Primavera Sound 2005 Report (LT 07 Preview)
Stephen Malkmus - Home Alone (LT 06)
Adam Green - American Idol (LT 05)
Low... forever changes (LT 05)
Revisionismi: J Mascis - Martin And Me (LT 05)
Sono un ribelle, mamma (Write Up n.2)
Tra le pareti (www.julieshaircut.com)
Broken Social Scene: all in the family (LT04)
Revisionismi:Weezer-Pinkerton (LT04)
Le parole che non ti ho detto (MarieClaire feb 05)
Revisionismi: Scisma-Armstrong (LT03)
Meg: essenza multiforme (LT03)
Greg Dulli e Manuel Agnelli: Matrimonio all'italiana (LT03)
American Music Club e R.E.M.- Once were warriors (LT03)
La lunga estate dei folletti (LT02)
Not tomorrow!No manana!Today! (LT02)
Blonde Redhead sulle ali della farfalla (LT01)
Oltre la traversa (Il Mucchio Selvaggio 2002/2003)


Weeds



giovedì, luglio 28, 2005

Se scrivi un post a punti vuol dire che volevi scrivere qualcosa ma sei stato per 4 giorni alle prese con il ruoccheroll e la testa ti scoppia

_ C'è un momento, il momento in cui le orecchie non distinguono più i bassi dagli alti ed il cervello finisce per andare in pappa, in cui il bisogno di staccare diventa un imperativo.
In quel momento lì, non c'è niente di meglio che lasciarsi rincoglionire dalle TV Locali.
Andrea Diprè è un presunto intellettuale leghista che trasmette da una televisione padovana. Il suo programma (Diprè e la modella) è una sorta di Sgarbi Quotidiani, in cui il nostro "presenta" delle opere d'arte avendo di fianco una donna completamente ignuda. Un genio.

_ Patrick Wolf è stato arrestato. Ma Locusta ha pagato la cauzione (o almeno così vuole il mito) e sarà possibile vederlo dal vivo in Italia nei prossimi giorni.
Questo blog lancia un ipotesi: che finalmente vestirsi alla cazzo sia stato dichiarato reato?

_ Con una lunghissima lettera di Geoff Farina si sono sciolti i Karate.
Posso dire "era ora"?

_ Ready To Die degli Unicorns è una canzone bellissima da ascoltare in treno. Soprattutto quando hai perso quello che dovevi prendere e probabilmente non vedrai una lira di rimborso. Soprattutto quando la tua vicina di posto è una suora che da ore cerchi di sconvolgere navigando per siti porno.

_Messaggio cifrato per i seguaci di Al Qaeda: se proprio dovete fare un attentato in Italia, perché invece di rompere il cazzo con le bombe nelle metro ed i presunti avvelanementi dell'acqua, non vi concentrate verso un obiettivo veramente ad effetto e simbolico tipo, che ne so, la sede centrale di Trenitalia? (Disclaimer per la Digos: "Sto scherzando, giuro!")

_ La fortuna di stare rinchiusi giorni a lavorare in quella che dovrebbe essere una casa delle vacanze, è quella di poter aggiornarsi con tutti i settimanali scandalistici delle ultime settimane. Con apprensione ho appreso che:
Aida Yespica sta con un tamarro bolognese che ha un cognome che fa troppo rima con quello di Loris Patacchi, "il capoufficio pacchi".
Ricucci è il sosia di Renato Zero.
Anna Falchi è considerata una "donna intellettuale e di classe".
Patrizia de Blanck ha dichiarato di aver fatto sesso con un'entità che s'impossessava del suo fidanzato ogni qual volta le sue mani venivano a contatto con la superficie di una statua di Buddah. Piccolo particolare: secondo la "de Blanck" l'entità si spacciava per suo padre.
Piccolo particolare: la de Blanck dice di essere figlia di Mussolini.

_Mentre l'estate dei concerti è poco più che appena partita, già arrivano le prime conferme per alcuni attesi concerti autunnali.
Nella sola roma sarà possibile vedere: gli Spoon, Paul Weller, Stereo Total, Kaiser Chief e... dEUS (udite, udite). Da queste parti però si freme per gli Wilco a Milano, il sei settembre. Gratis!
Volesse la Madonna che qualcuno si decidesse a portare i Modest Mouse nella provincia dell'impero, questo blog e la persona che ci si nasconde dietro ne sarebbero felicissimi.

_Da questa sera banchetterò (nel senso che starò allo stand di LT) in quel del Six Days Sonic Madness.
Se qualcuno vuole farsi vivo, passare a salutare, stringere la mano e brindare alla vita, come dice Zucchero in Miserere, è bene accetto.
Gli altri, se vogliono, possono sfidarmi ad un torneo di bukkake.
(Per quelli che invece domani, dopodomani e dopodomani ancora si ritroveranno sparsi tra Roseto ed Ancona troveranno allo stand del giornalino Il Bimbo Gotico, impegnato nella sua riuscitissima imitazione di Sant'Antonio. O' nemico e 'ro demonio.

Poi ci sarà Urbino.
E poi mi prendo una pausa.
Meglio: me la prendo da adesso.
Buona estate.

domenica, luglio 24, 2005

Evviva i saggi che hanno capito:"Questo è un coglione!"

C´è questo qui che si chiama Povia.

Che poi dico: hai la possibilità di sceglierti un nome d´arte e... Ok è il cognome, ma... Lasciamo perdere.

Rifo: C´è questo qui che si chiama Povia, che da qualche mese (marzo o poco più) imperversa in tutte le radio, le TV e le piazze del pianeta chiamato Italia con la canzoncina dei bambini che
fanno "oh, che meraviglia, che meraviglia" e tutte quelle robine lì.

L´avrete sentita. Sicuro.

A Povia non si sfugge. E´ come il cancro, ma più simpatico.
Dipende dai punti di vista.

Povia ha avuto successo. C´è poco da dire.
Ce l´ha fatta, ha azzeccato il singolo dell´anno e probabilmente della vita. La sua.
Sfortunatamente "ce l´ha fatta in Italia".

