Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



domenica, settembre 03, 2006

Comodo, ma come dire poca soddisfazione...

Nella mia famiglia non sono mai mancati né suore e né preti.
Anche mio padre, per un certo periodo, ha studiato per diventarlo, prima di capire che quella vita non faceva per lui e che spesso quelli che sono i progetti dei genitori finiscono per stare stretti ai figli.
Sono cresciuto in un ambiente fortemente cattolico: ho frequentato la scuola delle Suore del Preziosissimo Sangue dall'asilo alle medie inferiori (incluse). Spesso e volentieri sono stato messo su pulman che si muovevano in direzione di chiese, santuari e luoghi di culto di vario genere ed estrazione. Ho frequentato oratori, studiato il Catechismo. Fatto tutto quello che si dovrebbe fare per formarsi una cultura religiosa, se non un vero e proprio credo.
Ed è proprio per questo che ultimamente ho molta paura. Perché non riesco a non vedere del marcio nell'esaltazione e nell'ostentazione eccessiva di alcuni valori che dovrebbero riguardare maggiormente la sfera privata, emotiva, personale e che invece finiscono usati e strumentalizzati come testa di ponte per influenzare aspetti della vita pubblica e politica.

Con la fine, vera o presunta, del berlusconismo ed il tramonto dei vari Baget Bozzo e affini, la destra italiana di estrazione cattolica si è trovata precocemente costretta alla ricerca di nuovi personaggi a cui aggrapparsi. In questo senso, l'Uomo della Provvidenza sembra essere Giovanni Lindo Ferretti, l'ex leader di CCCP e CSI ed attuale cantante dei PGR.
L'operazione è stata avviata lo scorso anno, con la lettera di Ferretti indirizzata al Foglio, riguardante il referendum abrogativo della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita.
Una lettera discutibile per toni e contenuti (l'eccessivo autocitazionismo dell'autore, il misticismo esondante e fuori contesto ed il manicheismo esagerato nei confronti della procreazione "naturale", veicolato a colpi di metafore equine). Il tutto sembra essere arrivato a compimento negli ultimi giorni, con la consacrazione ricevuta da Antonio Socci sulle pagine di Libero; e ieri, ancora una volta, su quelle del Foglio con un ritratto a firma Camillo Langone.
Obiettivo malcelato dei due articoli era quello di lanciare Ferretti come figura di spicco del nuovo cattolicesimo oltranzista ed aprire una breccia nelle teste e nei cuori dei militanti di centrodestra, orfani da troppo tempo di intellettuali appartenenti alla loro coalizione e dotati di forte impatto comunicativo sulle masse.
Ed è in questo contesto che s'inseriscono le dichiarazioni di Giovanni Lindo riportate da Socci ("Votare centrodestra alle ultime elezioni è stata una rivoluzione che lo ha divertito molto") e soprattutto l'intero articolo di Langone, interamente volto a dipingere di Ferretti un'immagine diversa da quella percepita fino all'altroieri, cercando addirittura (con una citazione-non citazione del sottoscritto) di far apparire quest'ultimo come un uomo da sempre di destra, che in questo momento si trova alle prese con la prosecuzione di un cammino intrapreso chissà quanto tempo fa, piuttosto che con un nuovo inizio.

Non ho niente contro la conversione del Giovanni: la osservo con curiosità e la rispetto, come rispetto tutte le altre conversioni (all'islam, al buddismo) che il Nostro ha attraversato nel corso della sua già ragguardevolmente lunga esistenza.
Né tantomeno lo reputo un "compagno che sbaglia", visto che in cuor mio non sono mai riuscito a considerarlo "compagno" (o semplicemente esponente politico), ma artista, paroliere arguto e provocatore. Non m'interessa affermare l'esistenza di una parte giusta e di una sbagliata e neanche porre l'accento sulla trasvolata dell'eremita emiliano dall'una all'altra. Semplicemente credo che l'entusiasmo dell'uomo per la ritrovata spiritualità, una volta reso pubblico, sia stato strumentalizzato da quelli che fino a ieri l'odiavano o lo reputavano, senza mezzi termini "un coglione".
Gente che si vanta di avere la croce tatuata addosso e che ha preso troppo seriamente la dichiarazione contenuta nell'ultimo disco dei PGR. Quella dell' orfano di sinistra "in cerca d'adozione". Gente che sta cercando di prendere Ferretti e di trasformarlo, ancora una volta, in un guru di quelli che si trovano a buon mercato nello scaffale delle librerie.
Di solito nella parte dedicata agli Oscar Mondadori.

28 Comments:

Blogger sadpandas said...

Io avrei dei "perché".

