over the rainbows



Ebbene sì: la notizia del giorno.
Ma anche quella del mese, dell'anno, e perché no, del millennio.
A separare le nostre orecchie dal nuovo album dei Radiohead ci sono solo dieci giorni.
Così, senza preavviso, proprio quando tutti erano ormai pronti ad aspettare l'inizio dell'anno prossimo. Si chiamerà "In Rainbows", sarà un doppio (in pratica ci sono tutti gli inediti circolati in rete e suonati dal vivo nell'ultimo paio di anni, più pezzi nuovi di pacca) e non uscirà nei negozi.
Una delle ultime notizie (prima di countdown quasi posticci ed altre minchiate di puro marketing virale) "vere" che erano arrivate dal quartier generale della band, parlavano di un contratto discografico (con la EMI) non rinnovato. Da lì si era scatenata una ridda di voci contrapposte: chi parlava di probabile autoproduzione e chi, addirittura, postulava di un accordo in dirittura d'arrivo con Starbucks.
Alla fine dei giochi si è rivelata giusta la prima ipotesi: "In Rainbows" sarà pubblicato in download a pagamento sul sito della band (ad offerta libera, senza un prezzo fissato alla base. Sottoscrizione, come si diceva una volta), oppure in un formato particolare chiamato discobox (Due CD, uno normale, l'altro enhanced, doppio vinile, booklet con artwork e testi, un libro e, ovviamente il download).
Il tutto per la modica cifra di quaranta sterline. Uno sproposito.
Una follia.
Lo ordino subito.
(Maggiori info: qui e qui).

PS:
E sì, un'uscita del genere è come uno schiaffo a tutte le regole del mercato discografico.
Un gruppo di fama mondiale che mette fuori un album con zero promozione, zero etichetta. La musica, praticamente, regalata e l'oggetto creato ad arte per essere puro materiale per feticisti. La vera fine del CD "normale". Insomma: da oggi un altro mondo è veramente possibile.

16 Comments:

Anonymous Anonimo said...

operazione incredibile.
Anche io prendo il cofanettone

1:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

mah, a me non dice un cazzo.
Anzi, mi fa solo incazzare.
Il download è una stronzata. Me lo prendo gratis da emule e fanculo a tutti.
Il cofanettone costa troppo e sti cazzi dei vinili e delle foto.
Un cd normale era troppo poco artistico/impegnato?

2:27 PM  
Blogger colas said...

il punto è un altro.
Non credo che i Radiohead abbiano paura del download illegale.
Anzi, visto che a quanto pare erano loro stessi a mettere gli album online con quattro/cinque mesi d'anticipo.
Però propongono un'alternativa.
La questione è un'altra: questa è la fine del cd ed al tempo stesso il trionfo del formato classico.
Il download è visto come alternativa al disco classico (e sinceramente non vedo perché non pagare uno o due euro- più o meno la cifra che va in tasca al gruppo per ogni copia "tradizionale" venduta- direttamente ai musicisti) e il cofanetto come "bene di lusso" per quelli che ancora credono nell'oggetto.
Io la trovo una grande idea.
Rivoluzionaria soprattutto perché messa in atto da una band major che aveva tutte le carte in regola per firmare un nuovo contratto, mettersi i soldi in tasca e andare avanti come prima. Invece rischiano (è un rischio calcolato, per carità) e danno un segnale.
Ci voleva.

Poi sono certo che fra qualche mese il disco finirà nei negozi normali (sicuramente i radiohead non avranno problemi a trovare una distribuzione), ma non è quello l'importante.
L'importante è averci provato per davvero

2:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

La penso e sono incazzato come ErrEffe: io scaricherò gratis e aspetterò l'uscita di un (doppio) cd semplice, anche se temo un rischio Machina II, se tutti lo avranno già scaricato da internet (e magari già tra qualche mese loro avranno pronto materiale nuovo, e quindi la nuova etichetta preferirà investire su roba fresca).

3:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

La fine del CD per sempre e la fine della musica concepita come solo a pagamento.
Un gesto epocale e straordinario.
La ricerca di quel valore aggiunto che le case discografiche da anni non provano neppure a dare a chi come me si è fatto prendere per il culo acquistando prodotti assolutamente identici a ciò che avevo scaricato.

3:32 PM  
Blogger maxcar said...

comunque il cd uscira all'inizio del 2008: come gli Stars hanno fatto il leak in prima persona

6:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Se non lo avessero fatto ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe detto che non è democratico non permettere di avere il disco a chi non ha un accesso ad internet.
Ora di allora sarà intanto passata l'idea che la musica non è più a pagamento anche in modo legale.

6:39 PM  
Blogger colas said...

mah machina 2 era una roba nata agli albori di internet, fatta da un gruppo ormai sciolto e piena di rimasugli.
Questa è un'altra cosa. Il cd uscirà, chiaramente, ma il segnale importante è questo.
Ripeto: cofanetto! cofanetto!

8:29 PM  
Anonymous Anonimo said...

Questa news mi ha stravolto la giornata: da stamattina non penso ad altro.
Solo loro potevano osare una cosa del genere: questo gesto segna un mutamento epocale nella Storia della musica; sono a dir poco estasiato e sopraffatto.
Sono stati sempre 10 anni avanti a tutti (musicalmente parlando), adesso ci salutano già dal 2057.