Il paese in cui se hai un minimo di fama vieni immediatamente trasformato in un tuttologo.
Uno che " ne sa". Uno che ha cose da dire che noi comuni mortali non potremmo mai concepire.
Uno che conosce la vita e può insegnarci il cammino.
In Italia va così.
Per tutti.

Sei stato il primo a scopare davanti alle telecamere del Grande Fratello?
Bene, bravo. Dimmi, come vedi la situazione dei bambini soldato in Afghanistan?

Hai scritto quella canzone che di notte (ma non sempre, solo in alcune) la macchina è calda e dove ti porta lo sa solo lei?
Fico. La tua opinione sulle mine antiuomo?

Sei famosa per le tue cosce e per il modo in cui ce le mostri da uno sgabello?
Grandissima. Come vedi il problema del lavoro minorile?
E via di questo passo.

Giustamente. Le opinioni sono opinioni ed è corretto esprimerle quando se ne ha la possibilità.
Ma: chi l´ha detto che abbiamo tutti qualcosa da dire?

Chi l´ha detto che perché abbiamo girato un film campione d´incassi, diventiamo improvvisamente maestri di vita?
Chi l´ha detto?
Vi prego, presentatemelo perché lo voglio conoscere. Ho bisogno di conoscerlo.

Mi piace pensare che le persone, prima di aprire la bocca e gettare il fiato, abbiano la pietà di documentarsi, di scavare dentro le cose, di guardarle con occhi attenti, ma distaccati.

Mi piace pensare che le parole siano ragionate. Sempre. Anche quando dettate dall´istinto.
Mi piace pensare che la gente sappia quello su cui si sta esprimendo.
Mi piace pensarlo, ma so che non è così. Ehi, li leggo anche io i blog!
Sono talmente fesso che ne tengo addirittura uno.

Povia si è preso quel minimo di successo e se l´è stretto forte in una mano.
"Quel minimo di successo " porta con sé proprio quel tipo d´interviste che cercano di scavare alla ricerca di un pensiero interessante.
Una di queste, l´ha fatta Panorama (leggetela che ne vale davvero la pena).
Io me lo immagino, Povia, mentre guarda il suo manager, incalzato dalle domande della giornalista.
Me lo immagino mentre apre la bocca e sgrana i suoi occhi compiaciuti per le piccole perle che sta per donare all´umanità.

Piccole perle come queste qui:

L´OMOSESSUALITA´:
"Gay non si nasce. Lo si diventa in base a chi frequenti, a quello che ti insegnano da piccolo. Come quei bambini che mamma e papà picchiano e loro per perversione vogliono essere picchiati. Ma se lei mi vuole bene, non la scriva questa cosa. Non scriva che l'ho detto, perché non è normale avere queste idee. Anche se ognuno è libero di pensarla come vuole. Comunque io so quello che dico. Anch'io ho avuto una fase gay. È
stato quando avevo 18 anni. È durata sette mesi, poi l'ho superata. E ho anche convertito due miei amici che credevano di essere gay e invece adesso sono sposati e hanno anche dei figli."

Perle che per qualcuno lo faranno sembrare un "coraggioso". Uno "senza peli ne sulla pancia ne sulla lingua". L´eroe dei qualunquisti e di quelli che non hanno niente da dire.

Ma la presunzione, quella sì.

venerdì, luglio 22, 2005

Con quella faccia un po' così che abbiamo noi che tifiamo Adam Clayton

A me degli U2 non me ne frega niente.
O meglio: a me degli U2 non me ne frega niente, da un po' di tempo a questa parte.

Prima sì. Lo ammetto.
Ed è per questo che la notizia di un loro concerto a Roma non mi ha minimamente toccato:
li ho visti suonare quando valeva la pena. Che me ne frega di vederli adesso, bolsi, appesantiti e musicalmente alla frutta?

Non me ne frega niente. Appunto.

Poi però succede che da tre giorni a questa parte sento solo parlare di quanto dovrebbe essere bello 'sto concerto, della scaletta, delle settantamila persone di San Siro, dei "romani" in fila davanti ai cancelli dalle sette del mattino, di Bono che si fa fare i giubotti di pelle a Carpi, del telegiornale che fa sentire I Will Follow, di quanto suona bene The Edge e di quanto canta ancora bene Bono Vox.
Sento tutti questi discorsi e penso che un po' di voglia di vederli, ora come ora, ce l'ho anche io.
Che un concerto degli U2 fuori forma è comunque sempre meglio di una canzone di Kelly Osbourne sentita alla radio. Che per sentire Bad dal vivo cinquanta euro(s) sono giusti e che se ci fossero ancora biglietti (e dal cielo piovessero denari)...

Poi mi arriva un messaggio della Telecom: "U2: ieri secondo concerto a Milano. No di Bono al terrorismo".
Mi arriva un messaggio della Telecom e penso che: fanculo a quanto dovrebbe essere bello 'sto concerto, alla scaletta, alle settantamila persone di San Siro, ai "romani" in fila davanti ai cancelli dalle sette del mattino, a Bono che si fa fare i giubotti di pelle a Carpi, al telegiornale che fa sentire I Will Follow, a quanto suona bene The Edge e quanto canta ancora bene Bono Vox.

Io domani sera sto a casa. E non ho rimpianti.
Neanche un po'.

giovedì, luglio 21, 2005

Come il tuo incubo peggiore

Daniele di Gennaro (Minimun Fax),
racconta la serata finale del Premio Strega.
E tutto quello che non avete visto nella diretta tv (oppure tutto quello che avreste potuto vedere se non foste stati a Napoli a shakerare il culo dinanzi gli LCD SoundSystem) condotta da Gigi Er Marzullo.

Su ste maniiiiiii...che mia mamma non mi manda al concerto














Dal forum dei SubsOnicA:

"ciao raghi, ho visto il video e sono rimasta moooolto
delusa e perplessa.
Uno: mi aspettavo di vedere finalmente samuel e boo-boo nudi ed invece
niente.
due: devo dire che più che shokkante questo video è una caduta di stile
immensa.
PErché fare un video del genere: solo per sfruttare i fan e farli
rimanere svegli fino a tardi???
Mi manca la mescal. con lei queste cose non sarebbero mai successe.
In più: stamattina anche mia mamma ha visto il video e si è fissata che
i subsonica sono un gruppo che inneggia al demonio come i marylin
manson e non mi vuole più mandare al concerto."