Perché nessuno degli imberbi (e meno)'alternativi' adepti Ferrettiani che pendono dalle sue labbra prendono (come meglio credono, beninteso) in considerazione le sue parole reazionarie?

Perché c'è gente con -sane (?)- convinzioni 'di sinistra' (sì, credo esistano ancora -le convinzioni) che va a vedere i PGR in concerto?

Perché è così in voga questo massimalismo scadente e volgare? Giocando a fare il cinico (io che disprezzo e derido ogni forma di cinismo): non serve. C'è tutto un sistemino di vita bello pronto in cui muoversi che non necessita certe 'fatiche'. Per cui: chi glielo fa fare?

Perché ai concerti dei PGR e alle 'apparizioni' (è ormai il caso di dirlo) di Ferretti non presenziano sono solo gli imberbi alternativi tarantolati ma anche 'quelli della vecchia guardia' che applaudono e annuiscono?

Perché c'è gente che ha il cattivo gusto di dire che votare a destra è una rivoluzione che lo diverte molto? Ancora c'è chi ghigna a questi situazionismi da avanspettacolo nei salottini radical?

La smetto. Anche se i perché sarebbero molti altri. Hai scritto un bellissimo post. Langone, Socci, 'quello che origlia le conversazioni per capire da che parte tira il vento' e -squallida- compagnia, leggeranno e forse ghigneranno. Se ti invitano a cena e c'è Ferrara, rubagli un sigaro per me.

p.s.
Maro' che prolisso so' stato. Mi scuso. E comunque: Preziosissimo Sangue di Gesù anche io. Asilo e elementari. So' cose che fortificano ;)

5:12 PM  
Anonymous Anonimo said...

com'era che diceva...
ah già! "non fare di me un idolo, mi brucerò".
già già...

8:11 PM  
Anonymous Anonimo said...

Io, anti-cattolico, anti-borghese, ed amante delle provocazioni al concerto dei PGR sono andato proprio ieri.
Perché?
Perché 13 delle canzoni in scaletta erano dei CCCP, perché 9 erano dei CSI, perché delle 5 dei PGR me ne piaceva solamente una, ma in un concerto ci sta che quattro canzoni mi lascino indifferente a tal punto da andare a comprare le sigarette e farmi quattro chiacchiere.
Io con i CCCP sono cresciuto e con i CSI sono maturato, anche per un fatto di età oltre che di indole.
I miei ricordi valgono più di qualsiasi svolta o contromossa esistenziale.
Non è stato il loro più bel concerto che ho sentito, soprattutto per le assenze pesanti sul palco, ma la scaletta esibita è quanto di meglio possa io ascoltare tra i gruppi italiani.
Lo era prima e lo è anche adesso.
Ferretti ieri era molto svogliato ed è stato anche fine provocatore (la sua recitazione frettolosa del carma CCCP sparataci in faccia con ghigno sardonico vale più di mille lettere!!!), ma io ho goduto ascoltando CURAMI, TU MENTI, EMILIA PARANOICA, AND THE RADIO PLAYS, MI AMI?, IO STO BENE, ANNARELLA.
Le persone sveglie ed intelligenti hanno saputo cogliere mille sfumature durante il concerto, compresa l'energia messa in certe interpretazioni piuttosto che in altre, e, a dirla tutta, il più assente sul palco era tal MAROCCOLO... pensa tu come vanno le cose.
Sarà che a trentatré anni non mi stupisco più di niente, ma io sinceramente me ne fotto dei guru e degli idoli, quindi non me ne frega un cazzo (se non per curiosità) di ciò che dice Ferretti fuori dal palco.
Cantasse ciò che dice sul Foglio allora non avrei voglia e interesse di ascoltare, ma se canta le mie canzoni preferite allora io continuo a sentirle... non è che solo adesso canta per far soldi, lo faceva anche prima.
Del resto fanno così un po' tutti.
E' un lavoro, e se sa lavorare per me va bene.
Le favole sono per i bimbi.
Aggiungo che non avevo interesse nemmeno per le sue "voglie" islamiche e buddiste e che, per me, può anche farsi prete. Ho peggior cancri in seno alla mia famiglia... figuriamoci.
Credo di aver risposto almeno ad uno dei "perché" del caro Sadpandas.
Ciao

3:42 AM  
Anonymous Anonimo said...

