Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



martedì, gennaio 02, 2007

Trentaduemilasei (classifica y post esplicativo final)

Dopo la febbre. Dopo la fine...
Per l'ultima volta: i dischi del 2006
1-5

Liars
Drum's Not Dead



Spingersi oltre. Sempre.
Con il disco precedente i Liars avevano sconvolto le regole della loro musica; con "Drum's Not Dead" prendono proprio quell'anarchia e la trasformano in cifra stilistica.
Un disco "vero", dominato dal suono della batteria e da una chitarra depurata di ogni valenza ritmica e trasformata in altro. Puro ambiente. Rumore su cui si poggia altro rumore.
Piacciono molto a quelli che si riempiono la bocca con la parola "avanguardia", ma il bello dei Liars è che sono esattamente all'opposto. Sia musicalmente (è impossibile non ricordarsi i This Heat e gli Einsturzende mentre li si ascolta), ma soprattutto nel modo di porsi. Sempre autoironici e pronti allo sberleffo. Come si diceva una volta: punk rock.
Ed a sorpresa ti piazzano lì una canzone come Dio comanda, che se non è "la canzone dell'anno" poco ci manca: The Other Side of Mt. Heart Attack.

My Latest Novel
Wolves



L'avevo detto lo scorso anno, a gennaio.
Lo ridico oggi: questo è un grande disco, e con il passare dei mesi è triste ammettere che si tratta di un grande disco "che non si è ricordato nessuno".
Ed un po' lo temevo anche io: dopo averlo a lungo ascoltato nei primi mesi nel 2006 credevo sarebbe rimasto a lungo a fare la muffa sugli scaffali.
Invece, e con il senno di poi, "Wolves" rimane un'ottima opera prima.
Con una qualità media delle canzoni molto elevata ed una varietà di suoni e stili (ripeto: i My Latest Novel sono capaci di suonare come i Mogwai alle prese con un pezzo dei Belle & Sebastian) da fare invidia a chiunque.
Rimarranno un segreto? Poco male.

Mojave 3
Puzzles Like You


Ammetto di avere un problema.
Io non la capisco tutta questa fissazione odierna verso l'indie pop.
Cioè: il genere mi piace, lo ascolto, ma trovo assurdo il fatto che si perda la testa continuamente per chiunque si metta a suonare robe di un ventennio fa, nel modo più scrappy e "a caso" che esista.
Poi succede che arrivano dei vecchietti come questi e dopo anni di silenzio ti tirano fuori un disco a cui è difficile restare indifferenti.
Un disco da ascoltare a tutto volume e ballare battendo le mani a tempo.
Un disco di indie pop, roba fuori moda, ma fatta bene.
Potevano starci anche i Television Personalities.

Tv On The Radio
Return to Cookie Mountain


In qualche modo, il disco dell'anno. Quello che più di tutti rappresenta il 2006 appena finito, quello più scontato da avere in una playlist o da non avere.
Bisogna solo fare i conti con il proprio snobismo.
Il secondo dei Tv On the Radio riparte dai difetti dell'album precedente.
La "troppa carne al fuoco" che il gruppo newyorkese cerca di mettere in ogni cosa (nei suoni, negli arrangiamenti, nelle linee vocali) è finalmente supportata in modo adeguato anche dalle canzoni, quasi sempre all'altezza.
Come "Wolf Like Me" un treno velocissimo che colpisce per il suo arrangiamento su disco, ed affonda dal vivo quando viene eseguita praticamente come un brano garage, tirato e minimale.
Il loro terzo album sarà il capolavoro che da anni sfiorano e cercano.
Io ci gioco la casa.