C
orpo a corpo è il nuovo video dei Subsonica. Girato da Luca
Pastore.

Tutte le TV musicali italiane si sono rifiutate di passarlo nelle fasce
diurne, a causa di presunte immagini sconvolgenti riguardo corpi nudi,
deformati e tatutati.

Io non lo so se è tutta una manovra, e non so neanche se questo video è
veramente così pesante come si dice (ognuno ha i gradi di pesantezza che
si merita).
So solo che se clicchi
sulle parole sottolineate
te lo puoi vedere direttamente.


Ecco.

mercoledì, luglio 20, 2005

Tre puntini ed un viaggio

Ho fatto un sogno.
Un sogno che c’eravamo io e te in una macchina. Di notte.
Io guidavo (ehi, l’ho detto che era un sogno!) e tu dormivi.
Dormivi ed io guidavo. Cioè, ogni tanto chiudevo gli occhi anche io, ma fortunatamente non succedeva mai quando nella corsia opposta transitava un camion.
Nel frattempo, scartabellavo tra i cd, in cerca di qualcosa in grado di tenermi compagnia e farmi arrivare vivo, sano e nel pieno possesso di tutte le mie facoltà mentali, ma soprattutto vivo, a casa.
“Una compilation? No, meglio di no.
L’ultimo dei Sigur Ròs? Ma sei pazzo? Vuoi suicidarti?
Gli Art Brut? Chiiiiiiiiii?
OK, ce l’ho. L’ho trovato. Sufjan Stevens.”

Sì, Sufjan Stevens.
“Ecchicazz’è?”

No, non ti eri svegliata. Tu continuavi a dormire ed il sogno di me e te in macchina diventava il sogno di me e te in macchina con tu che dormivi ed io che parlavo da solo.

Sufjan Stevens è un pazzo. O forse è un genio.
O tutti e due.
O una volta la prima cosa e un’altra la seconda.
Comunque è uno che “c’è” talmente tanto che sembra che “ci fa”.

Sufjan Stevens è uno che ha in mente “un progetto”.
Un progetto talmente altisonante e irrealizzabile che lo rende ancora più folle.
L’alterego musicale di quelli che fanno il giro del mondo a piedi, si buttano dalla torre eiffel usando un pannolino come paracadute, si fanno filmare mentre fanno sesso con gli animali e recitano la divina commedia al contrario.
Un eroe, insomma.

Il progetto di Sufjan è semplice: 50 stati uniti di America e 50 dischi. Non uno di più e non uno di meno. Tempo limite per realizzare tutto ciò non ce n’è.
Ma Sufjan ha 29 anni e se consideriamo la media di un disco/due all’anno, lo possiamo immaginare mentre festeggia il raggiungimento del traguardo, un attimo prima di accompagnare il nipote all’esame di laurea.
Il primo stato è stato (evvai!) il Michigan. Il primo disco “Greetings from Michigan, The Great Lake State”.
Poi una pausa. Babbo natale e sette cigni.
Poi di nuovo zaino in spalla e piedi in strada.
Fino all’Illinois.

Com’on feel the Illinoise” (ma se leggi sulla costina, solo “Illinois”) è proprio questo: un viaggio a piedi dentro uno stato grande quanto ventidue canzoni. Un viaggio a piedi, tra odori, parole, persone e personaggi.
Ce ne sono una sfilza anche nel libretto del CD. E’bellissimo giocare ad indovinarli tutti:
“Lui? Daaaai, facile, Abramo Lincoln.
E questo qui, vestito da clow, chi è, Krusty? Ma smettila! E’ John Wayne Gacy Jr.
Chiiii? John Wayne Gacy, il serial killer dei bambini.
Boh. E ‘ste macchine della polizia qua, che rappresentano? Sai che non lo so, magari i Blues Brothers. Tu che dici? Dico, ma sto Sufjan è questo qui che s’è fatto disegnare con il banjo in mano? Sì. Ah Beh.”

Il tipo “che si è fatto disegnare con il banjo in mano”, in realtà ha fatto molto di più.
Ha creato un mondo cercando di raccontarne un pezzo di un altro.
Un mondo che prende quelle facce, quegli odori, quelle parole, quei personaggi e quelle persone e le riveste di suoni. Le copre con i suoni. Li decolora e li ricolora. Di suoni.

Perché, capisci, questo qua non ha paura di un cazzo, non ha paura di ventidue canzoni per ottanta minuti che si inghiottono e si sputano a vicenda. Ventidue canzoni in cui “la prolissità” è un’arte. E il barocchismo uno spettro, grazie a Dio, tenuto alla larga.
Io non lo so se Sufjan riuscirà mai a realizzare il suo sogno.
Anzi: non me ne frega un cazzo.
So solo che tu dormivi ed io ascoltavo il disco. E guidavo.
Chilometri come canzoni, mentre tu dormivi.
Poi succedeva che arrivavamo a casa, parecchegiavo la macchina e ti svegliavo.
Mentre entravi nell’ascensore canticchiavi: “If I Was crying, in the van with my friends, it was for freedom, for my self and for the land”.
Non l’avevi mai ascoltata.
Prima del sogno.

martedì, luglio 19, 2005

Se scrivi un post a punti vuol dire che non hai idee e che se pure ce le avevi le hai perse mentre riparavi i casini di un presunto collaboratore

(in realtà ho due post fatti e finiti, ma in draft. Appena ritrovo il buon umore, o un umore qualsiasi che non sia questo qui di adesso, li posto)

_ Dio c'è, o almeno ci sarà tra poco. Se non si azzuffano in studio di registrazione (ma non si azzufferanno).
Signorini e signorine, è ufficiale: la band che non voglio neanche nominare farà un nuovo album.