Dai Emiliano, io il tuo post lo ricordo: non era così equidistante come oggi fai intendre. Trattavi Giovanni Lindo esattamente come lo scemo del villaggio. personalmente sono d'accordo con Camillo: i CSI erano sicuramente già sulle posizioni che GLF ostenta oggi. E tutta la carica anti-modernista era presente pure nei CCCP. E non pensi che la critica feroce di Emilia Paranoia non facesse pensare propriamente a un allineamento col PCI di allora? Ricordo poi gli scazzi coi centri sociali, da cui i CCCP vennero di fatto banditi già alla fine degli anni ottanta. E l'affinita di poetica e stile con i Laibach, sloveni e fascisti che però faceva comodo considerare rossi, o con i Test Department.
hai invece ragione quansdo parli di ostentazione di determinati valori. Un'ostentazione che, da cattolico osservante ma non fervente, suscita in me nel contempo qualche sorriso e più di un sospetto. C'è il rischio che il cattolicesimo integralista sia solo una maschera del fascismo sostanziale di foglianti and friends (che nell'ultimo G.Universale ho cercato con i miei modesti mezzi di sbeffeggiare).
Detto ciò: la musica dei PGR fa pena, ma faceva pena anche quella dei CCCP, degli Ustmamò, e di tutte le incarnazioni laterali, postume o postreme di Zamboni e Ferretti.
E Giovanni Lindo non diventerà un Oscar, così come non lo è diventato, con la sua scrittura aristocratica (ed è per questo che ha tutta la mia simpatia) Langone.
Siamo tutti bravi ragazzi, suvvia, ed è ridicolo che continuiamo a pensare, da una parte e dall'altra, in termini di destra e sinistra. Se avessi visto Rutelli al Lido aggirarsi per il gazebo dell'Excelsior con i nuovi gerarchi di Cinecittà capiresti cosa intendo. é ora di tornare a pensare il mondo dividendo tra alto e basso, credimi

10:26 AM  
Blogger colas said...

Non penso di aver trattato in quel post Ferretti come lo scemo del villaggio e non credo che questo sia più equidistante
di quello. Semplicemente lì me la prendevo con il contenuto della lettera che tutt'ora faccio fatica a ritenere accettabile: un tema così grande ed importante svilito al rango di scontro tra modernità e il suo contrario.
D'accordo con te che questo tipo di posizione era già abbastanza chiara in alcuni pezzi dei CSI,ma vederla applicata a concetti di tale importanza mi ha infastidito e continua ad infastidirmi.
Il discorso sull'ostentazione invece è diverso e genera anche in me sospetto.
Mi sembra semplicemente il tentativo goffo di una certa schiera di intellettuali parafascisti di accaparrarsi un personaggio sicuramente
capace di smuovere masse diverse da quelle che normalmente leggono il foglio o giornali affini.
Lo stanno usando e si sta facendo usare.
Scelta sua, ma non la condivido.

10:45 AM  
Blogger sadpandas said...

Se il tenutario permette e non si stufa della mia logorrea:

Sarak, il discorso non credo sia applicabile al contesto. Funziona se la tua musica parla di altro. A quel punto -forzando un po' la logica- puoi vivere le tue convinzioni personali come meglio credi. Non funziona se la tua musica è -o vuole o pretende di essere- diretta conseguenza o viceversa, delle tue idee e della tua condotta. A quel punto sei tu (Ferretti, chi per lui) che stai mettendo altro 'sul piatto'. E la congruenza diventa una questione di onestà o -almeno- di non cadere nel ridicolo (quando non nello squallido).
Ferretti non è uno che 'sale sul palco' e fa il suo onesto mestiere di navigatissimo musicante. Quello se mai (e in questo potrebbe essere giustificato) è Maroccolo. Ferretti è uno che scrive, parla, arringa, tiene corsi dal sapore (o fetore) pseudo newage. Ed è lo stesso che scriveva pamphlet ciclostilati (che ho avuto la fortuna di avere per le mani) in cui, con impeto forse reazionario, dichiarava ben altre cose. Esaltava ben altri concetti rispetto a quelli attuali.
Poi.
Sinceramente non condivido il commento dell'anonimo, specialmente perché certe considerazioni sulla carriera di Ferretti e le idee contenute in quello che ha realizzato mi paiono un po' forzate. Tant'è. Però mi piace pensare che l'alto e il basso si distinguano, oltre che per la forma, anche per i contenuti, le idee. Certo, non è il piatto (sinistro o destro) che determina il peso di cosa si vuole misurare, ma -continuo nella metafora- occhio a chi tara la bilancia.

1:43 PM  
Blogger colas said...

Il tenutario permette.
Questa è la casa della logorrea.
Ammetto che se Ferretti, piuttosto che fare concerti in cui due terzi del repertorio è costituito da brani dei CCCP, facesse solo spettacoli (come quello dell'inverno appena passato) più aderenti alla sua nuova personalità, ci farebbe una figura molto migliore.
Sembrerebbe per lo meno onesto.

