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Weeds



domenica, dicembre 09, 2007

Sassi che il mare ha consumato...

(Perché non provi a fare un post?)

Federico Fiumani porta sfiga.
La prima volta che l'ho sentito dire è stato più di sette anni fa.
Erano gli anni del Frequenze Disturbate "alla buona".
Quello del "è tutto gratis e non c'è neanche il backstage. Puoi andare in camerino, prendere Blixa, dargli due schiaffoni e nessuno ti dice niente!"
Anni luce fa.
Un'amica milanese mi dava un passaggio in macchina fino ad Ancona.
Ascoltavamo "Il sussidiario illustrato... " dei Baustelle.
Ad un certo punto, non ricordo neanche perché, il discorso è caduto su Moltheni.
"Non lo nominare Moltheni! Non lo sai che porta rogna? Come gli Estra, Fiumani e forse pure Canali."

Io non ho mai amato i Diaframma. E per un certo periodo ho vissuto la cosa un forte senso di colpa.
Piacevano a tutti. Ma soprattutto piacevano alla gran parte delle persone che avevo intorno.
C'era un vero e proprio culto, in realtà, che passava da chilometri fatti per vederli in concerto, a vere e proprie follie da collezionisti.
Andai anche io a vederli dal vivo, per la prima volta, verso metà degli anni novanta.
Suonavano in un paesino di provincia. Oddio, paesino era una parola grossa.
Suonavano in una strada.
Più che rimanere colpito dal concerto, passai tutta la sera ad osservare il pubblico.
Veneravano Fiumani come un Dio. Lo seguivano ovunque si muovesse. Durante il live gli lanciavano biglietti e magliette. Richiedavano canzoni.
Io li guardavo e mi chiedevo: "Perché?"
Che cosa aveva di così speciale Fiumani?
La band suonava malino, lui non cantava bene, i testi... sì, i testi erano belli, ma mica così tanto come si leggeva in giro e le canzoni mi sembravano "vecchie".
Ma non vecchie come quelle dei Television o dei Clash.
Vecchie nel senso di invecchiate male. Pesantemente scalfite dal tempo.
Passate.

La mia prospetiva è cambiata il giorno in cui ho deciso che avrei provato sul serio a fare qualcosa con la musica. E così mi sono messo a studiarli, i Diaframma.
Ho comprato i loro dischi ritenuti più importanti, esattamente come altre volte ho fatto (e faccio tuttora) per gli artisti di cui so che DEVO avere qualcosa.
Anche se non mi piacciono.
Ed è così che ho cominciato a comprendere il personaggio e la sua poetica, ma senza mai farmi catturare da questa.
In parole povere: i Diaframma continuano a non piacermi ed ormai ho fatto l'abitudine all'idea che forse non mi piaceranno mai.

(E questo era solo il cappello).

Ho trascorso la mattinata di ieri alla Fieri dei piccoli e medi editori.
Sì, Più Libri. Quella cosa lì.
Sono uscito presto. Ho preso la metro che sembrava ci fosse un sole incredibile.
Sono arrivato all'Eur ed era tutto scuro. Pioveva, quasi.
Come se non bastasse ho sbagliato fermata ed ho camminato per un paio di chilometri.
All'Eur le mignotte ci sono anche la mattina. Così, giusto per.
L'ho scoperto mentre camminavo per raggiungere il palazzo dei congressi.
Sono mignotte strane, comunque. Troppo vestite e senza gli attegiamenti tipici.
Tant'è che forse non lo erano e sono solo io che ho equivocato.
Ma sembravano proprio mignotte.
Alla Fiera ho scoperto che per una volta tanto timbrare il biglietto dell'autobus aveva avuto un senso (mi hanno fatto lo sconto) e sono entrato.
Da lì a non poterne più è passato pochissimo tempo.
Troppa gente, troppi stand, troppi editori. Troppo tutto.
C'era anche uno spazio Splinder e c'erano i blogger. Quelli "nuovi" che parlano di cose da alieni.
Alla fine l'unica cosa che ho fatto è stato comprare qualche libro e scambiare poche chiacchiere.
Ho anche mangiato un piatto minuscolo di ravioli minuscoli, ma questo non penso sia interessante.
Mi è costato 6 Euro. Uno a raviolo. Comunque.
Ho comprato qualche libro, dicevo, ed uno di questi è "Brindando coi demoni".
L'autobiografia di Federico Fiumani.
Ho cominciato a leggerlo che ero ancora nella fiera, seduto su una poltroncina davanti a Roberto Vecchioni e alle sue groupie di mezz'età.
Ho continuato dopo, sull'autobus fino a Piramide. In metro fino a Termini e "sul 5" fino a casa mia.
Ho continuato anche a casa mia, a dire il vero. Ed ho continuato anche ieri notte. Dopo il concerto degli Amari e diverse ore di stanchezza sulle spalle.
In poche parole: in neanche mezza giornata ho finito il libro. E mi è piaciuto.
E neanche poco.

"Brindando coi demoni" andrebbe regalato a tutti quelli che hanno perso la testa per "Post-Punk" di Simon Reynolds, a quelli che hanno letto anche "Il sogno inglese" e si sono divertiti tra i racconti dei protagonisti in "Please Kill Me".
Anzi: rappresenta il versante italiano di "quella cosa lì".
Il nostro punk, la nostra new wave, vivono in queste pagine mascherate da racconto di vita (punk anch'esso, pieno com'è di refusi, errori e "istinto").
Fiumani riesce a disegnare uno spaccato preciso pur parlando praticamente sempre e solo di se stesso. Esponendo tutte le sue fragilità e disegnando un quadro inquietante ed efficace.
Fa paura, Fiumani. Il modo in cui si dipinge non è per niente indulgente.
Riesce ad apparire spaventoso e comunque sempre straordinariamente umano.
E fa i nomi. E pure i cognomi. Non risparmia i dettagli. Neanche quelli più intimi. Neanche quelli che forse era meglio tenersì per sé.

Insomma: porterà pure sfiga, ma ha scritto un gran libro.

(Ed alla fine anche io ho fatto un post).



Diaframma - Valentina (Home Demo).

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Un gran bel post, direi.


PleaseDon'tGoSad, Pandas

8:11 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sempre amati i Diaframma e Fiumani.
L'unico gruppo italiano veramente indipendente.
Uno che ha rischiato tutto sulla propria pelle ed ha ottenuto molto meno successo di gente ben meno dotata di lui

10:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

cercavo notizie sulla biografia di fiumani e su anobii c'erano i sassolini che mi han condotto qua. Comunque sì: i diaframma suonan male, fiumani canta male, i pezzi (anche quelli nuovi) suonan vecchi: io credo che stia lì la sede del loro fascino: una "purezza sbagliata", una "candida sporcizia", una "sincera scassonaggine".
ciau
filo
p.s.: il libro lo leggerò

3:35 PM  
Blogger peppe stamegna said...

Sono caduto in questo post interessante: da fan di Fiumani sarebbe stato semplice incappare in un altro post da fan, invece, ecco a leggere cose vere su di un personaggio vero.
grazie

11:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

Trovo profondamente sbagliato,che, per fini commerciali, o bieche vendette personali, abbia dato in pasto episodi riguardanti la vita intima di persone che hanno condiviso con lui un pezzo di vita.
Alla faccia del poeta!!!!!!!!!!

2:59 PM  

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