Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



lunedì, ottobre 31, 2005

Bedda Matrix! (No, Mentana non c'entra nulla)

Tipo che se provi a lasciare un commento su un blog di casa Splinder, ti appare questa roba qui.
E' normale?
Ho preso la pillola blu?



(Io ve lo dico: passate tutti a Blogspot. 'Sta casa aspietta a voi!)

venerdì, ottobre 28, 2005

Il qualunquismo è fusion

OK, l'ho fatto anche io.
Ieri ho visto il programma di Adriano Celentano.
Non che non ci avessi già provato la settimana scorsa, ma dopo un'ora scarsa mi ero trovato costretto a prendere una decisione:
lasciare che le mie balle cadessero fino a toccare il suolo, oppure spegnere e fare altro.
Ho scelto la seconda. (Le balle sono rock, il pallone è lento).
Anche questa volta il programma è iniziato con il più classico dei "neri", da cui emergono i titoli di testa e la voce fuori campo di Celentano impegnato nell'imitazione di Alessio Bertallot (Alessio Bertallot è lento, Burt Bacharach è rock).
Il tutto in una sorta di spanglitaliano che fa tanto no global di un quinquennio fa versus La Camisa Negra (La Camisa Negra è rock, la camicia nera è lenta).
Poi si arriva finalmente in studio, in cui Il Molleggiato canta L'Indiano, contornato da hippy andati a male (bisogna ammettere che il nostro eroe vive con la convinzione che sia sempre il 1975).
La canzone è stata scritta per lui da Paolo Conte durante un attacco di dissenteria (Paolo Conte resta comunque rock e la dissinteria comunque lenta... in ogni senso).
Messa in archivio la sigla, Adrianone prende il centro della scena e si appresta, come la scorsa settimana, a fare la lista di cosa è rock e cosa no. Una di quelle cose che si facevano sui blog due anni fa. Insomma.

Resta comunque una buona idea. E una buona idea è una buona idea è una buona idea.
Per cui tra un "Papa che è rock, anzi hard rock perché ha aperto ai divorziati" (non so di quale Papa stia parlando, a questo punto), e un tedesco che è rock perché guida la Ferrari, ma è lento perché non parla l'italiano, Celentano continua la sua sfilza di luoghi comuni riuscendo a convincermi che il suo concetto di rock è simile al mio concetto di Comunione e Liberazione.
Continua:"I gay sono rock, il matrimonio gay è lento. Di pietra. Zapatero è lentissimo."
Ho un sospetto: Puntata riparatoria?
Poi arriva la sorpresa annunciata da una settimana ma che ci viene spacciata per tale:
arriva Valentino Rossi e continua da par suo l'elenco, commentendo anche una clamorosa gaffe ("La platea è lenta, il podio è rock").

Giusto il tempo del siparietto di Maurizio Crozza conciato da Compay Segundo, ed arriva finalmente il momento del "pippone".
Dicesi pippone quel segmento di programma in cui Celentano occupa da solo la scena e parla per dieci minuti di un argomento specifico.
Ecco, forse è un problema mio, anzi: sicuramente è un problema mio, ma io non ho capito per niente l'argomento del pippone di questa settimana.
Nella mia testa rimane solo la parola: "Scomparizione", pronunciata dal nostro in un momento di litigio con la lingua italiana, e quella bizzarra teoria secondo cui per apprezzare meglio il presente dovremmo vivere come nel 1800 (per cui senza TV e senza Celentano).
Altro momento comico, con Cornacchione, ed inizia un incomprensibile ed estenuante blob che mixa discorsi dei politici con immagini dei Guns and Roses (?).
Dopo dieci minuti di tedio, è finalmente l'ora di Benigni.
Che si può criticare, ma fa sempre la sua porca figuara, nonostante l'ormai consolidata tendenza a ripetersi.
Più che la performance in sé, di Benigni mi piace notare come ormai possa permettersi di dire qualsiasi cosa senza che nessuno abbia il coraggio di dire "A". (L'ultima volta che aveva fatto una cosa del genere, il "criminoso" era Biagi e non lui. Per la serie: miracoli del premio Oscar)
Per cui nonostante il suo intervento sia stato molto più forte di quello di Michele "Il mio microfono qua, lo devi mettere là" Santoro, tutti quelli che la settimana scorsa si sono indignati ora si esaltano facendo riferimento alla "vera satira" di cui Benigni ha dato dimostrazione.
Il siparietto si conclude con Celentano e Benigni che cantano e ballano La coppia più bella del mondo, con quest'ultimo che ruba il vestito di Luisa Ranieri.
In culo a tutti gli altri. Che sono tristi, che sono tristi.

Dopo il Benigni il programma vivacchia di momento in momento.
Prima Crozza che imita Tom Jones, poi Ramazzotti che duetta sulla "Via Gluck" e per dieci minuti si fa con Celentano una "forchettata di cazzi suoi" e per finire i Sud Sound System, ospitati in quanto "giovane gruppo di nuova musica italiana"(?).