2:04 PM  
Anonymous Anonimo said...

Il fatto è che non ho mai amato giudicare, ed ovviamente non amo essere giudicato.
Ci sono persone a me molto vicine che per disgusto verso un certo andare delle cose hanno compiuto una svolta esistenziale che in confronto quella di Ferretti pare come un balletto della Carrà.
Io queste persone continuo a stimarle per la loro intelligenza e per quello che sono in grado di darmi, nonostante non condivida per nulla le loro posizioni. E' una questione di indole soprattutto. Io rispondo alle delusioni ed ai mutamenti in una maniera molto diversa dalla loro, ma comprendo che ognuno ha le sue ragioni.
Amavo i CCCP ed anche i CSI, in un modo diverso, e non smetto di farlo... consapevole che i CCCP ed i CSI ora non ci sono più.
Se le persone care di cui parlavo prima mi invitassero ad un loro comizio non accetterei di andarci, ma a cena ci vado perché abbiamo ancora molto da dirci.
Punti di svista... non ho mai considerato Ferretti un Guru ed un Maestro, ma solo un cantante affascinante che ha scritto canzoni che mi piacevano un sacco. E così rimane.

3:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

BISOGNEREBBE VEDERLI DAL VIVO PRIMA DI SPARARE A ZERO.
SECONDO ME

10:00 AM  
Blogger sadpandas said...

invece secondo me bisognerebbe leggere con attenzione i commenti precedenti e togliere il caps-lock alla tastiera

10:09 AM  
Anonymous Anonimo said...

IO SCRIVO COME MI PARE.
VOI NON CAPITE NULLA.
CRITICATE LINDO PERCHè è CAMBIATO E SI FA STRUMENTALIZZARE. NEL FRATTEMO PERò FATE LO STESSO

11:59 AM  
Anonymous Anonimo said...

Sul blog di Sarak mi ero già espresso dicendo praticamente le stesse cose che ha scritto Giulia: Ferretti me lo sento nei dischi, quelli sì autentici. Dire che ciò che canta adesso è coerente con il suo passato è una falsità. Cavarsela dicendo che fa solo il suo lavoro è invece una scusa per non guardare la realtà...
-nordovest

1:42 PM  
Anonymous Anonimo said...

cazzo, io ho colto la citazione del titolo solo adesso. merda

2:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

Io ho le mie idee e sono mature e non stupide.
La penso in maniera diversa dalla vostra, punto e basta.
Ad essere coerenti con certi discorsi non si dovrebbero più sentire nemmeno su cd le sue canzoni, perché è improponibile che non vi tornino in mente le stesse cose che dite ora.
Per quanto riguarda "il lavoro", bisogna starci nei panni prima di giudicare una persona, quindi la cosa migliore è non giudicare mai, perché si potrebbero dire solo cazzate.
Ad esempio tu caro Nordovest nel tuo negozio di dischi vendi molto Ligabue ed anche altre merde che tu eviteresti di mettere in mostra in vetrina, ma lo fai invece, perché il tuo lavoro è vendere anche certa merda.
Potrei fare esempi all'infinito.
Quando si fa in maniera professionale il proprio lavoro il resto non conta, e poi ognuno ha le sue ragioni.
River Phoenix è morto fulminato da un cocktail di droghe, anche se compariva ogni giorno sugli schermi delle tv americane a dire ai giovani di non ubriacarsi, non drogarsi e blablabla... (perché era un suo dovere farlo!!!) e così via, quasi tutto il mondo fa lo stesso.
Alcune cose si fanno perché si devono fare... e basta!
Si può dire che Ferretti abbia cantato di merda, questo sì, non che sia una merda perché canta canzoni del suo repertorio (è un lavoro!).
E soprattutto non si può dire che chi va a sentirlo cantare la pensa come lui, così come non si può dire che chi va a sentirlo è uno che non capisce un cazzo: tutto ciò è inaccettabile!
Io distinguo tutto: il personaggio, la personalità, il professionista, l'uomo, il marketing, ecc... quindi questi discorsi non possono toccarmi.
Non mi sento tradito perché non ho mai considerato Ferretti altro che un cantante.
Non mi sento tradito perché Ferretti non fa parte della mia vita come i familiari, gli amici, ecc...
Non mi sento tradito perché sono un grande liberale privo di pregiudizio alcuno, quindi per quanto mi riguarda ognuno è libero di cambiare idea e posizione anche 100 volte nella stessa giornata. Mi rendo conto di chi ho davanti e mi comporto di conseguenza, secondo la mia personalità.
Quindi basta col dire che chi va da Ferretti è preso per il culo, io non mi sento affatto preso per il culo perché so ragionare e scegliere di conseguenza. Sono andato al concerto e ci tornerei di corsa perché avevo voglia di sentire quella musica dal vivo... meglio di tanta altra musica che uno paga per andare a sentire.
Ognuno è libero di fare e dire ciò preferisce, ma "il caso" Ferretti sta assumendo tanta importanza perché tutti ne stanno facendo un affare di Stato... macchisenefrega!!!