Built To Spill

You In Reverse


"Che cazzo ci fanno i Built to Spill in quasi tutte le classifiche di fine anno?
Ma come, non erano finiti? E poi, a chi possono interessare con quelle chitarre così fuori tempo massimo, le canzoni da otto minuti, gli assoli?
Ti rendi conto? Questi fanno pure gli assoli!
Meglio gli Arctic Monkeys, il new rave inglese, l'hip hop metafisico, il liscio pure!"
Alla faccia vostra e della major che ancora non ha deciso se farli uscire in Italia: "Ladies and gentleman, welcome to violence". E sticazzi se nella versione "vera" non c'è, sticazzi se sono dovuto arrivare in Spagna per provare l'emozione di entrare in un negozio di dischi e tirarlo su da uno scaffale... "You in Reverse" è il disco migliore dei Built to Spill.
E non è poco. Un capolavoro.

[10-6] , [11-15], [16 - 20], [21 - 25], [26-30].

"Potrebbe piovere"

Disco che ci doveva stare ed invece non c'è: Joanna Newsom - "Ys"
E c'è un motivo. "Ys" è un bellissimo disco, di quelli che non se ne fanno più, ha la struttura e la grandeur del "classico destinato a durare", ma ha un problema.
E' un disco pieno di aculei, che prende la forma canzone e la modella sulla voce di Joanna e sugli arrangiamenti di Van Dyke Parks. Il problema è che spesso la canzone si perde un po' per strada, diventa un'altra cosa: ma è inutile girarci intorno, in un disco del genere le canzoni contano almeno quanto le idee. La durata dei pezzi (ed il fatto che ovviamente non si tratta di "pezzi facili") ostacola, purtroppo, l'innamoramento. Ma tanto lo so: fra un mese ci andrò in fissa e non ascolterò altro. Con i dischi del genere capita sempre così.

Disco outsider: ce ne sono tanti. Quello dei +/-, il sottovalutato Ben Kweller, ma niente mi ha colpito come "Are we not horses?" dei Rock Plaza Central.
Folk malato e dissonante. Da seguire.

Disco "stasera voglio fare una festa con la ragazza mia": senza se e senza ma... l'album di Gnarls Barkley.

Disco di quelli che in classifica non entrano mai nonostante sono belli: i Tunng, sempre loro. Come l'anno scorso. Al mare con la folktronica.

Disco che non ho ancora ascoltato con attenzione ma se lo avessi fatto sarebbe finito in classifica: Devastations - "Coal".

Disco che se quello prima mi era piaciuto un sacco, questo no ed è un problema mio perché è uguale a quello prima:
Micah P Hinson and the Opera Circuit.

Disco "formidabili quegli anni":
Lemonheads - "Lemonheads".

Disco che se non lo facevano era meglio:
Belle and Sebastian - "The Life Pursuit", Yeah Yeah Yeahs - "Show Your Bones".

Disco "ma che, 'sta merda è uscita nel 2006?":
The Strokes - "First Impressions on Earth".

Dischi di gruppi che di solito mi piacciono e che invece... mah: Calexico - "Garden Ruin" (ma l'ultima canzone da sola vale il disco), Black Heart Procession - "The Spell".

Dischi di grandi vecchi che comunque vada sono meglio dei grandi giovani: Johnny Cash - "American V", Frank Black - "Fastman/Raiderman" (Frank Black non è vecchio, ma fa dischi da vecchio), Tom Waits - "Orphans: Brawlers, Bawlers and Bastards", Neil Young - "Living With War", Bruce Springsteen - "We Shall Overcome - The Pete Seeeger Sessions" (avevo dimenticato di includere Bruce e Nello, in qualche modo il 2006 è stato anche loro).

Canzone della domenica mattina: Mosquitos - Bird Singing.

Canzone per saltare e fare "yeah yeah!": Yeah Yeah Yeahs - Cheated Hearts.

Canzone per giocare a fare il negro nel ghetto negli anni '30: Outkast - Idlewild Blue (Don'tchu Worry 'Bout Me).

Canzone "sono un coatto e ciò è bello anche se la gente normale
pensa il contrario": Justin Timberlake - My Love; Nelly Furtado - Maneater.

Concerto dell'anno in cui ho visto due volte dal vivo i Flaming Lips: devo proprio specificarlo?