Insomma: meno noia e meno balle al suolo della precendente puntata, ma un dubbio che comunque rimane.
Rockpolitik è rock o lento?

giovedì, ottobre 27, 2005

C'mon George!


Il gioco del calcio è gia morto.

Ma IL CALCIO è ancora vivo e sta lottando per rimanere tale.

(... e questa è una delle più belle autobiografie di sempre.)

mercoledì, ottobre 26, 2005

Io amo questa città

Al bar, generalmente popolato di scommettitori, per un caffè:
"France', ma chi è sta qua che è morta in America?"
"Boh, mi sembra d'aver capito che è tipo una rivoluzionaria di New York. Una che s'è seduta su un autobus e ha creato un casino. Ma non so' bene..."
"Una che s'è seduta su autobus?Allora pure mia nonna è una rivoluzianaria. So' vent'anni che sull'autobus ce se siede tutte le mattine. A me 'sta cosa pare una cazzata."
"Boh, pure a me. Forse sedesse sugli auti americani dev'esse 'na cosa impossibile.
Se ce pensi, pure a Roma è difficile trovà er posto. Figurate a gnuiork."

Credo parlassero di Rosa Parks. Credo.
Comunque l'amo davvero questa città.

Come quando un gruppo ha finito le idee, ma per contratto deve far uscire un disco (gritistits)

Come quando vuoi regalare un disco ma non sai bene quale.
Come quando ti butti su uno scaffale a caso e peschi un best of, che tanto sono come le scarpe.
Si portano sempre.

Come quando sono giorni un po' così e ti prende una certa nostalgia che se pure non è canaglia finisce lo stesso che ti ritrovi come un cuore di panna.
Come quando dovresti fare mille cose ma riesci a malapena a farne una.
Come quando guardi il passato e ti sembra bello.
Vabbè, diciamo carino.
Come quando ti viene nostalgia di una pagina bianca.
Insomma: il mio non regalo di non Natale. Da me, per me.

L'arte di guardarsi le scarpe vol. 1- The early tapes (We can never be too pure or too connected)
  1. Bisogno di risposte
  2. Quelli che... la critica musicale
  3. Forse è perché ho visto troppi telefilm
  4. I sincerly miss those heavy metal band (feat Jukka e Corrado)
  5. Dieci piccole reunion
  6. I Beatles? Sono quelli che suonano nella stanza affianco (intervista a Paul McCartney)
  7. Songs for the lovers (lost in translation)
  8. Restano le mejo stelle, solo le mejo che dà
  9. All possibilities (la vera storia di Dawson's Creek)
  10. Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto.
  11. The year punk broke

Bonus track: Mi sa che io te e ne non siamo neanche parte dello stesso mondo (colloquio telefonico con una ex fidanzata).

NB: Tutti i refusi sono quelli originali. L'analfabetismo è mio e lo gestisco io. Niente è stato rimasterizzato.

domenica, ottobre 23, 2005

Cose da fare alle sei di mattina mentre nell'altra stanza qualcuno prova a cantare

sabato, ottobre 22, 2005

Uno più uno fa tre e pure quattro

La voce è un po' piaciona, le chitarre sono sempre le solite, se chiudi gli occhi sembra di ascoltare gli UB40 di pelle vestiti e dura un po' troppo.
Ma The Other Side, tra i pezzi già ascoltati del prossimo album degli Strokes, è quella che convince maggiormente.
E dopo un paio di ascolti già si canticchia che è un piacere.
(Come sempre: grazie Bosso. Ormai riprendere questi post è diventato un dovere).

Update: e ce n'è pure un'altra! 15 Minutes Of Pain ( e grazie pure a Non è Niente)

Update dell'update: secondo me ci stanno prendendo per il culo.

Per il resto: un tratto di autostrada che pareva non finire più, il cielo di Bologna che chi l'ha visto è fortunato, musica napoletana, "cervell'e coratella", e-bow senza letter, space rock, i testi di Paul McCartney sono quasi tutti brutti, Ringo giocava a scacchi, pizza, birra e ring modulator. Questa notte non si dorme, questa notte si fa il capodanno delle chitarre.
Insomma: fin qui tutto bene.

giovedì, ottobre 20, 2005

Cose che non mi sarei mai aspettato e invece, purtroppo, succedono

Mi è appena arrivato l'invito per la festa di compleanno/trent'anni di carriera di Ivan Cattaneo.
Chi mi presta un boa di struzzo?


Update: pensandoci bene, potrei vestirmi tipo così:


Grazie Go Fag... e grazie Giu.
(e il primo che dice grazie al cazzo paga pegno)

martedì, ottobre 18, 2005

La lega calcistica dell'indie rock

Ce lo dice la storia:
i calciatori si dividono in due categorie. Quelli di Serie A e quelli di Serie B.
OK, è una cazzata, ci sono la C1 e la C
2, i dilettanti e tutto il cucuzzaro.
Ma cercate di capirmi: tutte queste serie non c'entrano nulla con la storia che voglio raccontare, per cui facciamo finta che sia così:
esistono i calciatori di Serie A e quelli di Serie B. Punto.