3:46 PM  
Blogger colas said...

sarak, perdonami, ma pecchi un po' di presunzione.
L'argomento non è: se tu hai fatto bene o meno a vedere Ferretti.
MA è più generale e riguarda se ha ancora senso andare ad assistere ad un concerto del genere.
Tu hai portato il tuo contributo alla discussione, gli altri il loro. Tutto qui.
Se per te Ferretti è sempre stato solo un cantante, fai bene a dire quello che dici,anche se credo tu non possa negare che è stato Ferretti stesso a porsi sempre in un altro modo.
Per quanto riguarda il discorso su Marco, oltre a non reggere,non c'entra assolutamente con questo post

4:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mah...il discorso di Sarak sulla presunta "commercializzazione" degli scaffali del mio negozio non sta in piedi, è il discorso di uno che quando entra nel mio negozio evidentemente li guarda poco (gli scaffali). E' anche il discorso di uno che non sa come mi comporto con i clienti e non sa quali dischi consiglio di comprare. Non voglio annoiare i lettori di questo blog, dico solo che magari vendessi tanta "merda" così potrei reinvestire in tutti i dischi più belli della musica indie/underground che tanto ci piace. Questa è, in questo momento la vetrina del mio negozio:
-the pipettes
-the delgados
-neil young
-bruce springsteen
-the winnebago orchestra
-mission of burma
-radio birdman
-ladyhawk
-johnny cash
-mecca normal
-jolie holland
-the beach boys
-cat power
-tom verlaine
-carmen consoli
-de rosa
-cesare basile
-mosquitos
-the black heart procession
-calexico
-the flaming lips
-the bellrays
-bob dylan
-tv on the radio
-sebadoh
-sonic youth
Ricordatevi ogni tanto in quale CITTA' il mio negozio sopravvive con questa etica. Mi verrebbe da dire che vi meritate i centri commerciali e supersonic e discoaugusto...andate a cercarla da quelle parti la "merda"...
Se non la trovate passate da me e cercatela attentamente tra gli scaffali...
-nordovest

5:03 PM  
Blogger sadpandas said...

Occhei. Come si diceva un tempo: "calma e gesso". Provo ad andare con ordine. Le parole tra parentesi quadre sono le mie.