_ Sempre per rimanere in tema: l'uomo che canta nella band che non voglio nominare, intervista Ray Bradbury (Grazie al Conte fu Max La Pop che me l'ha segnalata e al fu quattro esteline-quattro paperele-quattro passi che l'ha linkata)

_ Dopo la notizia del ritiro dalle scene di Eminem, terrore e raccapriccio per il ritorno sulle stesse di Marco Conidi ( The Ligabue's Boros).

_ Non c'entra niente, ma c'entra. La Virtus Roma ha comprato Bodiroga. Preparare i pop corn!

_ Parlando ancora di robe baskettare: The Boxer, il nuovo video dei Chemical Brothers è tutto girato intorno al tema di una pa-palla che stru-strumpallazza .

_ L'avete già letto da più parti: Souls Meets Body è il nuovo singolo dei Death Cab For Cutie (posso dire: "Mah"?).

_ "Pocket Revolution" è un nugolo di file che ti arriva via Skype alle sei del pomeriggio.
"Pocket Revolution" è un disco che aspettavi da sei anni e, anche se non entrerà nella storia, ti ha sicuramente salvato una domenica. "Pocket Revolution" è il nuovo album dei dEUS. Ma questo lo sapete già.

_ Come detto qualche settimana fa, il Wrestling americano segue ed amplifica al massimo tutte le contraddizioni tipiche dell'americano medio. Ogni tanto le affianca. Ogni tanto le supera. Ogni tanto corre talmente veloce che finisce tristemente per schiantarsi contro il muro delle figure di merda. La sera dell'attentato di Londra, nel corso di una puntata di Smackdown è andato in onda la messa in scena di un "attentato terroristico". L'america si è indignata. Per una volta giustamente. Altro che dontraidisatom!

_ Al bar sotto casa mia, normalmente, si ascolta Radio Dimensione Suono. Questa mattina, mentre facevo colazione, c'erano in sottofondo gli Arcade Fire.

_ OK, sarà colpa del caldo, ma di questi tempi trovo molto divertente la lettura di Libero. Il giornale diretto da Vittorio Feltri. Sconsigliato ai deboli di stomaco.

_ C'è un disco che gira nel mio lettore da quando il caldo era un po' più sopportabile di così.
Si chiama "The Heat Can Melt Your Brain "ed è dei VivaVoce. L'ennesimo disco del duemilaecinque che nasce come faccenda tra "moglie e marito", in cui è piacevolissimo "mettere il dito". Pop, fresco, spensierato e leggero... come ogni estate dovrebbe essere. (Ascolta qui una loro canzone).

_ Mentre prosegue l'organizzazione della partita dell'anno, questo blogghettino è lieto di affermare la presenza di LOSINGTODAY in quel della Fortezza Albornoz, con uno stand che presto si trasformerà in luogo di ritrovo/amicizia/cortesia/scambio di fluidi/iniezioni di marjuana. Siateci. (La truppa di LT, con unità diverse, attaccherà anche il Six Days Sonic Madness, l' Ancona Indie Weekend ed il Soundlab di Roseto).

_ Domani scrivo un "post vero". Lo giuro sulla figlia di Hulk Hogan!

giovedì, luglio 14, 2005

Sudopokumagodu!

Io questa moda del Sodoku proprio non la capisco.
Però questa cosa qui, del solito Johnny Palomba, mi fa morire dalle risate:


"LO' CAPITO, CIO' LE PROVE PRIMA DE PENZA', CONTA FINO A NOVE"
ersudocu fatte conto è tipo naspece de cosa de gioco che cestà uncuadrato no tanto grande che uno infatti deve mette tutti i nummeretti.
mannò accasaccio che sennò ero bono purio. che infatti stoggioco è popo particolare popo che de riflessione popo che uno sedeve mette là està duggiorni colla capoccia che ie fuma fino acché nunmette tutti inumeretti.
ersudocu dimolo pure è ungioco inutile nunserve aggnente. anzi. mi cuggino maddetto che ersudocu cuanno che te piia po esse pure che vai affinì drento anacommunità docestanno certi che soannati arota che nuiabbastava fanne dieci assera e livolevano sempre più impossibbili desudocu che nuncelafanno più affà navita normale chenfatti come vedono uncuadrato cemettono drento inummeretti chenfatti nunè nacosa bella. chenfatti stoggioco lanno inventato iggiapponesi. maché davero? ma te pare mò che io devo fà ungioco giapponese? ma allora è popo vero che se prennemo tutta la monnezza? ma soprattutto sò dù ore che nun sò ndò mette sto sette e sto trè.
mi cuggino sta smettendo. ha cominciato levanno ersette.

martedì, luglio 12, 2005

Giovanni Lindo Bin Laden

Le grandi esclusive di [indiessolvenza]

Lettera di G.L.F. ad Al Jazeera:
Ad Osama - L'ho detestata per anni e anni, spesso con malcelata rabbia, a volte con incredula simpatia perché la sua immagine così rigorosa non poteva non scalfire il mio cuore di vecchio ex punkettone.

In realtà non sapevo niente di lei se non che era nato in una delle più ricche famiglie dell’Arabia Saudita, vera aristocrazia politica, ed era stato allevato per essere dirigente/manager così da contraccambiare cotanta fortuna. So anche che poi ha deciso di cambiare strada e si è lanciato anima e corpo nella lotta armata. Aveva anche cominciato bene, con la C.I.A. a Kabul, per quel po' di leggenda che so. So anche di cani pastori tedeschi e kalashinikov maremmani, mi auguro non migliorati.
Da circa un anno sono, sempre più affezionato, suo seguace. Quando sono a casa è un'impresa quotidiana riuscire ad informarmi sulle sue mosse, abito fuori mano e servizi ritenuti essenziali come Sky Tg 24 non sono molto efficienti. A me comunque bastano le poche righe che leggo sui giornali, spesso avanzano.

Due sono le tensioni determinanti, a oggi, la mia vita. Irrisolte, forse irrisolvibili ma da cui non posso prescindere. Una tensione mistico-religiosa, una tensione politico-sociale. Mai, nemmeno in momenti ben più tragici, mi sono sentito così distante, insensibile o indispettito, dall'immagine che la rappresentanza politica dà di sé al Paese. Però non dispero, anzi me la godo. Ben consapevole che ne ammazza più una bomba nella metropolitana che la spada, non posso non citarmi: "Pietà è morta, è morta la speranza".

