Tutto molto bello
(R.E.M. Perugia. 20 - 07 - 2008)
- Let Me In con Stipe che canta di spalle e gli altri (tutti gli altri) disposti a cerchio. Tre chitarre acustiche (non amplificate, ma riprese con un unico ambientale) e Peter Buck che suona la "pianola".
- (Don't Go Back to)Rockville che è la canzone della vita della mia ragazza (che è praticamente morta d'infarto appena Mills si è avvicinato al centro del palco). E Peter Buck che, incredibilmente, canta (!).
- I bis (con la tripletta Driver 8, Rockville e Million che hanno veramente spazzato via ogni cosa).
- Stipe che migliora con l'età (più passano gli anni più canta bene).
- Fall on me. E non serve aggiungere altro.
- Drive (versione splendida e commovente).
- Il sing along su Supernatural Superserious che volente o nolente si ritrova ad essere instant classic più o meno come Imitation of Life.
- Nightswimming che a Roma fu una sorpresa, qui pure. Ed è sempre spettacolare.
- Mike Mills che non stecca un coro manco a pagarlo oro.
- Il chitarrista degli Editors che suona lo stesso riff dal primo all'ultimo pezzo rompendo un pochino il cazzo (bravi comunque).
Fuori classifica:
i due stronzi dietro di me che per tutto il concerto sproloquivano in Ternano: "Mo la sganciano, mo la shparano. Stanno perdendo il pubblico, mo la shparano" (riferendosi a Losing My Religion e - un pochino - a It's the end of the bla bla bla), cantano ogni pezzo urlando parole incomprensibili - "AIM SLUGING THE MOREFAN AP ON LEIG" - pogano dove non si dovrebbe, ignorano i classici, sfiorano la rissa con un ragazzo che per tutta la serata verrà apostrofato come "Cojo! Cojone! Cojo!".
E, gran finale, girano video in cui riprendono loro stessi - tra la folla - mentre urlano: "Che shpettacolo shtupento! Che shpettacolo! Meglio di Ligabue!".
L'intera crew dei Public Enemy è in un torpedone diretto verso le loro case con il compito di fare scempio delle loro madri e sorelle. Con loro ci sono anche quelli della Uno Bianca.
A mercoledì (nel senso che...)
(Qui c'è un report più serio e meno allegramente cazzone. L'ha fatto Giulia).

(La foto l'ho pescata qui)