Io ho le mie idee e sono mature e non stupide. [Mai sostenuto il contrario. Né -credimi- mi permetterei di farlo]
La penso in maniera diversa dalla vostra, punto e basta. [Questo è un fatto. Cerchiamo di far sì che sia un fatto costruttivo. O almeno: a me piacerebbe fosse così]
Ad essere coerenti con certi discorsi non si dovrebbero più sentire nemmeno su cd le sue canzoni, perché è improponibile che non vi tornino in mente le stesse cose che dite ora. [Questo è vero a metà. Un disco è l'opera di un artista -nel migliore dei casi- collocata in uno spazio e in un tempo precisi. Ed è un oggetto 'della memoria', anche. Quindi posso avere poca voglia di riascoltarlo ma non sono delegittimato a farlo secondo il discorso che abbiamo fatto finora]
Per quanto riguarda "il lavoro", bisogna starci nei panni prima di giudicare una persona, quindi la cosa migliore è non giudicare mai, perché si potrebbero dire solo cazzate.[Qui proprio dissentiamo. Il relativismo del "se non stai nei panni non puoi giudicare" è una comodità che non mi piace permettermi. Non solo. Credo di aver frequentato un po' certi ambienti -anche e spesso quelli più pieni di 'merda', sì- e di poter parlare con un minimo di cognizione di causa. Non vado a discutere le scelte di Ferretti-essere umano. Discuto quelle di Ferretti musicista.]
Ad esempio tu caro Nordovest nel tuo negozio di dischi vendi molto Ligabue ed anche altre merde che tu eviteresti di mettere in mostra in vetrina, ma lo fai invece, perché il tuo lavoro è vendere anche certa merda. [Questa sinceramente non l'ho capita. Quello che fa la differenza è la gestione e l'enfasi che si danno a certi prodotti. E non mi è parso il caso di Marco. Così come io stesso compro dischi -anche- in negozi che offrono musica mainstream ma magari nel farlo preferisco rivolgermi a commessi di cui conosco i gusti e che sono oltretutto amici che portano lo stipendio a casa a fine mese]
Potrei fare esempi all'infinito.
Quando si fa in maniera professionale il proprio lavoro il resto non conta, e poi ognuno ha le sue ragioni. [questo è un discorso che fila fino a un certo punto. Ci sarebbero cose più importanti della professionalità. E c'è anche un etica del lavoro. Non sempre, certo. Ma c'è. Esiste. Dipende da cosa si porta nel proprio lavoro. quali parti di sé e delle cose in cui si crede vengono richieste. Il livello di correttezza con cui ci si gestisce all'interno di una situazione professionale]
River Phoenix è morto fulminato da un cocktail di droghe, anche se compariva ogni giorno sugli schermi delle tv americane a dire ai giovani di non ubriacarsi, non drogarsi e blablabla... (perché era un suo dovere farlo!!!) e così via, quasi tutto il mondo fa lo stesso.
Alcune cose si fanno perché si devono fare... e basta! [Qui proprio siamo su binari differenti. Un conto sono i doveri, un altro l'onestà nei confronti di chi vede in te qualcosa in più di un attore -nel caso specifico. Tralaltro, tra i 'doveri' di un attore non mi sembra ci sia quello di fare campagne contro droghe e alcool. C'è nei contratti che decide di stipulare o che il suo agente stipula per lui. A proposito di professionalità...]
Si può dire che Ferretti abbia cantato di merda, questo sì, non che sia una merda perché canta canzoni del suo repertorio (è un lavoro!). [No. Il lavoro è quello di musicista. Autore. Poi entrano in gioco altre questioni. Non le ripeto perché -oltretutto- le ha spiegate molto più chiaramente Giulia di me.]
E soprattutto non si può dire che chi va a sentirlo cantare la pensa come lui, così come non si può dire che chi va a sentirlo è uno che non capisce un cazzo: tutto ciò è inaccettabile!
Io distinguo tutto: il personaggio, la personalità, il professionista, l'uomo, il marketing, ecc... quindi questi discorsi non possono toccarmi. [Tu distingui. Ferretti no. Porta se stesso. E -scusa il paradosso- non è che sale sul palco dicendo: questa la canto perché mi hanno pagato ma non la condivido. Queste cose le racconta a Socci. Su un giornale che -farà anche opinione, ma- leggono in cinque]
Non mi sento tradito perché non ho mai considerato Ferretti altro che un cantante. [Liberissimo come chiunque. Il punto di cui stiamo discutendo non è questo, però. Il punto è che Ferretti per migliaia di altre persone -chiedi in giro dei suoi 'sermoni' in strada in Puglia, per fare un esempio- è altro. E lui stesso si è *sempre* posto come altro. Non solo su un palco. Non discuto di quello che è per te. Discuto di quello che vuole essere lui. O che utilizza.]
Non mi sento tradito perché Ferretti non fa parte della mia vita come i familiari, gli amici, ecc...[Certo, il 'tradimento' è una cosa ben più grave. Ma riconoscerai che può esserci a vari livelli, su più piani]
Non mi sento tradito perché sono un grande liberale privo di pregiudizio alcuno, quindi per quanto mi riguarda ognuno è libero di cambiare idea e posizione anche 100 volte nella stessa giornata. Mi rendo conto di chi ho davanti e mi comporto di conseguenza, secondo la mia personalità.
Quindi basta col dire che chi va da Ferretti è preso per il culo, io non mi sento affatto preso per il culo perché so ragionare e scegliere di conseguenza. Sono andato al concerto e ci tornerei di corsa perché avevo voglia di sentire quella musica dal vivo... meglio di tanta altra musica che uno paga per andare a sentire.
Ognuno è libero di fare e dire ciò preferisce, ma "il caso" Ferretti sta assumendo tanta importanza perché tutti ne stanno facendo un affare di Stato... macchisenefrega!!! [Senza tornare su certi argomenti, il 'caso' Ferretti -lo dicevamo proprio l'altro ieri con Emiliano- è emblematico di tante cose che riguardano la cultura pop(olare) in Italia. Per questo ci si accalora tanto. Perché "Affinità divergenze" ha cambiato la cultura popolare di una parte di questo paese. Lo stesso vedere "T.R.E." primo in classifica. Ci si accalora perché se nel dibattito su certi temi importantissimi -fecondazione assistita, islam..- Ferretti si pronuncia, è una voce che entra nel dibattito. O tocca anche solo le coscienze personali]

puff, pant.