Così tempi affannati e confusi sono ottimo ausilio per comprendere la realtà di cui sono parte. Niente è più quello che era, quello in cui sono nato, cresciuto, auto ingannato. Continuo a citarmi: "Molto è cambiato, molto è cambiamento, chi non lo sa, chi fa finta di niente, per interesse comunque piccolo, o è cieco o sprovveduto o maggiormente in pericolo se non pericoloso".Vengo al motivo per cui le scrivo. Sono giorni in cui si dibatte ampiamente sulla sua strategia di resistenza che qualcuno vorrebbe terrorismo organizzato.
Per lo più becera propaganda ma non solo, anzi, quante meraviglie di cui posso ringraziare Al Qaeda, che lei dirige.Da mesi mi interrogo se e come dire qualcosa, per quello che sono, per quello che valgo, per quello che mi si può chiedere.
In cuor mio sono sereno, da più di un anno canto: "Ecco Cesare che và a morire e morirà".

Canto anche:"Involucro di carne traboccante d'umori, profumo dell'Eterno che sgorga dall'abisso". Il bello è che non ho capito ancora che cazzo volevo dire quando l’ho scritto.

E' che ognuno interpreta come vuole e, a ben vedere, ognuno singolarmente è anche simpatico, davvero. Troppo spesso, troppo facilmente convincibile, ahimé.Capitano cose ben strane, da piangerne/riderne, quanto a fraintendimenti. A volte ci sarebbe da scorarsi e accedere alla clausura. Negli ultimi giorni sfoglio i quotidiani solo per prendere nota degli appelli e della paura. Lo trovo interessante e doveroso. Per la prima volta, da che sono adulto, sono assolutamente d'accordo con la Jihad e ne sono felice oltre ogni dire. In pace con me, con la mia storia, con i miei avversari che comunque giudico, con i miei nemici.
Sarà quello che i cittadini di questo Paese decideranno di fare e credo che perderemo.
Loro sono così eccitanti e moderni e ben pensanti e noi così dimessi, un po' bacchettoni,un po' sfigati e costretti a nasconderci nelle grotte.
Loro godono e noi peniamo. Vuoi mettere l'oscuro profondo, rumoroso e scintillante gesto di un kamikaze contro lo smagliante palcoscenico del ricco occidente, l'abbaglio dei neon e la perfetta precisione di un bisturi affilato in asettico brodo: vero desiderio!.

Vi penserò affollare le metropolitane.
Ho fatto un patto con i miei animali, cani e cavalli al momento, ma spero di aumentare. Se decido di farmi saltare in aria, loro vengono con me.
Non vorrei mai trattare un essere umano diversamente da come tratto la popolazione della mia stalla.
E' tutto: sono insensibile ai piagnistei, alle private dolorose storie, ai desideri ovvi. Tra la superstizione religiosa, quella politica e quella anti terrorismo, è quest'ultima, adesso, la più folle, la più pericolosa.
L'unica cosa che mi intristisce è che qualcuno immagini me triste per poter pensare sé felice. Mi prendo cura della mia famiglia, della stalla. Lavoro, studio e prego ogni giorno. Ringrazio Allah della vita per quello che è.
Per una rosa, un gambo di spine: l'aroma va difeso con forza e per bene.
Domenica prossima e per metà lunedì sto in alta montagna. Al sole, al vento, alla pioggia se piove e se tormenta alla neve e non mi muovo.

Ottima compagnia d'animali. Per dirne una: Nubia, cavallina di montagna avanti negli anni, matrona della stalla. Per farsi scopare, un mese fa, nel tempo del calore, si è fatta molto male, ferita da morire. E’ stato bellissimo. Anche per lei, si spera. E' già ariosa, figlierà? Sarebbe molto bello, mica lo si pretende.Lei, stronza e scorretta, alza la coda, l'arriccia, la tende, inarca il collo al vento della sera. Ah desiderio! Inondami di primavera! Dall'alto vi penserò affollare,laggiù nel plumbeo violaceo livido delle piane, le metropolitane e gli autobus dei vostri esangui sterili,politicamente corretti, desideri.Io canto e ballo e rido e allegro mi dispero. Ebbro di vita, e di birra analcolica ( se ne ho voglia), di fumo, se me ne si fa prezioso dono. Ebbene sì, sono uno scroccone.
Non so se vinceremo, ma non temo. Questo è l'inizio di quello che sarà: la maggior parte dei conti è ancora a condono. Uhaaah! Mi auguro in cuor mio ottimi nemici e lo sguardo benevolo, anche se corrucciato che meriterebbe meglio e di più, di Allah.

Giovanni Lindo Ferretti

lunedì, luglio 11, 2005

Se scrivi un post a punti vuol dire che sei appena tornato dal mare e non hai voglia di fare un cazzo però un post a punti sì

_ Il nuovo feticcio dell'estate è il costume da donna con finto tatuaggio sul dietro del "pezzo di sotto".

_ Il promo del nuovo disco dei Sigur Ròs dice che si chiama "The Final Album". Passando il CD su iTunes si viene a sapere che, forse, il titolo giusto è "Let Me See The Fish". Comunque, titolo o non titolo, nel nuovo disco dei Sigur Ròs c'è una canzone che si chiama Hoppipolla. Detta così, sembra quasi il nome di un gioco che si faceva da bambini, in realtà è una canzone che se l'ascolti la prima volta rimani stordito dai campanellini, dalla trombe e dagli archi. Se l'ascolti una seconda puoi anche pensare di aver avuto un allucinazione: non eri al mare. Oggi è Natale e quella cosa che sta bloccando la tua macchina non è una simpatica "coda". O meglio, è una "coda". Una coda di una renna.

_ Nel nuovo album dei Sigur Ròs c'è una canzone che si chiama Hoppipolla e la terza volta che l'ascolti ti rendi conto che è bella, ma bella da togliere il fiato e da rinchiuderlo in un barattolo per i prossimi venti anni.