Esistono calciatori che con la casacca dei campioni addosso ci nascono, che hanno il mondo ai loro piedi prima ancora di imparare ad allacciarsi le scarpe.
Gente che il numero dieci l'aveva sulle spalle prima ancora dell'ecografia.
Subito dopo il test di gravidanza e poco prima delle analisi di rito.

Poi ci sono quelli per cui le cose non riescono mai come vorrebbero, oppure riescono ma costano fatica, lavoro e sudore.
Cose che se sono semplici per alcuni, per altri sono difficilissime.
E forse, per forza di cose, più belle.

Poi ci sono quelli che la stoffa del campione ce l'avrebbero pure, ma per ragioni di attitudine e temperamento si accontentano di passare tutta la carriera a fare le stelle nelle stalle.
Quelli che sono in Serie B, ma giocano da Serie A.

I Fuck hanno una particolarità.
A dire il vero ce ne hanno diverse.
La prima è il nome. ovvio.
Nome che se lo leggi o lo senti pensi ad un gruppo hardcore, ma se lo ascolti dalle casse di uno stereo ti sorpende facendosi sinonimo di sgarrupata gentilezza e cazzaragine.
Un'altra delle particolarità dei Fuck è che sono un mito che cammina.
Una piccolissima leggenda di culto. Nel senso che li conoscono in quattro/cinque, ma quei quattro/cinque ne vanno fierissimi.
C'erano prima di Pitchfork e probabilmente ci saranno anche dopo.
C'erano quando c'erano i Pavement e con loro condividevano suono e cazzaragine.
Ma non avevano quelle stesse facce lì, nessuno di loro era alto, magro e bello.
Nessuno di loro era Stephen Malkmus o Spiral Stairs.
Ma erano di certo gli unici alter ego possibili e credibili (molto più dei Silkworm, secondo me).

A loro modo sono stati altrettanto influenti. A loro modo.
I Fuck hanno pubblicato diversi album, molti dei quali ormai riperibili solo al banchetto dei loro concerti. Tra quelli che si trovano con maggiore felicità, meritano sicuramente un ascolto "Pardon My French", "Conduct" e l'ultimo "Those Are Not My Bongos" (oppure andare qui e provate scaricare tutto quello che serve per farsi un'idea), ma quello che vale senz'altro la pena di fare è trovarsi sotto il palco durante un loro concerto.
Che poi concerto è riduttivo, si dovrebbe parlare di spettacolo di magia (letterale), cabaret, living theatre ed anche musica. Ovvio.

Ma la particolarità dei Fuck, dicevo, è quella di portare una fortuna incredibile a tutti quelli che li sfiorano tranne che a loro stessi.
Moltissime band che hanno aperto per loro hanno fatto strada, riempito arene e venduto migliaia di copie, alcuni pure milioni (per dirne un paio: Blonde Redhead, Modest Mouse, Cat Power). Loro sono sempre rimasti ad agitarsi sui palchi dei clubbetti.
A giocare da Serie A su un campo di Serie B. Appunto.
In questi giorni, escono due side-project. Entrambi per la Homesleep

Gli Yo Herve sono il gruppo di Kyle, il batterista (una persona con cui è facilissimo trascorrere ore a parlare di hip hop indiano), e della sua fidanzata. Sono il primo disco di un'etichetta indie italiana ad uscire solo su iTunes, ma questa è un'altra storia.
Poi ci sono gli Staff, il gruppo di Tim e Geoff, e sono uno spasso.
La versione rock and roll degli stessi Fuck.
Un divertissement da tre/quattro stelle, televisore con impianto satellitare e bagno con vasca idromassaggio.
Sabato prossimo (il 29 per la precisione) suonano a Bologna, al Covo, e questa è la prima canzone del loro nuovo album (che per altro si chiama "If It Ain't Staff, It Ain't Work a Fuck").

Forse la promozione non la otterranno mai, ma importa poco.
Il loro campionato l'hanno già vinto parecchio tempo fa. Ormai.

(Non c'entra niente, ma date uno sguardo alla Fuck's Celebrity Hall of Fame. Ne vale la pena davvero.)

Tirare fuori settantasei euro(s) e sentirsi comunque garrulo.

Non l'ho ancora fatto, ma credo che lo farò presto.

Frittole dice che sta per uscire "Children Of Nuggets".

Dando un'occhiata alla track list credo che ogni volta che farò un giro da queste parti, passerò la porta e guarderò a sinistra, mi verrà il coccolone dei coccoloni.