6:53 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non rispondo a tutti i punti trattati dal buon Sadpandas perché ci vorrebbero veramente delle ore... sorry.
Mi spiace innanzitutto di aver fatto l'esempio di Marco, ma il mio non voleva essere un appunto contro il suo operato, affatto! Anche perché mi pare chiaro di aver detto esattamente il contrario... per me conta saper fare bene un lavoro e mettere Ligabue in vetrina significa farlo bene... c'è poco da dire. Chiudo scusa per questo.
Per tutto il resto non credo di fare il presuntuoso, ma sto rispondendo da persona presente a quel concerto e messa indirettamente in mezzo, cioè se scrivo qualcosa su quel concerto e molti mi dicono "Ferretti è un coglione e deve andare a fanculo" mi sento in dovere di dire che per me non è proprio così. Ritengo di dover dire che io non mi sento preso per il culo, ritengo di dover dire che vedo le persone e gli artisti in maniera diversa da voi, ritengo di dover dire che non disprezzo affatto le provocazioni (anche quelle Ferrettiane!!!), ritengo di dover dire che non ci trovo nulla di male se Ferretti ha cambiato idea: libero, per me, di farlo. Comunque se la pensassi come voi, (dicevo veramente) io non ci riuscirei più a sentire le sue canzoni... manco in cd! Perché il mio modo di essere non me lo permetterebbe.
In tutta questa discussione cerchiamo di capire che ci sono anche fans che la pensano in maniera opposta: io sono uno di quelli... ma non credo per questo di fare ragionamenti sballati. Poi davvero io non sono in grado di giudicare nessuno e mi vieterò sempre di farlo... un'altra cosa che cercavo di far capire ma a quanto pare è stata fraintesa. Non giudicare vuol dire che tutta questa storia la vivo col dovuto distacco: mi interessava SOLO il concerto... e tant'è.
Spero di aver chiarito.
Ciao a tutti

2:32 AM  
Blogger colas said...

sarak, però secondo me tu ti sei accanito su un lato che il mio post tocca solo marginalmente.
A me interessa di far notare un aspetto della vicenda più oscuro di un semplice problema di coscienza.
Il fatto che in Italia c'è in questo momento un vuoto enorme di idee e personaggi carismatici che la politica è costretta ad accapigliarsi per accaparrarsi chiunque abbia un minimo di carisma.

12:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

A dir la verità Colas io non ho commentato esattamente il tuo post, ma il commento iniziale di Sadpandas che si poneva delle domande. Io, che sono uno di quelli che al concerto c'è andato, ho sentito il dovere di rispondere dicendo come la penso.
Il tuo post è condivisibile, ci mancherebbe, e per rispondere al'ultima nota di Giulia ("Quello che gli si contesta è la falsità di continuare a suonare canzoni che non condivide più")... beh, quando parlavo di lavoro e provocazione alludevo proprio al suo comportamento.
Io non condivido affatto questa posizione di Ferretti, sia chiaro, ma non me la prendo perché sono pronto ad aspettarmi molto peggio dalla razza umana e vedo, nel lavoro che spesso mi trovo a svolgere, una marea di personaggi che nel nome della pagnotta compiono aberrazioni di ogni sorta.
Mi spiace solo che i CCCP ed i CSI non ci sono più (i PGR non mi sono mai piaciuti ed i loro album non ce li ho!!!) ma questo per me è già avvenuto... non ho interesse per ciò che dicono o fanno i PGR. Sono andato a sentire la vecchia musica che adoro e mi sono reso conto che hanno fatto il compitino senza problemi e senza mettere altro di mezzo... questo mi è andato bene, il resto non m'interessa. Pensate che non ho avuto nemmeno la curiosità di informarmi sulle ultime uscite di Ferretti, sono fermo alla lettera a Ferrara che mi ha fatto leggere Colas un anno fa'... e lì rimango. Ho preso atto e mi basta.

1:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

La cosa che davvero lascia sgomenti è che voialtri leggete di Ferretti solo quello che vi pare.
E invece Ferretti è da sempre un uomo che cerca, muta, cambia.
I suoi gruppi, costantemente mutano, cambiano. Cambiano la musica. Cambiano le parole. Cambiano gli arrangiamenti. Cambiano i nomi. Cambiano.
Si trasformano. Si "convertono".
E se c'è una cosa che non è cambiata è il essere uomo profondo. Drammaticamente in ricerca. In una parola: religioso.