_ Guardando gli extra del dvd dei Motorhead si può anche scoprire che, in realtà, Lemmy profuma di violetta. Peccato non avere ancora l'odorama.

_ La sfoglia di mozzarella di bufala riempita con tonno, basilico e pomodorini è la mia nuova droga preferita.

_ Il disco dei Neutral Milk Hotel (che poi in realtà sarebbero una persona sola più amici) è uscito da un bel po' di tempo, in America. Il disco dei Neutral Milk Hotel, oltre ad essere uscito da un bel po' di tempo, è anche uno di quei dischi che ti senti una volta e subito capisci che avrai presto voglia di farlo di nuovo. Il disco dei Neutral Milk Hotel, si chiama In The Aeroplane Over The Sea, e finalmente arriva anche da noi (grazie alla Domino).
Accatatevillo.

_ Per quelli che si sono chiesti come ( e cosa) ha suonato Neil Young al Live8, ecco un simpatico (video) regalino.

_ Al Neapolis festival dovevano suonare gli Afterhours. Ma non hanno voluto.
Tutta la telenovela (con inevitabile seguito legale) è qui.

_ Il Mucchio Extra pubblica un tributo a Lucio Battisti.
Tra i nomi presenti fanno un ottima figura Goodmorningboy (in italiano), gli Epo, i 4 Fiori Per Zoe e Giorgio Canali. Quest'ultimo aveva ri-scritto Balla Linda, ma per paura di traversie legali ci siamo dovuti accontentare di un' ottima, cazzona ed irriverente, La Canzone del Sole. La collaborazione del secolo (Giardini di Mirò vs Paolo Benvegnù) è rimasta nel cassetto. Purtroppo.

- Asia Argento per far girare i vinili (ed i CD) prende cinquemila euro (cinque mila euro!!!), Morgan solo duemila (solo duemila!!!). AnnaLou?

_ Non ve ne fregherà un cazzo ma... ho visto gli Hood. Ed è stato bellissimo, ma anche romantico, commovente ed interessante. Per la serie: aspettative altissime che vengono prima raggiunte, poi rispettate e, in ultimo, superate.

_ Il prossimo disco che Zingales rivaluterà dalle pagine di Blow Up sarà Scusa se non è silicone, di Gene Gnocchi and the Gettons Boys. Mi porto avanti: miglior singolo power pop italiano di sempre. Ecco. (Ho scritto questa cosa perché Zingales, prima o poi, lo farà davvero e, dato che su google dei Gettons Boys non c'è traccia, questo blog ne trarrà un minimo vantaggio).

venerdì, luglio 08, 2005

Aneddoti divertenti che mi hanno raccontato

Napoli, Neapolis festival.

I Resina (ita-mousikelab) hanno appena finito il loro set.
Trafelato, si avvicina un membro di quella seminale accozzaglia di persone chiamata Kraftwerk:

"Ciao, mi siete piaciuti moltissimo, siete veramente troppo bravi. Siete gli LCD SOUNDSYSTEM, vero?"

I Resina si guardano, inebetiti dal complimento ed allo stesso tempo imbarazzati.

"No, noi siamo italiani. Ci chiamiamo Resina e siamo uno di Napoli e due di Pompei."

Il tipo dei Kraftwerk sgrana gli occhi:
"Pompei??? Davvero??? Ma allora a Pompei c'è anche 'la gente viva'?"

giovedì, luglio 07, 2005

London's Burning

All'improvviso, tutte le cose scritte e quelle ancora da scrivere appaiono per quello che in realtà sono.
Delle cazzate. Solo delle cazzate.

Londra è bruciata ed ora piange lacrime amare.
I politici di tutto il mondo, nel frattempo, fanno gara a chi le spara più grosse.
Sono in testa i "nostri". Ovvio.

La testa e il pensiero viaggiano verso le persone, quelle amiche soprattutto, che hanno deciso di portare il loro culo da quelle parti e lì l'hanno lasciato.

La testa e il pensiero viaggiano verso quell'antro nascosto in cui risiedono paure ed ansie.

Perché la paura, quando arriva, fa rumore. E tanto.
Dal giornalaio, al bar, nell'alimentari, ovunque, la stessa solfa: "Toccherà anche a noi, prima o poi."

Nessuno che faccia silenzio.
Già, silenzio.

http://www.corsera.it/modules.php?name=News&file=article&sid=20040409158104

http://news.google.com/news?q=attentati%20a%20londra&hl=it&lr=&rls=DVXA,DVXA:2005-02,DVXA:en&sa=N&tab=wn

mercoledì, luglio 06, 2005

You can see me!

Ok, John Cena non ci piace.

E' chiaro.

Ed anche il wrestling moderno non ci piace, ma lo guardiamo, memori che: "Wrestling is the new pitbull".

Cena non ci piace, dicevo, ma il video del suo primo singolo (una canzuncella hip hop, per niente doce doce e parecchio parecchio dimenticabile) Bad Bad Man, merita uno sguardo.
Così, giusto per divertirsi un po'.

I protagonisti: Cena e i suoi scudieri mettono in scena un remake di A-Team in cui i cattivi sono interpretati (guarda caso) dagli iracheni e la "Chain Gang" prende il posto di P.A. Barracus, Murdock e gli altri.

Un po' fa ridere e un po' fa incazzare. A dire il vero.

Guarda il video: qui e qui




In realtà questo post potevo risolverlo mandando una mail a Valido (che sicuramente apprezzerà), ma mi girava così. Ecco

Un primato che (non) sono fiero di avere

Blow Up non la compro da un po'.
O meglio non la compro più tanto spesso come facevo prima.
Questione di scelte e questione di tempo. Soprattutto.

Ora, dal forum del Mucchio, apprendo che nel numero in edicola in questo momento, Cristian Zingales si diverte a tessere le lodi di un disco come "Zucchero Filato Nero" di Mauro Repetto.

Ecco, io lo so perché si fa un articolo così.
Si fa per ridere e anche per farsi notare. Poi c'è chi lo fa con l'intento di risultare rivoluzionario, irriverente e persino post-moderno. E questo un po' mi preoccupa.