(Per la serie: buoni motivi per considerare la prostituzione maschile come un'opzione da contemplare seriamente.)

lunedì, ottobre 17, 2005

Rialiti sciò. La copertina di LOSINGTODAY

Un paio di mesi fa:
"Che ci mettiamo in copertina nel prossimo numero?"
"Boh, io direi una cosa indieabbestia."
"Sì, sì! Tipo?"
"Mah, che dici dei New Pornographers?"
"Le hai viste le foto? Fanno cagare. Meglio di no!"
"E allora... gli Amari! Mettiamo gli Amari, le foto sono bellissime, il disco è molto carino, sono italiani. Mi sembrano perfetti."
"Eh sì. Vada per Amari, allora!"

Qualche settimana dopo:
"Ha chiamato il grafico, dice che gli Amari non vanno bene. Le foto sono a risoluzione troppo bassa."
"Oddio, e come facciamo adesso?"
"Ci ha mandato delle cover alternative. Controlla la mail"
"Mamma mia, che è sta roba?"
"Sarebbe la foto di un festival, ma non ci capisco niente neanche io. Passa alla prossima"
"Billy Corgan... beh, la foto è bella. Ma il disco è uscito diversi mesi fa e l'abbiamo pure stroncato. Non so se è il caso."
"Non lo è infatti. A me mette una tristezza indicibile 'sta foto. Fa venire voglia di grattarsi. Guarda la terza, è sicuramente la migliore."
"Sì, la terza è carina. Ma l'hanno già messe in copertina più e più volte. Io la terrei come ultima ipotesi."
"Anche io. Ma se proviamo a chiedere agli Amari di rifarsi le foto?"
"E facciamolo!"

Qualche giorno dopo:
"Gli Amari hanno fatto le foto, ma vengono più sgranate di quelle prima."
"E allora, che facciamo?"
"Proviamo a fare una prova di stampa e poi decidiamo."

Ieri:
"Ho visto LT nuovo. Ma non ci dovevano essere gli Amari in copertina?"
"Ci sono, ci sono. Non li riconosci? Quello con l'ombretto azzurro è il Pasta, Dariella è quello con i brillantini tra le sopracciglia e la canottierina rosa."
"E il Cero?"
"Il Cero non c'è, stava aspettando che si asciugasse lo smalto".



A parte gli scherzi, i frizzi e i lazzi, LOSINGTODAY ZEROSETTE è finalmente in edicola.
Tra un'intervista agli Amari, una alle CocoRosie, i Sigur Ròs, i Rakes, Richard Hawley, gli Zephyrs, Billy Corgan e i New Pornographers, c'è anche spazio per degli speciali sulla Factory Records, e su vari festival estivi (tipo il FIB raccontato da lui, Emmaboda da lui, Green Man Festival da uno di loro e il Primavera Sound da uno di me), un tour report dei Julie's Haircut scritto da loro stessi e un approfondimento su The Last Days.
Per non parlare della solita miriade di recensioni varie e degli spazi dedicati al cinema e all'arte (Patrizia Polese).
Ci sono anche un sacco di titoli invertiti e recensioni mal attribuite, ma quello non so da cosa sia dipeso. Probabilmente dalle macumbe che arrivano addosso a chiunque si sbatta per fare una bella rivista ed alla fine finisce sempre per notarci solo i difetti. (Poi chiederò scusa a chi di dovere, anche se non dovrei farlo io)
Nonostante tutto:è un bel numero e c'è anche un bel cd (fatto a quattro mani con il MEI, ma selezionato direttamente da noi) con Autolux, Blown Paper Bags, Cut City, The Apprentice e ad altre robettine carine.

Le notizie che se fossero vere mi farebbero sussultare di gioia.

No, non Prodi che prende il settanta percento alle primarie e Mastella che forse ma forse si leva dal cazzo.

Niente di tutto questo, ma:



Bill Berry si è seduto di nuovo nel posto che gli spetta.

Che poi si sia rialzato subito dopo è un fatto, ma scelgo di essere ottimista e sperarci un po'.
Un po' piccolino piccolino, mica un po' grande.

(Per una roba così anche il matrimonio acquista senso!)

(Ma l'avete vista la scaletta?!!Vabbè, la smetto.)

(Ma l'avete vista Begin The Begin?!!)

(Allora: guardatela... e ringraziate Tortorello)

venerdì, ottobre 14, 2005

Assioma

Se separarsi dal compagno mandando urbi et orbi lettere e comunicati stampa, mentre questo è impegnato in un reality show, è squallido.
Se fingersi uomo illuso e preso in giro quando è in realtà tutta la vita che lucri sui tuoi affari di letto è ancora più squallido.
Se armarsi di finta costernazione ("Non ho dormito questa notte pensando a come dire questa cosa") e trasformare questo contenzioso in argomento principale di un programma televisivo di prime time è squallidissimo.
Perché ricevere una telefonata dalla lei della coppia, registrarla e postarla su un blog è invece molto figo?
Perché?