Se non si capisce questo come si può davvero capire i CSI/CCCP. Come si può contestare il Ferretti di oggi e amare quello di ieri, quello che cantava "turris eburnea"?
Che canta(va) "Il Dio d'Abramo Iddio
L'unico Dio ch'io adoro
Misericordioso Dio
Giusto clemente Dio
Onnipotente Iddio
L'unico Dio che io adoro
Gerusalemme santa
Jerusalem
Anela il cuore mio ad Anastasis per dolorosa via
Ad un Sepolcro santo
Che sepolcro non fu ma santo è
Per fede di fedeli in grazia del Signore mio Dio
Signore Dio bambino
Carne di ragazzina vergine e madre
A Lui io rendo culto
Lui mi rapisce il cuore il mio Signore mio Dio
Lui mi rapisce il cuore il mio Signore mio Dio"

Erano i CCCP.
Fedeli alla linea. Ma la linea qual'è? E qual'era? E soprattutto chi di voi l'aveva capita?

Vano

5:34 PM  
Anonymous Anonimo said...

PREMETTO CHE NON HO LETTO TUTTI I POST, MA VOGLIO RISPONDERE A CHI DICE CHE LINDO è STATO CONSACRATO UOMO CATTOLICO E DI DESTRA DA?... ANTONIO SOCCI? MA ANDATE A CAGARE!
COME SE SOCCI FOSSE UN CARDINALE CHE LO CITA IN UNA OMELIA.
SE LEGGETE (TUTTO) L'ARTICOLO DI SOCCI NON MI SEMBRA CHE VA TENERO CON GENTE TIPO..GIANCARLO CESANA(UNO DEI MASSIMI RESPONSABILI DI COMUNIONE E LIBERAZIONE).

SBAGLIO O VOI "ILLUMINISTI" PENSATE CHE CL(CATTOLICI) SIA COME LE SS PER IL NAZISMO?

IO CREDO CHE SOCCI ABBIA LE IDEE UN PO CONFUSE DA DIVERSI TEMPI(ANCHE SE RIMANE UN OTTIMO SCRITTORE), E VOI ABBOCATE ANCHE ALLE SUE PROVOCAZIONI!

COMUNQUE FORZA LINDO. IHS

8:20 PM  
Blogger sadpandas said...

Vano, l'avevi capita tu. Noi altri no. Bravo. Ma c'è una cosa che -ti garantisco- non hai capito affatto. Ed è su cosa verteva questa discussione.

1:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sentiamo: su cosa verteva?
Scrivi: " [Ferretti] è lo stesso che scriveva pamphlet ciclostilati (che ho avuto la fortuna di avere per le mani) in cui, con impeto forse reazionario, dichiarava ben altre cose. Esaltava ben altri concetti rispetto a quelli attuali".

Rispondo: Ferretti è lo stesso che (nei CCCP, non nei PGR) scriveva e cantava Paxo de Jerusalem. Che scriveva Madre.

Evidentemente c'è chi teneva di più ai ciclostilati che facevano comodo (a lui) che a tutto quello che Ferretti diceva, da sempre, sulla drammatica ricerca della religiosità umana. C'era poco da capire. C'era solo da ascoltare. Tutto. Non solo quello che faceva comodo ascoltare.

Vano

2:24 PM  
Blogger sadpandas said...

Vano, da bravo, quale sei tu: uno che capisce cose che noialtri non capiamo.
Il discorso è articolato lungo più commenti. Capisco la noia di leggerli tutti, ma la pratica dell'estrapolare punti in modo funzionale è cosa semplicistica e trita: altrettanto noiosa.

5:48 PM  
Anonymous Anonimo said...

E' così importante l'identità di un uomo? Lascialo lì lascialo stare, lascialo così. E digli qualche parola d'amore.

1:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

il ferretti buono è quello di sinistra. banalità. sono cazzi suoi. che non piaccia a te e un'altra questione.
ma il messaggio è che passa è se non piace a te non può essere buono per noi. che noiosità. sembri massimo fini (o beppe grillo), ossia mister io sì che ho capito tutto e voi (ferretti è in questa mischia) non avete capito un cazzo. ho ucciso paranoia.

10:56 AM  
Blogger colas said...

avrai pure ucciso paranoia, ma leggere e comprendere l'italiano forse è ancora cosa lontana.

Non ho scritto quale Ferretti "è buono", o quale "è cattivo".
Ho scritto proprio che sono cazzi suoi, anche se i giornali di destra ci tengono molto a sbattere il "convertito in prima pagina"

7:01 PM  

Posta un commento

<< Home

Powered by Blogger



My Feed by Atom
My Feed by RSS


Mp3 and video links posted on this site are for evaluation purposes only. If you like them, buy the CDs and support the artists. Questo blog non rappresenta alcuna testata giornalistica. Anzi, non rappresenta proprio un cazzo.

webmastra: vale