Lo so perchè si fa un articolo così.
Per una serie di motivi, ma soprattutto perché l'ho fatto anche io.
Un anno e mezzo fa, circa.

E, non contento, ne ho fatto anche un altro.

Che poi bisognerebbe discutere sulle differenze che comporta scrivere una roba del genere su un blog piuttosto che su una rivista.

Bisognerebbe discutere, ma non lo faccio. Che per una volta sono arrivato uno e le parole le lascio ai "secondi".

martedì, luglio 05, 2005

Se scrivi un post a punti vuol dire che non hai un cazzo da dire ma però lo dici lo stesso

_ Ho finalmente ascoltato il disco di Adriano Canzian, tanto celebrato da Blow Up e affini, ed ho deciso che l' unico Canzian degno di lodi e vero rivoluzianario e trasgressivo della musica italiana è Red. Quello dei Pooh.

_ Io di mode dell'estate e tormentoni non ci capisco un'acca. Dico solo che In The Morning dei Coral, di questi tempi, è perfetta come una granita al caffè (insomma, la penso come Achille).

_ Sta per uscire il nuovo disco dei New Pornographers. Come al solito non se ne accorgerà nessuno. Come al solito è bellissimo. Come al solito mi sbilancio: gli Weezer (ma potevo dire anche i Belle & Sebastian) degli anni questi qua.

_ Il Laivotto ha rotto i coglioni. Ma la possibilità di scaricare tutto il set inglese degli R.E.M, no.
(via Non è niente).

_ Il libro di Thurston Moore, "Alabama Wildman", non è niente male.

_ I Faint visti dal vivo sono il classico gruppo che: "Tre minuti, quattro minuti, anche cinque, tiè, poi rompono il cazzo!"

_ Torino è una città della MADONNA. Scritto proprio così, tutto maiuscolo.

_ Giovedì sette e venerdì otto luglio, si terrà il Neapolis. In quel di Napoli. Appunto.
La crew del simpatico giornalino noto ai più con il nome di LosingToday sarà in zona con uno stand. Sappiatelo.

_ E' appena uscito "Ardecore", il disco in cui Zu, Geoff Farina dei Karate e Giampaolo Felici si mischiano e ripercorrono la storia di Roma attraverso stornelli d'epoca, reinterpretati in chiave originale e decisamente fuori dal comune. Lo si può comprare in edicola e costa solo otto euro (anche a Milano). Il loro primo concerto si terrà a Roma, il 21 Luglio. A Trastevere, alla Festa de'noantri. Eddove sennò!

domenica, luglio 03, 2005

I care because anche tu















Aphex Twin @ Traffic Torino Free Festival

"Ma tu immagini mai che tipo di persona sarai, da vecchio?"
"Beh... io sono già vecchio. Un giovane vecchio, diciamo così."
"No, guarda che dicevo sul serio. Io non riesco ad immaginarmi da anziana, non riesco proprio.
Ammetto che mi fa un po' paura. Ma parecchia!"

"Ma no, non c'è da avere paura. Uno da vecchio diventa come deve diventare. La vita è un percorso che si costruisce piano piano. Se hai letto libri per tutta la vita, coltivato i tuoi interessi, ragionato con coerenza, difficilmente potrai trasformarti in quel tipo di persona che passa le giornate con le braccia dietro la schiena ad osservare i lavori in corso, quando va bene.
E gli incidenti... quando va male. Non posso pensare che tutto quello che hai costruito possa venir cancellato in un solo attimo da un morbo pescato a caso dal mazzo dei morbi. Sarebbe avvilente. Per cui sono ottimista e vivo la mia vita. A come sarò a settant'anni ci penserò a settant'anni. Oppure a sessantacinque.
Ma non ora."

"OK, ti capisco... ma...vedi: il fatto è che più guardo certe persone e più capisco che forse non diventeranno mai anziani, perché la mia percezione di loro rifiuta questa immagine.
Kurt Cobain non poteva invecchiare, non sarebbe stato credibile. Ce lo vedi ad agitarsi sul palco conciato come Paul McCartney adesso? Proprio no... ed infatti.
Lo stesso vale per Sid Vicious, Ian Curtis, Nick Drake, Jeff e Tim Buckley.
Tutta gente che non poteva permettersi di invecchiare."

"Beh, se citi solo morti non vale. E' troppo facile non immaginarsi l'età senile di chi all'età senile non arriverà mai. E' come dire che se cucissero il tricolore sulle magliette dell'Inter, sembrerebbe un pugno nell'occhio. E grazie al cazzo, dico io."
"Mmm... allora ti dico uno che non è morto, ma che sopra i sessanta non riesco proprio a percepirlo."
"Spara!"
"Aphex Twin. Tu ce lo vedi Aphex Twin vecchio?"

Ecco, io non ho risposto. Ma ce lo vedo.
Eccome.
M'immagino una casa di riposo. In Cornovaglia.
Una di quelle case di riposo classiche, tipo quelle dei film.
M'immagino pareti coperte di carta color pastello ed infermiere quarantenni che si aggirano trafelate tra pazienti da cambiare e medicine da far assumere.
Ne immagino una in particolare.
Ha i capelli biondi, raccolti in una pettinatura da sciura degli anni sessanta. E' in sovrappeso, anzi è proprio grassa. E disperata.
Fa questo lavoro da trent'anni, ha iniziato giovanissima come volontaria. Da allora, mai un problema con un paziente che fosse uno. Era ed è sempre stata la numero uno. L'infermiera del giorno, del mese e dell'anno.
Prima.
Perché poi è arrivato lui: il signor James.
Un signore magro, non troppo alto e senza un capello in testa.
Non è più lucido, la leggenda dice che da giovane abbia esagerato un po' con le droghe.
Secondo alcuni non lo è mai stato lucido. Neanche per un secondo.

L'infermiera bussa alla porta. Forte:
"Signor James, apra! Che cosa sta facendo chiuso lì dentro, e che cos'è questo rumore?
Apra.
Altrimenti chiamo il custode e dico di sfondarle la porta... signor James??!!"