Comunque, fonti certe mi dicono che Loredana Lecciso abbia in realtà lasciato Al Bano per un altro uomo.
Questo qui:



Ma poi, che ce ne frega a noi di Al Bano e la Lecciso?
Noi abbiamo altre cose a cui pensare.
Tipo decifrare tutti i numeri dell'Esorciccio e capire a quale coordinata misteriosa ci vogliono portare.

giovedì, ottobre 13, 2005

Animacce

Hanno fatto il film di Spongebob.
Io non so cosa sia Spongebob.
Cioè, so chi è, ma non ho ancora capito cos'è.
Se una spugna marcia o un pezzo di formaggio marcio.
Insomma, qualcosa di marcio.
Che fa il protagonista di un cartoneanimato.
Questo è sicuro
Comunque nella colonna sonora ci sono gli Wilco.
Ed il primo singolo estratto è dei Flaming Lips.
Un singolo con un video che è tutto un programma.
Un programma che mi piace un bel po'.


Ascolta: Flaming Lips - Spongebob and Patrick Confront The Psychic Wall Of Energy
Wilco - Just a Kid

martedì, ottobre 11, 2005

Di cosa parliamo quando parliamo di security


Gli uomini in nero mi fanno paura.
Tutti.
Darth Vader Fenner compreso.
Quelli che mi fanno paura più di tutti però sono i buttafuori, soprattutto quelli che fanno la security dei concerti rock.
Se con i primi (quelli delle discoteche et similia) non ho mai avuto veramante a che fare, tranne le volte in cui non mi hanno fatto entrare perché ilmionomenonerainlistanoneroincoppiailvestitononeraconsono
nonavevamaiavutounoverdosepercocainaincasadiuntravesta,
e quelle in cui mi hanno tenuto sulla porta di un Burger King di Copenaghen - in preda al più grande squaraus della storia e alla disperata ricerca di un bagno- intenti nel magnificare le lodi della figa danese che:"Vuole sempre scopari, italiana invece vuole macchina e casa lago. Figa danese...mmmhhh".
E' con i secondi che ho sempre dato il meglio di me.
Più volte vedendoli schierati davanti ai camerini, oppure in parata tra il palco e le transenne, mi sono chiesto quali oscuri pensieri animassero le loro teste vuote ma molto grandi.
Ieri, mentre Carl Barat blandiva la compagnia degli indie in assedio perenne del suo camerino, gli addetti alla security parlvano di questo (giuro, è tutto vero):

"Aho, quanno m'hanno proposto sto lavoro ero contento... poi m'è pijata a male!"
"E pecchè? Te stai a rompe er cazzo?"
"No, è che er pensiero de tiramme su una piotta de lunedì pe'sta a guardà sto branco de frocioni me piaceva un bel po'. Ma poi ho scoperto che stasera ce stava una puntata speciale de Distretto. Porcozzio!"
"Ecche me lo dici a me, io me lo so' fatto registrà. Poi me lo metto in dvd e me lo riguardo. Che pensi che venivo qua senza pensarce!"
"Cazzo, sei un grande, nun è che poi me fai una copia. Io domani comunque me guardo la seconda parte e chissenefrega se non ce se capirà un cazzo."
"Se capirà, se capirà. Poi quelle de oggi e de domani sono le due meglio puntate. Quelle da nun perde."
"Eh... lo so. Infatti è per quello che sto a rosica, so tutte e due dedicate a Ricky Memphis."

La prossima volta che qualcuno prova a sbattermi fuori per mancanza di pass (mia) o simpatico giramento di palle (suo), lo ricatto minacciandolo a spoiler de "La Squadra".

lunedì, ottobre 10, 2005

Se scrivi un post a punti è perché chì chì chì cò cò cò curu curu curucu qua qua

_ Ieri sera a Roma c'era Malkmus, quello dei Pavement (non è che poi ci siano così tanti Malkus in giro). E tra il pubblico c'erano tutti.
Che Stephen fosse un guitar hero era cosa nota ai più, che ultimamente avvesse sviluppato una forte tendenza allo "sviso", pure.
Dal vivo comunque fa la sua porcaccia figura, a parte in certi momenti in cui si fa prendere dalla fregola di fare lo Steve Vai dell'indie.
Durante il soundcheck, dei gaglioffi sono saliti sul tour bus e si sono portati via diverse cosettine simpatiche, tipo 2.500 pounds.
Normale che fosse scazzato. Facciamo una colletta anche per lui?

_ Sempre a Roma, questa sera (lunedì), al Qube, saliranno sul palco i Dirty Pretty Things.
Nuovo progetto di Carl Barat dei Libertines. Siateci, per una serie di motivi, ma soprattutto perchè dalla buona riuscita del concerto dipende la mia sopravvivenza (c'ho una casa nuova da pagare, io!). Se non siete quelli che si agitano sotto il palco, potreste sempre portarvi il necessaire e sedervi sui divanetti. Presenza dei fotografi del Daily Mirror assicurata!