13 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Non ho capito se il post è uscito retrodatato oppure sono io ad essermelo perso. Comunque commento in ritardo per manifestare anche il mio massimo entusiasmo da (loro) neofita per l'album dei Built To Spill. Tra l'altro, bell'affare essere su major se poi non ti distribuisce in tutto il mondo...io per esempio me lo comprerei pure originale, se.

Ah, l'album dei Gnarls non credo si chiami come loro.

2:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

ma i tapes'n tapes?

2:34 PM  
Anonymous Anonimo said...

mi piange il cuore solo a leggere quel che hai scritto su thelifepursuit

2:45 PM  
Blogger colas said...

Disorder: avevo fatto casino io. Comunque è St.Elsewhere.

Anonimo: 2005

Bolla: io sono un po' radicale con i belle and sebastian. Sicuramente gli ultimi due hanno risollevato le sorti, ma secondo me il gruppo ha smesso veramente di avere un senso dopo "the boy with the arab strap".

2:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

BUILT TO SPILL:
capolavoro! Ma già lo sai...

BELLE AND SEBASTIAN:
io non sono radical ma "liberal"... ahaha, e quindi ti dico che gli accenti black di The Life Pursuit mi son piaciuti invece. Hanno rialzato la testa e, nonostante non sia un grande album, lo preferisco a molti decantati.

4:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ma 'nsomma tutti a parlà di sto YOU IN REVERSE (gran titolo)... pare proprio che mi sia perso un discone, vè?

Ma Springsteen?
Fuori dai 30?

10:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

my latest novel mio disco dell'anno, scoperti grazie a te a gennaio e poi imprevedibilmente nessuno è riuscito a scalzarli dalla (mia) vetta. se li mettevi anche tu al primo posto sarebbe stato il secondo anno che avevamo lo stesso numero 1... invece i liars ho provato ad ascoltarli più volte ma evidentemente non li (ancora?) capiti. porta invece i miei ossequi ai micecars, il loro disco me lo sto godendo davvero molto.

buon anno colas.

francesco

11:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

emi so lidol
http://www.pitchforkmedia.com/article/feature/40007/Staff_List_Top_50_Albums_of_2006/page_2

2:31 AM  
Anonymous Anonimo said...

In effetti "Tu alla reversa" è un gran titolo... mi fa ripensare a Quattrociocchi (batterista testa calda) che prese il microfono di un pianista bar durante la sua interpretazione "maschile" di ALMENO TU NELL'UNIVERSO di Mia Martini.
Il tizio cantava "... tu, tu che sei diversa, almeno tu nell'universo", ignorando beceramente ed incredibilmente la rima italica.
Il nostro alla terza ripetizione del ritornello si alzò, attraversò un locale abbastanza pieno scansando gli sguardi increduli degli avventori, si avvicinò al pianista, si portò il microfono alla bocca volendolo sostituire ed a squarciagola cantò:
"Tu, tu che sei diversa, almeno tu alla reversaaaa".
Mitico!!!
Ci salvò una serata... abbiamo riso per due ore.

2:32 AM  
Blogger colas said...

lidol, vabbè sono più fiscale di pitchfork.
Però posso dire (e dè vero) che non l'ho messo proprio perché ne avevo parlato a gennaio scorso come di un disco del 2005.:D

8:13 AM  
Blogger colas said...

Fabio:
Grazie per la cosa dei MiceCars, l'avevavamo letta ma non commentata per il naturale imbarazzo.
Però i Liars non sono al numero uno.
Il numero uno sono i Built To Spill

8:15 AM  
Anonymous Anonimo said...

ottimo non avevo capito un cazzo e avevo letto la classifica al contrario. però tu hai scritto fabio invece che francesco. facciamo che siamo parimenti bolliti? :)

4:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

BASTA!
il prossimo che parla male degli assoli lo ammazzo.

O gli regalo un live dei phish.
(...I PHISH!!!???)

7:03 PM  

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