Cofanetto ovviamente.
Ma anche donazione (generosissima per quanto mi rigarda) appena la W.A.S.T.E. rimette in piedi il server (crash per gli innumerevoli accessi).

9:35 PM  
Blogger colas said...

eh anche a me ha sconvolto la giornata.
Comunque: col cofanettone è compresa la donazione.

9:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non capisco la posizione di Erreffe e Disorder. La trovo quasi insultante nei confronti dei Radiohead che dimostrano una grande apertura mentale dando la possibilità a coloro per i quali conta (principalmente) la musica di scaricare l'album facendo un'offerta libera. Non dico di comprare il cofanetto (io lo farò perché ci tengo), che probabilmente è roba da collezionisti, ma non capisco perché si pretenda di scaricare gratuitamente qualcosa che viene offerto ad un prezzo (volendo) modico o simbolico. Qui non si può usare l'abusata scusa di voler andare contro il sistema, di fregare le case discografiche... Ovviamente l'arte e le opere d'ingegno hanno un valore che non può essere quantificato, ma proprio per questo, se la musica vi dà qualcosa, allora supportate quegli artisti che vi emozionano, che accompagnano la vostra vita. Capisco che questo non è sempre alla portata delle nostre tasche, ma penso sia un dovere farlo almeno quando è possibile! E poi ci lamentiamo se la musica vera muore!
*una di passaggio*

2:22 AM  
Blogger colas said...

Ecco, più che altro io ho sempre interpretato lo scaricaggio folle come "un modo per scoprire cose nuove e diverse" e non come "ah che figo non paghiamo la musica" (ma neanche Disorder, visto che lui più che altro chiedeva "il supporto"). Per questo motivo l'iniziativa Radiohead è interessante.
Alla fine è come entrare in un negozio di dischi. Sai cosa stai comprando. Il prezzo lo fai tu.
Il potere nelle mani del consumatore.
E' perfetto
:D

11:44 AM  
Anonymous Anonimo said...

@colas: il paragone con Machina II era soltanto nel senso che temevo il fatto che il disco poi non uscisse più fisicamente, non voleva essere un paragone musicale (per quanto possa non risultare azzeccato il nuovo Radiohead, certo non sarà un insieme di rimasugli come quello!) :D

@una di passaggio (non so se sei quella che ha commentato anche da me): paradossalmente, preferirei comprare il cofanetto che pagare 3 euro per il download. Sono un passatista e mi piace l'oggetto fisico, sì. E siccome gli artisti che mi piacciono li sostengo comprando i cd originali e andando anche ai loro concerti (con relative trasferte, a volte), i soldi per scaricarmi in anteprima degli mp3 che poi potrò encodarmi da solo non glieli dò.

Quello che critico - se non verrà fuori in questi mesi che ci separano dall'uscita del disco nei negozi la novità di una via di mezzo a un prezzo più contenuto - è il prezzo di 60 euro da pagare obbligatoriamente in alternativa al *nulla* fisico. I vinili io non li posso neanche ascoltare, e per averli dovrei rinunciare ad 2 cd (anch'essi deluxe magari!) di altri 2 gruppi che amo, o a 2 concerti. Questo non mi piace.
Per fare un paragone non so quanto calzante, è come se si organizzassero concerti con biglietti tutti a 120 euro. Ma per quell'artista che tanto si ama si possono fare sacrifici: direste così? E' antidemocratico, ecco.

3:14 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non so se siamo all'alba di un nuovo mondo, ma nel caso è un mondo che non mi piace molto...
esludendo al deluxe edition da 57€ data la sua unicità mi chiedo:

se non fossero i radiohead in quanti alla voce € dell'offerta libera metterbbero una cifra degna di permetetre ai musicisti di fare la cosa che presumibilmente li viene meglio a tempo pieno (conditio sine qua non per produrre buona musica a mio modesto parere)?

magari mi sbalgio ma scondo me sarbbero proprio pochi...
(che poior a adire tutti che la musica bella io l'ho sempre pagata eccc...tu, ma la stragrandissima maggioranza?)

4:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

secondo me all'inizio del 2008 esce il cd normale nei negozi inciso per una major. cosa che porterà ai radiohead un mucchio di soldi in più, visto che in tremilamilioni avranno prenotato il cofanetto.
la mossa è interessante e anch'io ho pensato "che geni. questa sì che è decostruzione".
ho anche pensato subito "cofanetto a me!".
poi mi sono fermata un attimo: dei vinili non me ne faccio niente, non voglio spendere un centesimo per degli mp3. ho fatto la mia offerta di 0.00 e la waste mi ha mandato la mail di conferma.
poi comprerò il cd normale, se mai uscirà. o, se tra un po' si sa qualcosa in più (tipo che il cd non uscirà mai) cofanetto a me da babbo natale.

12:28 AM  
Blogger colas said...

esce il cd. è ufficiale. a gennaio.
Ma non penso firmeranno un contratto discografico, magari di licenza o distribuzione.
Comunque: amo i radiohead, mi piacciono i vinili, la possibilità che questo disco mi piaccia è concreta.
Per cui mi rischio il cofanetto.
Se fa schifo fra vent'anni me lo vendo ad una mostra del disco raro
:D

12:51 AM  

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