_ Proprio al Qube, da sabato 15 ottobre parte Subbacultcha!. Oltre i nomi già in programma (N.A.M.B, Cinemavolta+Ninja Dj Set, Mosquitos, Amari+Fare Soldi, Julie's Haircut + Cat Claws, One Dimensional Man, Agnostic Front) alcune sorprese saranno annunciate nei prossimi giorni (tipo band canadese che ha a che fare con un topo, e band belga che di notte lo fa meglio che di giorno). Siateci ancora! Non sia mai che nella saletta piccola potreste imbattervi in due pandini alle prese con due piatti e diversi dischi.

_ Ieri sera ho visto un pezzo di Buona Domenica. Non l'avevo mai fatto, quest'anno.
C'era uno conciato come un sicano modello di Dolce e Gabbana, che litigava con una sciampista bionda e con una milanese odiosissima che continuava a dare delle mezze seghe a tutti.
Mi dicono che si fanno chiamare tronisti, io aspettavo che da un momento all'altro entrasse in scena Hulk Hogan. Sono rimasto deluso, ma ci sarebbe stato proprio bene.

_ Enzo Paolo Turchi si è liberato (visto il motivo- cagotto- in tutti i sensi) ed ha lasciato L'Isola dei Famosi Qualche Eone Fa. Ora devo trovare un nuovo sottotitolo. Mannaggia, già covavo il sogno di una nazione interamente tinta di biondo.

_ Messaggio sublimanale della settimana: guardate Team America, guardate Team America, guardate Team America, guardate Team America.

_ Dio abbia in gloria la nuova versione di iTunes.

_ La sinistra ha chiesto a Pippo Baudo di candidarsi a governatore della Regione Sicilia.
Pippone ha detto no. Resta solo una speranza: Grisdiano Malgioglio!
Sfruttando l'effetto Vendola/Scalfarotto potrebbe anche farcela.
Qui si supporta!

_ Il bello della vita è che tutto cambia e dietro l'angolo è nascosta sempre una nuova svolta da imbroccare. Nonostante tutto, qualche cosa resta sempre uguale.
L'Inter continua a fare figure di merda, Berlusconi continua a sparare cazzate e Mark Eitzel continua a scrivere canzoni che in un modo o nell'altro ti rubano il cuore.
In "Candy Ass" ce ne sono alcune bellissime (anche se l'album a dire il vero è piuttosto trascurabile). Il ventitre novembre sarà a Roma, aperto dai Mosquitos. Ovvio che non si può perderlo.

_ Volevo scrivere qualcosa sui tre dischi italiani che al momento mi piacciono di più, ma:
a) Non ho tempo.
b) Di uno ne hanno scritto tutti, ma veramente tutti tutti, per cui è inutile che ne scriva io, anche se mi ero preparato una bella metafora su "musica fatta a strati come la buccia delle cipolle, ne togli uno e ce n'è sempre un altro sotto. Bello e sorpendente".
c)Di un altro ne hanno scritto in pochi, ma lui lo ha fatto benissimo. Con un trasporto da fan che travalica ogni discussione critica, ma che trasmette quanto sia bello ed importante avere in Italia un gruppo così fuori di testa e dai canoni, ma con un potenziale pop elevatissimo (pur non avendo nessuna voglia di essere pop)
d)Il terzo è quello dei Tellaro, che è scuro e umbratile come l'inverno, ma con squarci di luce che se non sono autunnali loro non lo sono neanche le castagne. Un disco che si prende dei rischi e che prova ad assere melodico, sperimentale, elettronico, rock. Senza continuità alcuna, ma con grande talento. (Ascolta: I Miss Me)

_ Domenica ci sono le primarie. Un solo obiettivo: "Make Prodi History!".

_ Dubbi: ma è il "Calendario 2006 di Controcampo", o il nuovo manifesto di "Dune" di David Lynch?


Ai poster l'ardua sentenza (e al buon gusto "il sonno dei giusti").

venerdì, ottobre 07, 2005

Uno scatolone a forma di stereo (tipo che mi sono accorto che mancava il titolo e allora ce l'ho messo con due giorni di ritardo forse pure tre)

Stavo cercando una canzone adatta per fare un trasloco.
Ma è difficile, difficilissimo.
Ho messo su un disco che non avevo mai sentito, “Bring Back The Buffalo” dei Bring Back The Buffalo, ma non funziona.
Indietronico e tedesco. Roba da piangere, insomma.
Roba che se fissi le pareti azzurrine piene di buchi ti viene un magone grosso come una casa- no, le case non le voglio nominare- grosso come un deltoide di Batista.
Ecco, meglio.
Ho una storia per ognuno di quei buchi. Buchi da puntina da disegno.
Il primo manifesto che ho attaccato è stato quello di Jon Spencer.
Live a Milano 1999. Ovviamente non c’ero a quel concerto, sono andato in una prevendita, ho messo una firmetta dietro (in uno degli angolini), e quando le pareti bianche da stuccare della mia stanza sono diventate pareti stuccate male ma dipinte d’azzurro male, sono andato a prenderlo.
Il secondo poster l’ho messo in corridoio.
Un disegno di Andrea Pazienza. Me l’ha venduto Marina, la moglie.
Quando l’ho comprato sapevo che da lì in poi sarebbe sempre stato con me.
Ci sarà anche nella nuova casa.