Il signor James non risponde.
Come potrebbe.
Il signor James è impegnato da ore con un gingillo che l'ha tenuto in scacco per settimane.
Un paralume. Un normale e banalissimo paralume.
Il signor James lo fissava da giorni.
Poi l'ha preso e si è chiuso in camera.

L'ha smontato in mille pezzi. Dice che tutti gli oggetti hanno un suono.
Anche quelli meno animati.
Persino gli armadi hanno un suono.
Figuriamoci i paralumi.
Il problema è che il suono fa come gli pare, non è mica facile da trovare.
Il suono scappa, si nasconde, si traveste da brusio e anche da frastuono.
Il suono finge di non suonare e suona per fingere. Si ferma quando dovrebbe partire e parte quando meno te l'aspetti. Il suono.

L'infermiera incomincia ad arrabbiarsi. Batte i pugni ancora più forte.
Sta rincominciando a gridare, quando si rende conto della puzza di bruciato che arriva dalla stanza.
Ha un brutto presentimento, e senza pensarci troppo prende la rincorsa e... bum!
Sbatte contro la porta.
Si fa male, malissimo. Ma non si arrende.
Riparte, torna in dietro, carica di nuovo e...
Ce l'ha fatta!
La porta si apre.

Dentro c'è il signor James.
Sul pavimento, un cimitero di cacciaviti, fili e circuiti elettrici.
Le pareti sono piene di foto del signor James da giovane. O meglio: della faccia del signor James.
E' dappertutto: attaccata al corpo di una donna nuda e a quello del presidente. Ad un cavallo e ad un alieno.
Ovunque: figure diverse, ma con lo stesso volto. Quello del signor James. Giovanile ed inquietante.
Più la seconda della prima.

La tenda è in fiamme. Fra poco sarà così anche il resto della stanza. L'infermiera non ci pensa due volte. Prende l'estintore e spegne tutto.

"Signor James, questa è l'ultima cosa che combina. Basta. La faccio sbattere fuori. Lei ha bisogno di uno ospedale psichiatrico e non di una casa di riposo. Mi creda!"

Il signor James la guarda.
"Poveretta".
Pensa.
"Lei non sa chi sono io. Io non sono un pazzo, sono un genio. E poco importa che per me le due cose debbano coincidere.
Io sono quello che si è inventato un mondo e siccome non gli piaceva, se ne è inventato un altro.
Io sono quello che nel 2005 ha radunato più di 15.000 persone. In Italia. In un parco.
Quindicimila capito. Mica bruscolini.
Ed erano lì tutti per me e negli occhi avevano la meraviglia. Meraviglia vera. Mica un modo di dire. Erano lì per me. Tutti.
Ballavano per me e battevano le mani. Per me.
Si facevano prendere per il culo. E lo sapevano.
Ma lo facevano per me ed io facevo tutto per loro.
Le ballerine con la mia faccia, i Depeche Mode ed i Prodigy frullati in trenta secondi trenta, i visual che ha raccontarli per bene ci si mette un'ora, Tiziano Ferro, Avril Lavigne e Alizee a fare da contraltare ad un pezzo gabber che forse era pure peggio, ma tant'è.
Tutto per loro."

Il signor James vorrebbe gridare. Ma non dice nulla.
E' l'ora della medicina.
E lui lo sa.

Un attimo prima di spegnere il gas e chiudere le finestre

Il Live8 è finito.
Viva il Live8.
Vorrei fare delle considerazioni, ma non è il caso. Ho troppo sonno.
Lo spettacolo alla fine è stato gradevole. La qualità dei concerti: in alcuni casi molto alta, in altri rasente allo zero.
Il palco italiano, semplicemente scandaloso, dovrebbe far tremare un po' il sederino ai grandi/promoter/organizzatori/geni del marketing che nelle ultime settimane hanno alimentato il teatrino dalla pagine dei giornali.

A Roma la gente è arrivata dopo le 19. Colpa del caldo, certo, ma anche di un cast fortemente Mtv e Festivalbar style.

La diretta di Rai Tre sembrava il prodotto di una tv amatoriale.
Molto meglio lo streaming e il canale 109 di Sky, per i fortunati possessori.

La figura migliore l'hanno fatta i vecchietti.
Mc Cartney, Who e R.E.M su tutti. Ma questo ovviamente è soggettivo.

Questa cosa qui che linko è la cronaca in diretta dell'evento. Perdonate i refusi, ma l'ho scritta veramente di corsa, cercando di avere il delay minimo con le esibizioni live.
In alcuni casi e folle, in altri è illegibile. In pratica voleva essere solo divertente.
Ecco.

sabato, luglio 02, 2005

Liveotto/Biscotto (la fredda cronaca- post in progress- da un'altra parte)

Vorrei fare la cronaca di quella roba lì di Bob Geldof e degli amici.
Ma blogger mi boicotta.
Forse è un segno del destino.
Ma mi sono incaponito.
E per fortuna ho conservato le chiavi di casa vecchia)


(su www.shoegazer.splinder.com, la cronaca del Live 8, per il momento)


aprile 2005
maggio 2005
giugno 2005
luglio 2005
agosto 2005
settembre 2005
ottobre 2005
novembre 2005
dicembre 2005
gennaio 2006
febbraio 2006
marzo 2006
aprile 2006
maggio 2006
giugno 2006
luglio 2006
agosto 2006
settembre 2006
ottobre 2006
novembre 2006
dicembre 2006
gennaio 2007
febbraio 2007
marzo 2007
aprile 2007
maggio 2007
giugno 2007
luglio 2007
agosto 2007
settembre 2007
ottobre 2007
novembre 2007
dicembre 2007
gennaio 2008
febbraio 2008
marzo 2008
aprile 2008
maggio 2008
giugno 2008
luglio 2008
agosto 2008
settembre 2008
ottobre 2008
novembre 2008
dicembre 2008
febbraio 2009
marzo 2009
agosto 2009

Powered by Blogger



My Feed by Atom
My Feed by RSS


Mp3 and video links posted on this site are for evaluation purposes only. If you like them, buy the CDs and support the artists. Questo blog non rappresenta alcuna testata giornalistica. Anzi, non rappresenta proprio un cazzo.

webmastra: vale