Cambio disco. La catena di Gesù e Maria, “The Singles Collection”.
Che non sarà adatto neanche, ma almeno mi tiene compagnia.
“Psychocandy” lo comprai nel negozio all’angolo, il giorno dopo il mio primo giorno.
Corsi e ricorsi… meglio toglierlo.
E allora: Amandine – “This Is Where Our Hearts Collide”, un disco che se lo metti su iTunes viene fuori che è “unclassifiable”. A me sembra bello come solo Iron and Wine, ma più svedese. Un’altra cosa triste, insomma.
Sono della Fat Cat, come l’adesivo che era sulla porta ed ora sta sul computer. Che attaccarci un pezzo di maniglia era complicato. Molto.
Levo anche loro, che proprio non ce la faccio.
Niente musica, cazzo. Metto un film!
Un film come sottofondo non si è mi sentito, ma ci provo lo stesso.
No, meglio di no. Cambio ancora.
E se per una volta scegliessi il silenzio?

L'unica cosa che cambio davvero è la casa.
Ed ora: quando facciamo la festa?
No perché avrei un'idea sulle canzoni da ascoltare...

Pappalardo a Lost!Pappalardo a Lost!

Ho appena sentito Angela Melillo dire a Michele Cucuzza che farà l'amica italiana delle Casalinghe Disperate, in una delle prossime serie.

Ho molta paura.

Update: Sempre alla Vita In Diretta, ospite Cristina Quaranta, l'inviata ha appena detto: "Guardiamo l'imitazione di Lucia Ocone che ormai è diventata un vero e proprio master."

mercoledì, ottobre 05, 2005

Che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo più

Si dice che ogni musicista abbia il sogno segreto di morire sul palco.
Si dice.
Io non lo so cosa sognano i calciatori e cosa gli allenatori.
Non penso però che il loro ideale di morte comprenda spogliatoi e scarpini
O forse sì.
Più che altro non penso ci siano morti più ideali di altre. Alla fine è sempre la stessa storia:
se ti va male soffri, e poi unduetrezuck, se ti va bene unduetrezuck e basta. Subito.
V e l o c e.
Da un po' di tempo il main stage di Franco Scoglio era la TV.
Il campo continuava a pestarlo, ma il feeling non era più quello di prima.
E' morto in tre secondi, rantolando e con la testa all'indietro.
Unduetrezuck, appunto.
Qualche secondo prima discuteva animatamente.
Scoglio mi stava simpatico. Era bizzarro, buffo, anche piuttosto pieno di sé.
Ma mi dava l'idea di essere ironico. O forse ero io che lo vedevo così.
E' morto a Genova, la sua città che non era la sua città. Città che lo idolatrava e che lo odiava.
O meglio: l'amava solo la metà bicolore.
L'altra diceva di odiarlo, ma lo rispettava.
Molto.

Caterina Farassino è morta in macchina, in centro, in un modo assurdo.
Senza telecamere o presidenti con cui litigare.
Se i musicisti sognano di finire la loro vita su un palco, i fotografi, probabilmente, sognano di stare là sotto a scattare.
Anche Caterina faceva la fotografa. Se state guardando una foto dei Perturbazione, di Arezzo Wave, o di qualche piccola band underground, probabilmente il nome in calce è proprio il suo.
L'ho incontrata diverse volte, davanti e dietro dal palco, ci si salutava, ogni tanto due parole o poco più. Convenevoli, insomma.
Era una che amava il suo mestiere ed amava la musica, esattamente come Franco Scoglio amava il suo.
Sono morti a poche ore di distanza l'uno dall'altra.
Unduetrezuck.

Buon viaggio.

martedì, ottobre 04, 2005

Do It Yourself

Ma la macchina fabbrica spillette di Giochi Preziosi, sì quella pubblicizzata dal Dj Francesco,
è più indie o più mainstream?

Emo... secondo me è emo.

Pure troppo.

lunedì, ottobre 03, 2005

Toh, gli Strokes! Ancora!

Puntuale come i campionati di bukkake, arriva il Boss su msn e mi manda la nuova canzone degli Strokes. Non quella di qualche settimana fa, un'altra.
A dire il vero molto più strokesina, ma meno incisiva.
La voce torna ad essere seppellita negli usuali abissi, una chitarrina fa lo stesso giro per tutta la canzone, l'altra i consueti ricamini.
Io la butto lì: secondo me sono indecisi, e ci stanno testando buttando fuori una nuova canzone al mese.

In ogni modo: questo è il post di Boss e questa è You Only Live Once.
Tiè.

domenica, ottobre 02, 2005

Un'idiozia conquistata a fatica

Non me ne sono accorto. Probabilmente stavo sognando i gemiti di Monica Seles durante un match di tennis. Probabilmente prendevo confidenza con il mio corpo.
Dormivo, forse.
Resta il fatto che non me sono accorto.
Mi sono perso il decisivo momento in cui la lobotomia è finita, i dottori hanno staccato le macchine ed il lavaggio del cervello è stato finalmente portato a compimento.

Voto Silvio perchè:
- sono di destra;
- non capisco come si possa razionalmente pensare al comunismo nel 2005;
- non odio l'america per i motivi per cui la odiano i compagni;
- penso che ognuno debba costruire la propria vita pensando a cosa egli possa fare per il suo paese prima di cosa il suo paese possa fare per lui;
- perchè quest'anno, con l'immensa crisi in cui Berlusconi ci ha precipitati, le spiagge e le agenzie di viaggio hanno fatto comunque affari d'oro (le avete viste 20 milioni di macchine ferme per Km in autostrada o me lo sono sognato?);
- perchè la sinistra per strizzare l'occhio alla chiesa sta rivedendo la sua posizione nei confronti dei PACS, che così negativi, per me che sono di destra, non sarebbero (.... cosa non si fa mister Prodi per quella poltrona, eh!!!);
- perchè non conosco un sindacalista che sia una persona perbene (sono pochini quelli scritti ad AN, vero???);
- perchè amo la mia fidanzata, a breve moglie, che è berlusconiana convinta e pertanto sarei stato anche disposto a cambiare idea per lei;

(questi sono solo alcuni passaggi, il resto continua qui)

Eccolo qui, il risultato.
Un elettore di destra medio, che nel suo blog di destra medio, esprime i suoi buoni motivi medi per votare Berlusconi.

Se non mi fossi addormentato ed avessi passato ad occhi aperti le ore in cui avveniva la lobotomia, probabilmente avrei capito subito.
Invece, povero illuso, ho preferito immaginare che in questa dichiarazione a cuore aperto ci fosse un che di autoironico.
Non credevo che veramente una persona potesse affermare:
" - perchè amo la mia fidanzata, a breve moglie, che è berlusconiana convinta e pertanto sarei stato anche disposto a cambiare idea per lei", ed avere comunque la sensazione di fare politica sul serio.
Non credevo, soprattutto, che per davvero si potesse pensare che:
"perchè quest'anno, con l'immensa crisi in cui Berlusconi ci ha precipitati, le spiagge e le agenzie di viaggio hanno fatto comunque affari d'oro (le avete viste 20 milioni di macchine ferme per Km in autostrada o me lo sono sognato?)".

Insomma, due punti: l'economia non è allo sbando.
Vuoi sapere perché?
Te lo dico subito: perché sei andato in vacanza, a pranzo hai mangiato e ti sei comprato al supermercato un pacco di mutande.

Concetti, per altro, ripetuti sapientemente tra i commenti.

Per cui: la nuova finanziaria taglia ai comuni il trenta per cento dei fondi.
Roma sarà costretta a chiudere strutture appena aperte (la Casa Del Cinema e la Casa Del Jazz), l'orario di chiusura della metropolitana sarà anticipato alle 20 e 30 e quarantamila ragazzini rimarranno senza mensa scolastica.
Praticamente, la Capitale d'Italia si trasformerà in una specie di immensa, grande Siena.
Ma meno vivibile ed efficiente.
Più povera, sicuramente.

Non preoccupatevi, tuttavia. Probabilmente anche il prossimo anno potrete andare in vacanza al mare, rivotare per Berlusconi ed addormentarvi, garruli, beandovi della vostra ingenuità.
Non preoccupatevi, il processo è finito.
La lobotomia?
Completata.
Eh sì.


aprile 2005
maggio 2005
giugno 2005
luglio 2005
agosto 2005
settembre 2005
ottobre 2005
novembre 2005
dicembre 2005
gennaio 2006
febbraio 2006
marzo 2006
aprile 2006
maggio 2006
giugno 2006
luglio 2006
agosto 2006
settembre 2006
ottobre 2006
novembre 2006
dicembre 2006
gennaio 2007
febbraio 2007
marzo 2007
aprile 2007
maggio 2007
giugno 2007
luglio 2007
agosto 2007
settembre 2007
ottobre 2007
novembre 2007
dicembre 2007
gennaio 2008
febbraio 2008
marzo 2008
aprile 2008
maggio 2008
giugno 2008
luglio 2008
agosto 2008
settembre 2008
ottobre 2008
novembre 2008
dicembre 2008
febbraio 2009
marzo 2009
agosto 2009

Powered by Blogger



My Feed by Atom
My Feed by RSS


Mp3 and video links posted on this site are for evaluation purposes only. If you like them, buy the CDs and support the artists. Questo blog non rappresenta alcuna testata giornalistica. Anzi, non rappresenta proprio un cazzo.

webmastra: vale